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"Il Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah a Ferrara: cosa ci aspettiamo?"

10-03-2017 / A parer mio

a cura di Luca Lupi - presidente del Club 41 Ferrara

Nella serata di martedì 7 marzo scorso Simonetta Della Seta, Direttore del Meis, ha incontrato il Club 41 Ferrara, sul tema "Il Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah a Ferrara: cosa ci aspettiamo?". Un argomento che ha coinvolto ed appassionato i numerosi soci e amici del Club intervenuti, cosi come il Presidente Nazionale del Club 41 Italia, Alberto Ivo Dormio, il Segretario Nazionale, Domenico "Mimmo" Celiberti, il Webmaster Nazionale Giorgio Gorreta, il Presidente del Club41 Bologna Due Torri Giampiero Grimaldi e il Tesoriere della RT 28 Ferrara Luca Massari. La relatrice ha sviluppato l'argomento con la competenza che Le deriva dalla consolidata esperienza di studiosa, giornalista e docente di storia del medio oriente e storia del popolo ebraico, che ha caratterizzato il suo percorso professionale tra l'Italia ed Israele, Paesi nei quali ha ricoperto molti prestigiosi incarichi, pubblicando numerosi articoli scientifici e libri sui temi della cultura ebraica e della Shoah. Il Meis a Ferrara, una realtà istituita con la legge 91 del 2003, che trova sede nell'ampio complesso già occupato dalle carceri cittadine e che, attraverso qualificati interventi urbanistici ed architettonici, consentirà anche di recuperare alla Città ed ai visitatori esterni uno spazio già luogo di segregazione (e poi di fatiscente abbandono), situato in pieno contesto urbano ed a pochi passi da quella via Centoversuri, ove si ha traccia della presenza ebraica fin dal 1310. Non molto più distanti sono i luoghi della Ferrara ebraica rinascimentale e dei secoli successivi, le Sinagoghe e l'ex ghetto. Nelle attività che il Museo si prefigge di sviluppare trovano pari dignità l'illustrazione della originalità della storia delle comunità ebraiche italiane, rispetto al contesto europeo e mediterraneo, e la promozione di attività culturali tese a diffondere e mettere a frutto il patrimonio di conoscenze, attività ed esperienze che derivano dalla bimillenaria presenza della cultura ebraica nel nostro Paese. Per realizzare questi intenti Ferrara si propone come contesto privilegiato, proprio per la sua centralità nella tradizione di ospitalità, fin dai tempi degli Estensi, alla popolazione ebraica, forzatamente migrante per vicende storiche di antica origine. Nel contempo la nostra città si è posta e tutt'ora si pone come fertile humus per lo sviluppo di tante eccellenze nell'arte e nella letteratura, come quella rappresentata da Giorgio Bassani. Da questo contesto certamente ampio e denso di aspettative positive, Simonetta Della Seta ha sviluppato ed approfondito i prossimi programmi del Meis e le prospettive anche di più ampio orizzonte temporale. Numerose le domande e le richieste di chiarimento avanzate dai presenti, che hanno consentito al Direttore del Meis di spaziare sui tanti progetti ed iniziative in via di sviluppo. Al termine della serata il Presidente del Club 41 Ferrara, Luca Lupi, nel ringraziare la gradita ospite con un omaggio simbolico, ha ricordato che questa iniziativa si inserisce nel programma di incontri a tema sociale e culturale che il Club 41 sviluppa nell'anno sociale 2016/2017, con particolare riferimento alle prospettive per la qualità della vita nella città di Ferrara.