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GIORNO DEL RICORDO 2016 - Iniziative e incontri tra il 6 febbraio e il 2 marzo

Vicende personali e grandi avvenimenti storici nel ricordo dell'esodo dal confine orientale

03-02-2016 / Giorno per giorno

Reminiscenze personali e memorie collettive si alternano e si mischiano fra i tanti temi delle iniziative con cui, anche quest'anno, Ferrara, in occasione del Giorno del Ricordo, torna a rievocare le vicende del confine orientale durante e dopo la II Guerra mondiale.

Tra il 6 febbraio e il 2 marzo prossimi, una serie di appuntamenti pubblici, tra cerimonie, incontri di approfondimento e proposte musicali, richiameranno alla memoria una delle pagine più tragiche della storia italiana recente, nella quale anche Ferrara ha avuto un ruolo non secondario come terra di accoglienza. E a corredo del programma è prevista anche una serie di incontri riservati agli studenti delle scuole del territorio.

Promotrice di tutti gli appuntamenti è, come di consueto, la sezione ferrarese dell'associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che ha costruito il calendario in collaborazione con il Comune di Ferrara, il Museo civico del Risorgimento e della Resistenza, la sezione cittadina dell'associazione nazionale Partigiani cristiani e l'Istituto di Storia contemporanea di Ferrara.

A tutti i sostenitori dell'iniziativa ha rivolto un ringraziamento il vicesindaco Massimo Maisto, intervenuto stamani in conferenza stampa con la vice presidente dell'Associazione Venezia Giulia e Dalmazia Marisa Antollovich, la responsabile del Museo civico del Risorgimento e della Resistenza Antonella Guarnieri, il tenente colonnello dei Carabinieri Vittorio Bartemucci e Alessandro Perpich del Conservatorio Frescobaldi.

"Finalmente il 10 febbraio prossimo - ha dichiarato il vicesindaco Maisto ricordando uno degli appuntamenti in programma - intitoleremo la rotatoria di corso Isonzo ai 'Martiri delle foibe', con l'apposizione di una targa dedicata al loro ricordo. Nonostante sia stata una decisione presa anni fa su indicazione del Consiglio comunale, i tempi per la sua attuazione si sono poi allungati poiché la nuova via inizialmente individuata non è stata edificata e così la scelta è caduta su un luogo preesistente. Credo che questo sia un atto dovuto, da parte delle istituzioni cittadine, per ricordare, oltre le vittime delle foibe, tutti gli istriani, fiumani e dalmati esodati dalle loro terre".

"Sulle vicende del confine orientale - ha poi proseguito Antonella Guarnieri - abbiamo intrapreso una ricerca storica nel tentativo di trovare notizie di cittadini ferraresi e abbiamo invece trovato notizie interessanti di carattere più generale, e in particolare relative alla presenza e al coinvolgimento di personale dell'Arma dei Carabinieri sul fronte orientale del Friuli Venezia Giulia. Ed è proprio a queste notizie che dedicheremo il convegno in programma alla sala Estense l'11 febbraio, a dimostrazione di come la storia sia il frutto dell'intreccio delle esperienze dei singoli individui con le grandi vicende storiche".

"Tante - ha concluso Marisa Antollovich - sono le scuole di Ferrara e provincia che quest'anno ospiteranno varie iniziative di approfondimento. Questa sensibilità ci rincuora, poiché sono le nuove generazioni che dovranno raccogliere la nostra testimonianza".

 

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

GIORNO DEL RICORDO

"La repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del Ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".

Queste le parole d'inizio della Legge n.92 del 30 marzo 2004 con la quale, dopo un lungo periodo di voluto silenzio, si vogliono ricordare le tragiche vicende sul nostro confine orientale, durante e dopo la seconda guerra mondiale.

La data fa riferimento al 10 febbraio 1947 quando a Parigi venne firmato il trattato di pace tra l'Italia e le potenze alleate. All'Italia, tra l'altro, venne imposto di cedere alla Jugoslavia l'Istria, le città di Fiume e Zara e le isole di Cherso e Lussino.

L'avvento del fascismo portò tribolazioni e sofferenze alle popolazioni slovene e croate e le vicende belliche sul confine orientale - dopo l'aggressione alla Jugoslavia, nell'aprile 1941, da parte dell'Italia, dei tedeschi, ungheresi e bulgari - conobbero reciproci momenti di estrema violenza, in particolare nella lotta contro i partigiani di Tito.

Dopo l'8 settembre 1943, con il disfacimento dell'esercito italiano, i partigiani di Tito occuparono tutta la Venezia Giulia (ad eccezione delle città di Trieste, Pola e Fiume). Ci furono centinaia di vittime tra gli italiani i cui corpi, ma anche persone vive, vennero gettati nelle foibe.

