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CULTURA/URBANISTICA - Le azioni del progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana e l'anteprima delle future iniziative

Con 'Smart Dock 2016' un'altra darsena è possibile

12-09-2016 / Giorno per giorno

Si è svolta in mattinata (lunedì 12 settembre) alle 10.30 nella residenza municipale la conferenza stampa per illustrare il bilancio delle iniziative concluse e quelle future legate al progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana della darsena di San Paolo "Smart Dock. Tattiche di riuso intelligente della darsena di Ferrara". Il progetto è il vincitore dell'edizione 2016 del bando regionale Giovani per il territorio, promosso dall'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.

All'incontro con i giornalisti erano presenti l'assessore alla Cultura e vicesindaco Massimo Maisto, l'assessora all'urbanistica Roberta Fusari e il direttore dell'associazione di promozione sociale Basso Profilo coordinatore progetto Smart Dock Leonardo Delmonte affiancati dal presidente APS Basso Profilo Manfredi Patitucci, Elena Dorato di CITER - Dipartimento di Architettura, UNIFE, Paola Chiorboli docente Funzione Strumentale dell'Istituto Comprensivo Statale Alda Costa, Erico Borghi del Canoa Club Ferrara, il presidente AMF-Scuola di Musica Moderna Roberto Formignani e Rocío Cuadra Rubio APS Encanto-Centro Interculturale Italo-spagnolo.

 

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Rigenerazione urbana è un fiume di concerti d'estate, appuntamento fisso del giovedì. È un viaggio in barca sulla darsena, mentre qualcuno ne narra la storia. Rigenerazione è ritrovarsi la domenica mattina a pulire lo spazio vicino al fiume, è far giocare i bambini tra loro, facendo scoprire la bellezza di lingue diverse dalla nostra. Rigenerazione è anche portare tanti giovani per una notte a ballare di fronte ad una chiatta a suon di musica elettronica. Un'altra darsena è possibile. Tutto questo, e molto di più, è ‘Smart Dock: tattiche di riuso intelligente della darsena di Ferrara'. Un invito a riconquistare il fiume, rivolto alla cittadinanza, promuovendo una rigenerazione urbana dal basso della darsena di Ferrara, e quindi del quartiere Giardino.

Smart Dock 2016 prolunga il percorso già avviato nel 2015 (vincitore di un bando della Provincia di Ferrara) e quest'anno finanziato dalle associazioni del Consorzio Wunderkammer, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, Istituto Beni Culturali e Paesaggistici (bando Giovani Per il Territorio) e di altri partner attivi sul fiume. L'obiettivo di Smart Dock è riattivare la parte di città che si affaccia sulla darsena, dando vita a una serie di azioni che non si esauriscano nel singolo evento, ma si sviluppino e diffondano nel tempo.

Ultimato il restauro degli ex magazzini fluviali costruiti ai primi del ‘900 da Savonuzzi, dal 2012 con il Consorzio Wunderkammer l'edificio è sede di attività legate alla formazione, allo sport, alla musica e a percorsi con gli abitanti, ed è diventato uno dei punti di riferimento culturale del quartiere Giardino e della città, grazie a una consolidata rete di collaborazioni tra le associazioni consorziate: Basso Profilo, Amf Associazione musicisti Ferrara, Encanto e Fiumana. Così, nel giro di pochi anni, Wunderkammer ha dato vita ad un centro di innovazione culturale, una contemporanea ‘camera delle meraviglie' per raccogliere e organizzare le capacità artistiche e produttive dei giovani. Fa inclusione sociale e alleva talenti. È uno spazio di produzione e di lavoro, aperto alla start-up e all'associazione in coworking. Wunderkammer cambia funzione e ospita pratiche differenti, che si alternano nel corso della giornata o nei giorni della settimana: al mattino si disegnano progetti di paesaggio o si impaginano riviste digitali; al pomeriggio, si organizzano lezioni di musica e di lingua; alla sera, si balla flamenco o si impara a disegnare albi illustrati per bambini.

