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Da lunedì i lavori per la ripulitura dei prospetti su giardino delle Duchesse e su piazza Municipale

Palazzo comunale, apre il cantiere per il restauro e la valorizzazione dell'ala sud

16-07-2009 / Giorno per giorno

Riprende l'opera di restyling del palazzo municipale e del giardino delle Duchesse. E' prevista infatti per lunedì 20 luglio l'apertura del cantiere che darà corso al progetto di restauro del tetto e di entrambi i prospetti dell'ala sud del palazzo comunale, il complesso che si affaccia appunto sul Giardino delle Duchesse e su piazza Municipale.
Si tratta del primo stralcio del secondo lotto dei lavori avviati nel 2007 e che avevano finora prodotto una prima sistemazione, consentendo la fruibilità del giardino delle Duchesse e realizzando opere propedeutiche a supporto del più ampio restauro complessivo previsto. Il progetto è stato elaborato dal Servizio Beni Monumentali del Comune di Ferrara con il supporto di professionisti esterni: la direzione lavori è affidata all'architetto Clara Coppini e la realizzazione sarà curata da due ditte specializzate in opere di restauro.
"L'operazione, dell'importo complessivo di 508mila euro - ha affermato il sindaco presentando oggi alla stampa insieme all'assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi le caratteristiche del nuovo intervento - è stata finanziata interamente con un contributo regionale nell'ambito del Programma speciale d'area. Per ora il completamento del giardino delle Duchesse - ha aggiunto Tagliani ricordando come i passaggi del futuro cantiere siano stati illustrati nel giorni scorsi anche alle associazioni culturali cittadine - rimane sullo sfondo, mentre si darà spazio alla sistemazione della copertura e degli affacci dell'ala sud, acquistata qualche anno fa dall'Amministrazione comunale."
Dopo la revisione del manto del tetto, il restauro della facciata sul versante del giardino delle Duchesse comporterà in particolare la rimozione di elementi ritenuti incongrui - aperture, canne fumarie o prese d'aria -, quindi la pulitura e il restauro delle colonne e il ridisegno di porzioni di archi per recuperare la lettura del loggiato preesistente (anche sulla parte di facciata non di proprietà comunale) e infine la pulitura della muratura a vista. Nel prospetto affacciato su piazza Municipale si procederà invece alla riapertura di alcune finestre trilobate e alla tinteggiatura, che interesserà anche lo scalone municipale. La scelta delle nuove colorazioni sarà comunque fatta al termine di un indagine ben precisa alla ricerca di eventuali tracce preesistenti, riservando all'intonaco del fronte della sala Estense (ex cappella ducale), così come emerge da alcune testimonianze iconografiche, una colorazione più chiara. Nella risistemazione del complesso saranno inoltre coinvolti alcuni ambienti interni del palazzo comunale dove sarà effettuato un primo consolidamento delle emergenze decorative e dei dipinti rinvenuti, destinati a divenire successivamente oggetto di studio.
"La durata prevista per i lavori è di cinque mesi.- ha ribadito l'assessore Aldo Modonesi - Lo scalone municipale sarà inagibile in agosto e in settembre, ma funzioneranno ovviamente gli ingressi sulle piazze Municipale e Savonarola. Per consentire in questo periodo il normale svolgimento dei matrimoni abbiamo concordato con l'Amministrazione provinciale la possibilità per sposi e invitati di fissare il punto di partenza e di arrivo in Castello. Percorrendo la via Coperta potranno così raggiungere tranquillamente la sala degli Arazzi, usufruendo di una 'location' altrettanto suggestiva. Questo intervento -- ha aggiunto - è un tassello ulteriore nell'opera di rivitalizzazione dell'area connotata dagli immobili comunali, avviata con la sistemazione delle facciate del Municipio su corso Martiri e piazza Savonarola, quindi su via Cortevecchia (che ha coinvolto anche gli ambienti interni dell'ala) e proseguita con la riapertura del giardino delle Duchesse".

