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REFERENDUM COSTITUZIONALE - Mercoledì 12 ottobre, alle 20:45, nella sala del cinema di S. Benedetto, in via Tazzoli 11 a Ferrara

Le ragioni dei due schieramenti illustrate dai costituzionalisti Onida e Bin

07-10-2016 / Giorno per giorno

Mercoledì 12 ottobre, alle 20:45, nella sala del cinema di S. Benedetto, in via Tazzoli 11 a Ferrara, si terrà un incontro di approfondimento sui temi oggetto del prossimo referendum costituzionale previsto per novembre. L'incontro è promosso da FerraraBeneComune, Azione Cattolica - AC, Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani - AGESCI, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani - ACLI, Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani - MASCI, Movimento Rinascita Cristiana, Associazione Nazionale San Paolo Italia - ANSPI, i Salesiani di don Bosco.
Durante l'incontro riassumeremo i contenuti del referendum, ripercorrendo il percorso legislativo affrontato, confronteremo le posizioni principali fin qui espresse dai sostenitori del si e del no, valuteremo infine i possibili effetti sul panorama nazionale ed europeo ed apriremo il dibattito ai presenti per cercare insieme nel confronto di costruire un momento di vera informazione e
chiarimento. Approfondiremo questi temi grazie al contributo di due preziosi relatori:

Valerio Onida, giurista, giudice costituzionale dal 1996 al 2005 e professore di diritto costituzionale presso l'Università degli studi di Milano;

Roberto Bin, professore ordinario di Diritto Costituzionale all'Università di Ferrara;

modererà l'incontro padre Giuseppe Riggio sj, gesuita e caporedattore della rivista Aggiornamenti Sociali.

L'associazionismo cattolico in questi anni ha vissuto le consultazioni popolari (referendum, elezioni amministrative e politiche) come occasioni per fare scelte consapevoli. Anche per questo referendum, che vede ormai da tempo crescere attenzione ed esposizione mediatica, vogliamo offrire la possibilità di capire meglio quali siano gli elementi in gioco, facendo chiarezza in un dibattito che cede alle volte troppo spazio all'animosità e alla sterile contrapposizione. Vuole essere un momento di cittadinanza per la cittadinanza, a cui tutti sono invitati a partecipare e contribuire.

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