COSA È STATO FATTO. Con il progetto Smart Dock si è fatto un ulteriore passo in avanti, legando lo spazio recuperato e le attività in esso svolte con il contesto esterno, quindi la darsena e il quartiere Giardino. Il target su cui si è puntato è stato assai differenziato. Con l'iniziativa Puliamo la darsena, sono state coinvolte un centinaio tra volontari delle Guardie giurate ecologiche, associazioni e cittadini. Un fiume di musica, curato dalla Amf e concluso con la Festa delle luminarie sul Po, da maggio a luglio ha visto la darsena riempirsi ogni giovedì con 12 aperitivi musicali, con quasi 4000 partecipanti complessivi. Idropolitana, coordinato dall'associazione Fiumana, ha permesso a tutti di riscoprire la navigazione fluviale, muovendosi in motonave lungo il Po di Volano, il Primaro e la piarda di San Giorgio, sperimentando per una settimana la metropolitana d'acqua. L'esperimento fluviale si è concluso con una vera e propria crociera, andata in poco tempo sold out, che da Ferrara è arrivata a San Marco a Venezia. Attività divertenti, originali ed educative per stimolare in modo intelligente i più piccoli, sono state quelle di Encanto summer camp, dove efficace per i 70 bambini partecipanti è stato il connubio tra scienza, lingue e tempo libero. Electrodock, ultimo tra gli eventi realizzati, avvenuto lo scorso 10 settembre, ha portato sulla darsena quattro realtà musicali della scena elettronica italiana, coinvolgendo un migliaio di persone di età diverse. Tutte queste azioni, svolte da maggio ad oggi, hanno tracciato un percorso di maggiore familiarità rispetto allo spazio pubblico di via Darsena, restituendolo alla città.
«Un'altra darsena è possibile e lo stiamo dimostrando - commenta Leonardo Delmonte, direttore di Basso Profilo e coordinatore del progetto Smart Dock -. In un quartiere difficile come il Giardino, le tante iniziative svolte in questi mesi hanno permesso ai cittadini di scoprire il potenziale della darsena. Uno spazio dove far giocare i propri figli e dove trascorrere una bella serata in compagnia di amici e di buona musica». Per Leonardo Delmonte, inoltre, il percorso avviato con Smart Dock intende riportare il lungofiume a essere percepito come un bene comune. «I partner del progetto Smart Dock sono insieme avvio, garanzia e presidio di processi di rigenerazione urbana della darsena e del quartiere Giardino - continua Delmonte -. Con le loro azioni e il loro impegno economico e di idee, contrastano l'esclusione sociale generando occasioni di incontro e di lavoro, accompagnano processi e sono l'innesco di un nuovo senso di comunità». La conclusione di questa edizione di Smart Dock sarà la creazione di un regolamento per la gestione e la riorganizzazione del lungofiume cittadino come bene comune, un luogo di incontro e socializzazione in grado di mettere al centro le comunità. Il regolamento sarà subito adottato dal consorzio Wunderkammer, ma l'auspicio è che anche altre realtà sensibili al tema vogliano fare lo stesso. «Si tratta di uno strumento pionieristico e innovativo, che permetterà alla darsena, prima abbandonata, di essere vissuta sempre più come un bene comune, facilitando le azioni di chi ha a cuore il fiume».

PROSSIME INIZIATIVE. Ancora tanto è da fare, per arrivare a una maggiore consapevolezza della darsena e delle sue potenzialità. Il gioco sarà al centro del percorso di Ludonauti, organizzato dall'associazione Fiumana per Smart Dock. Si tratta di appuntamenti rivolti ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie, che da settembre a novembre animeranno il fiume. Fluviale è invece la proposta dell'associazione Encanto, che con visite e laboratori intende rinsaldare il nesso con le culture dell'antichità che utilizzarono l'acqua come via per il trasporto di persone, merci e abitudini. Da settembre a novembre, ci si prepara a un viaggio nella storia locale per raccontare le origini di Ferrara con visite al Museo nazionale di Spina e al Museo lapidario civico accompagnati da rievocatori.
Smart Dock sarà anche partecipazione, facendo incontrare cittadini, associazioni e tecnici per costruire insieme un regolamento Fiume bene comune. Il percorso partecipato, a cura di Basso Profilo e Citer - Dipartimento di Architettura di Ferrara, prenderà avvio il 19 novembre con la realizzazione collettiva di due mappe, una memoriale e una legata agli scenari futuri, costruita dai partecipanti organizzati in tavoli tematici (sport, mobilità, lavoro, abitare, turismo). Gli esiti di questa giornata di lavoro costituiranno il punto di partenza per la redazione del regolamento. Una mostra fotografica e audiovisiva, con il gruppo di ricerca di Maria Bonora, Mauro Borghi, Paola Chiorboli e Leopoldo Santini, racconterà la storia recente del fiume, da Pontelagoscuro alle chiuse di Valpagliaro, passando per la darsena di San Paolo. Collegato alla mostra un percorso didattico, coordinato da Paola Chiorboli, docente dell'istituto comprensivo Alda Costa, che vedrà coinvolte alcune classi della scuola secondaria Boiardo e che sarà inserito nel percorso progetto ConCittadini 2016-17, promosso dall'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna. Fiume in classe, altro progetto Smart Dock, vedrà coinvolte due classi del Boiardo e una classe del Roiti, per progettare funzionalità future della darsena. Il fiume è anche sport. Il 9 ottobre l'associazione Canoa Club Ferrara ospiterà i campionati italiani paracanoa e il campionato regionale Marathon 2016 alla darsena di San Paolo con un percorso fluviale sul Po di Volano.

 

Per info: Smart Dock

Immagini scaricabili:

conf stampa darsena