LA SCHEDA (a cura del Servizio Beni monumentali) - Dopo la conclusione della fase di studi eseguita sul comparto del giardino delle Duchesse che ha interessato edifici ed aree scoperte riconducibili, nonostante le trasformazioni avvenute nei secoli, al perimetro originario della storica area verde, nella primavera 2007 è stato possibile dare corso alla fase progettuale e realizzativa dell'intervento ed attivare un primo lotto esecutivo.
Tale intervento, conclusosi all'inizio del 2008, è stato attuato perseguendo un duplice obiettivo: iniziare l'opera di valorizzazione dell'area, ed in particolar modo dello spazio esterno da restituire fruibile alla città anche se con una sistemazione non definitiva, e realizzare opere propedeutiche ad un progetto più dettagliato degli interventi di restauro da eseguire sia sui prospetti esterni che negli ambienti interni al complesso, oggi inutilizzati.
Si è proceduto, in accordo con la Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e con la Soprintendenza Archeologica, intervenendo "per sottrazione", cioè con la demolizione di manufatti (volumi, parti di murature, controsoffitti, tramezze e rivestimenti, elementi quali scarichi e canne fumarie, ecc) chiaramente incongrui al fine di porre il risultato ad una verifica e all'eventuale individuazione di ulteriori elementi architettonici da rimuovere.
Nell'area esterna del giardino è stato eseguito il livellamento delle quote del terreno, preceduto dal controllo archeologico ed il tracciamento dei percorsi pedonali secondo il disegno storico "a croce".
L'esecuzione delle opere di rimozione e demolizione previste sul prospetto e all'interno degli ambienti del corpo Sud, denominati "ex Bazzi", ha riportato in luce molte importanti testimonianze architettoniche ed artistiche.
Tra queste si evidenzia lo splendido soffitto ligneo decorato della "stanza dorata", realizzato nel periodo in cui Ercole I d'Este volle trasformare il Palazzo Ducale in forme rinascimentali e rimasto "nascosto" per secoli da due livelli di controfoffitto in canniccio; il soffitto, costituito da un cassettonato a rombi nobilitato da rosette in stucco dorato e dipinto su carta, va a "tagliare" parte di una fascia decorata con tritoni, anch'essa riportata alla luce nel corso dei lavori assieme ad altri brani pittorici ritrovati sia nel piano primo che nel sottostante piano ammezzato e risalenti all'epoca di Borso ed ai primi anni'70 del Quattrocento.
Per proseguire l'opera di restauro e recupero del comparto del Giardino delle Duchesse l'Amministrazione Comunale ha individuato un secondo lotto esecutivo, localizzato nell'ala Sud, ed attivato un primo stralcio riguardante "coperture e prospetti sul giardino e su P.zza Municipale".
Considerate le informazioni ad oggi acquisite dagli studi delle trasformazioni storiche del corpo di fabbrica Sud, l'intervento di restauro del prospetto sul Giardino delle Duchesse consisterà nella rimozione di tutti quegli elementi presenti chiaramente incongrui quali i due terrazzi novecenteschi (e la conseguente riduzione a finestre delle relative attuali porta-finestre), alcune aperture, canne fumarie, scarichi, prese d'aria e ventilazione, pluviali, e nella pulizia del paramento murario a faccia vista. Inoltre sarà eseguita la pulitura ed il restauro delle colonne lapidee, recentemente riscoperte ed il ridisegno di porzioni di archi per recuperare la lettura del loggiato mediante la ricostruzione delle ghiere degli archi, per le parti ove possibile, su modello di quelle storiche presenti nel prospetto.
Più delicato dal punto di vista metodologico è il restauro del prospetto del corpo di fabbrica Sud su Piazza Municipale dove l'attuale aspetto è il risultato di diverse modifiche succedutesi nei secoli.
Oggi la lunga facciata è interamente intonacata e tinteggiata di un colore ocraceo piuttosto scuro, ad eccezione delle coperture voltate dello scalone monumentale, colorate con tonalità più chiara e giallognola.
L'intervento offre l'opportunità di ripensare all'immagine delle superfici intonacate di questo fronte (che essendo attualmente l'unico dei quattro lati tinteggiato, viene così ad assume un'importante valenza nell'immagine complessiva della piazza); a tale fine il percorso progettuale e realizzativo muove dallo studio e dall'analisi delle tinte storiche per la definizione dei colori, e dal prezioso supporto di documenti storici ed archivistici.
Dall'attenta lettura di note relative a diversi lavori di tinteggiatura effettuati nel XIX e nel XX secolo e di alcune fotografie d'epoca si osserva come il fronte dell'ex Cappella Ducale (oggi Sala Estense) sia stato trattato fino agli anni '40-'50 del secolo scorso con colore più chiaro rispetto al resto della facciata; e come, anche gli elementi decorativi dello scalone monumentale fossero risolti "in chiaro" (probabilmente tinteggiate ad imitazione delle parti in pietra delle colonne, dei peducci e della balaustra), inducendo a pensare che fino ad allora fosse pervenuta e conservata la volontà di esplicitare gli elementi della partitura compositiva.
Pertanto, previa l'esecuzione di una serie di saggi mirati alla ricerca di eventuali tracce di tinte e colori preesistenti, l'intervento prevede la tinteggiatura delle superfici intonacate (ponendo a valutazione gli esiti dei suddetti saggi per l'individuazione del colore o dei colori), la pulitura degli elementi lapidei che in anni recenti non sono stati oggetto di restauri, e la riapertura delle finestre trilobate. In relazione alle lavorazioni previste per le finestre trilobate risulta necessario intervenire all'interno di due sale affinché gli interessanti dipinti murali ivi rinvenuti siano preservati dalle vibrazioni causate dalle relative demolizioni murarie.
Infine, per quanto le coperture, le valutazioni eseguite anche con l'ausilio di specifici sondaggi ed indagini di controllo strutturale visivo e strumentale non evidenziano particolari problemi strutturali; l'intervento previsto consiste nella revisione del manto del tetto (con l'inserimento di pannelli coibenti e di guaina impermeabilizzante), la verifica delle testate di travi e capriate ed il consolidamento di quelle degradate, la sostituzione degli elementi strutturali portanti e dei travetti ammalorati e/o di sezione inadeguata, la stabilizzazione delle cornici di gronda, la sostituzione delle lattonerie (canali di gronda, pluviali, converse, in rame).
L'intervento - sinteticamente descritto - del primo stralcio esecutivo, dell'importo complessivo 508.000,00 euro, è stato finanziato interamente con contributo regionale nell'ambito del Programma Speciale d'Area; i relativi lavori avranno inizio il prossimo 20 luglio e per la loro realizzazione sono previsti cinque mesi.
Il progetto è stato elaborato dal Servizio Beni Monumentali del Comune di Ferrara con il supporto di professionisti esterni relativamente agli aspetti strutturale e di sicurezza. La Direzione lavori è affidata all'Arch. Clara Coppini eai direttori operativi Ing. Francesco Mascellani (opere strutturali), Geom. Riccardo Malagutti (opere edili), Rest. Fabio Bevilacqua opere di restauro specialistico), Ing. Giampiero Susani (Sicurezza).
I Lavori sono stati affidati, a seguito di procedura negoziata d'appalto, all'A.T.I. con Emiliana Restauri Soc. Coop di Ozzano Emilia (BO) - capogruppo - e Ottorino Nonfarmale S.r.l. di San Lazzaro di Savena (BO).