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L'appello di Yusuf rilanciato da Anmig Ferrara

30-05-2016 / A parer mio

Autorità, mi sono trovato tra le mani l'unito appello, ho chiesto all'autore se mi autorizzava a farlo conoscere alle autorità e alla stampa. E' noto che GAD significa, Giardino-Arianuova-Doro, un'area immensa di circa un quarto della città. I cittadini spaventati dalle diversità che frequentano il territorio ristretto a un lembo del quartiere e che dichiarano di non essere razzisti parlano di giardini che non frequentano più, lasciando spazio agli altri. Ma lo spazio pubblico è libero e deve consentire a tutti di frequentarlo, non è riservato ad una sola categoria di cittadini. Io ritengo l'appello di Yusuf meritevole di attenzione e da far conoscere. Cordiali saluti.

 

Giorgio Pancaldi, presidente Anmig Ferrara

Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra e Fondazione - Sezione Provinciale di Ferrara

 

Appello di Yusuf Bello Osagie

Sono arrivato a Ferrara nel 2002, 14 anni fa, dalla Nigeria, dopo essermi laureato in giurisprudenza a 24 anni. Da allora ho sempre lavorato e mi sono comportato bene: ho fatto l'operaio generico per 12 anni in tante ditte: Romagnoli, Patfrut e Ageco, e adesso sono proprietario di questo negozio di alimentari in via Ortigara, 'In God we Trust'. Non ho mai spacciato droga, non ho mai rubato nulla, non ho mai avuto problemi con la polizia. Gli agenti sanno che nel mio negozio possono venire anche 24 ore su 24 perché io e la mia famiglia non siamo delinquenti, ma lavoratori.

L'Italia è molto diversa dalla Nigeria. In Italia e nel resto dell'Europa le leggi sono giuste. In Nigeria non sempre si fanno i processi e, quando una persona viene arrestata, la polizia le spara e la uccide, oppure la mettono in galera e nessuno la vede più. L'Italia è un paese giusto e per questo dico alla comunità africana che, quando si arriva dalla Nigeria, dal Camerun, dal Togo o da altri paesi, non dobbiamo sprecare le opportunità di lavorare e di vivere bene che questo paese ci offre, e che prima non avevamo. Perché rubare? Perchè spacciare? Perchè litigare per una donna? Perché ubriacarsi e poi litigare? Se facciamo queste cose, rischiamo di sprecare le nostro opportunità. Dobbiamo essere educati nella città dove viviamo e credere in Dio, che vuole aiutare tutti. Tanti immigrati africani sono onesti e vogliono solo lavorare, ma basta che pochi facciano cose sbagliate per rovinare anche la nostra reputazione e creare diffidenza negli italiani.

Ferrara è una bellissima città e non è una città di razzisti. Tutto dipende dai comportamenti, sia degli italiani che degli stranieri, e dobbiamo imparare tutti a comportarci bene e a rispettare le regole. Neri e bianchi siamo tutti uguali di fronte a Dio, e anche di fronte a me. Alcune persone devono smettere di vendere la droga, e altra gente di comprarla. Tutti quanti. Basta fumare, basta con la droga.

Vorrei ringraziare il sindaco di Ferrara, l'avvocato Tiziano Tagliani, e dirgli che per me è come il presidente degli Stati Uniti Barack Obama: è un uomo con una visione della città. E voglio ringraziare anche la questura di Ferrara perché ci sta aiutando molto e tiene lontani i delinquenti e gli spacciatori. Io non voglio criminali nel mio negozio, alcune volte li ho cacciati via io stesso. Anche se in una giornata guadagno solo 50 euro non mi importa: è meglio avere qualche soldo in meno e vivere pacificamente che vedere dei delinquenti in giro. Dobbiamo fare tutti così, insieme, italiani e stranieri, e lavorare per il bene della nostra città.

 

Ferrara, maggio 2016