Dal maggio 1945, con la fine della seconda guerra mondiale e l'occupazione di tutta la Venezia Giulia, da parte delle milizie titine, si scatenò un'ondata di violenza contro la popolazione italiana e migliaia furono le vittime, gettate nelle foibe, fucilate, annegate, morte nei campi di concentramento jugoslavi. La brutalità si rivolse non solo nei confronti dei fascisti ma anche di coloro che vennero considerati "nemici del popolo", fra cui esponenti dei Comitati di Liberazione Nazionale ed esponenti dei partiti antifascisti che non condividevano l'annessione della Venezia Giulia alla Jugoslavia.

Questi fatti e le quotidiane intimidazioni e sopraffazioni nei confronti degli italiani indusse la stragrande maggioranza di questi a lasciare la loro terra, ove erano presenti da secoli. Circa 350.000 persone abbandonarono tutti i loro averi per cercare rifugio in Italia ed anche all'estero (in 70/80 mila si stabilirono in Australia, Stati Uniti, Canada, America Latina ed altrove). In Italia l'arrivo degli esuli fu accolto dapprima con indifferenza, in seguito con fastidio ed anche aperta ostilità, pur non mancando esempi di comprensione e solidarietà.

A Ferrara (uno dei 109 campi profughi sparsi in Italia) trovarono asilo centinaia di esuli, in gran parte presso il campo profughi di Via Romei n. 12, allora sede dell'Istituto Magistrale. Le condizioni assai precarie: in un'aula scolastica vivevano 3 o 4 famiglie, divise fra di loro da coperte stese verticalmente e tale situazione si protrasse dal 1946 al 1949; successivamente molti si trasferirono in altre città, alcuni trovarono sistemazione autonoma, altri vennero destinati alle baracche di legno a Pontelagoscuro-loc. Boschino. Coloro che rimasero a Ferrara si integrarono perfettamente nella società ferrarese, con il loro naturale rispetto per il prossimo e per la legalità.

Dal 2007 a Ferrara si tengono momenti di incontro per far conoscere alla cittadinanza i drammatici eventi sul nostro confine orientale.

 

INCONTRI TRA I RICORDI

PROGRAMMA:

 

SABATO 6 FEBBRAIO 2016 - ORE 16,00

Palazzo Bonacossi - Via Cisterna del Follo, 5 - Ferrara

Tradizionale concerto, a cura del Conservatorio di Musica "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, in occasione del GIORNO DEL RICORDO 2016. In apertura omaggio musicale alla Terra d'Istria

 

DOMENICA 7 FEBBRAIO 2016 - ORE 10,30

Piazza Cattedrale - Ferrara

Durante la Santa Messa Domenicale delle ore 10,30, presso il Duomo di Ferrara, verranno ricordate le genti dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia.

L'Omelia sarà tenuta da S.E. Rev.ma Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara/Comacchio.

Chiuderà la Santa Cerimonia la "Preghiera per l'Infoibato".

 

MERCOLEDI' 10 FEBBRAIO 2016 - ORE 12,00

Intitolazione ai MARTIRI DELLE FOIBE della rotonda di Corso Isonzo-Via Piangipane-Corso Piave, con l'intervento del Sindaco di Ferrara Avv. Tiziano Tagliani.

 

MERCOLEDI' 10 FEBBRAIO 2016 - ORE 16,00

Corso Ercole I d'Este, 16 - Ferrara

Incontro degli Esuli, loro familiari e cittadini con il Prefetto di Ferrara, Dott. Michele Tortora e le Autorità.

Intervento musicale dell'Ensemble di ottoni del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara.

 

GIOVEDI' 11 FEBBRAIO 2016 - ORE 10,30

Sala Estense - Piazza Municipale

Convegno su 'L'Arma dei Carabinieri al Confine orientale nel secondo dopoguerra - 1943/1945'

Saluto di Flavio Rabar, Presidente del Comitato di Ferrara dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Relatori: Col. Carlo Pieroni, Comandante Provinciale Carabinieri di Ferrara, Dott.ssa Antonella Guarnieri, del Comune di Ferrara - Direttrice del Museo del Risorgimento e della Resistenza, Prof.ssa Anna Quarzi, Direttrice dell'Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

 

VENERDI' 26 FEBBRAIO - ORE 10,30

Istituto Vergani/Navarra di Ferrara - via Sogari, 3

Incontro con gli studenti e la cittadinanza su "Gli interventi e l'assistenza ai bambini ed ai giovani nei collegi per gli Esuli"

(Brindisi, Gorizia, Casa della bambina a Roma, oltre ad altre collocazioni). Relatore Furio Dorini, già allievo del collegio "Fabio Filzi" di Gorizia e Presidente dell'Associazione "Ierimo del Filzi". Alla fine pranzo istriano (su prenotazione).

 

MERCOLEDI' 2 MARZO 2016 - ORE 21,00

Ferrara - Casa della Patria "Pico Cavalieri" - c.so Giovecca, 165

Serata con la collaborazione con l'Associazione di Ricerche Storiche "Pico Cavalieri" di Ferrara.

Il dott. Lorenzo Salimbeni - giornalista pubblicista-analista geopolitico - tratterà l'argomento "Dalle deportazioni al confine in città: Gorizia e la seconda guerra mondiale".

 

 

Immagini scaricabili:

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