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URBANISTICA - Presentato il progetto di social housing per 260 alloggi e spazi commerciali in via Beethoven

Dalla rigenerazione del Palaspecchi alla nuova comunità delle 'Corti di Medoro'

07-06-2017 / Giorno per giorno

Duecentosessanta alloggi sociali, corredati da attività commerciali, servizi e spazi verdi, per dar vita a una nuova comunità di persone in un'area di Ferrara completamente rigenerata. E' una trasformazione radicale quella progettata dal Fondo Ferrara Social Housing per il futuro prossimo del Palaspecchi, destinato a diventare il complesso de 'le Corti di Medoro'.

Tutti i dettagli del progetto sono stati illustrati stamani in castello estense dal sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e dall'assessora comunale all'Urbanistica Roberta Fusari assieme ai rappresentanti dei soci del Fondo Ferrara social housing. Erano in particolare presenti per InvestiRE Sgr Spa: Fabio Carlozzo e Cinzia Lorusso, per Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr: Paola Del Monte, Alessandra Susanna e Emanuele Zannoni, per Intercantieri Vittadello Spa: Fabio Dolfato, per Ferrara 2007 Spa: Katia Palisi e per Acer Ferrara: Diego Carrara.

Dopo la costituzione del Fondo, a Roma lo scorso 26 maggio, l'impresa esecutrice dei lavori di ristrutturazione di parte del complesso dell''ex direzionale pubblico di via Beethoven, l'Intercantieri Vittadello Spa, ha cominciato proprio in questi giorni la predisposizione del cantiere e ha oggi preannunciato, per bocca di Fabio Dolfato "la conclusione dei lavori prevista entro 24 mesi, e la messa a disposizione dei nuovi locali a giugno 2019". Una prima fase delle opere sarà dedicata alla demolizione di alcuni fabbricati, cui seguirà il lavoro di ricostruzione.

"Siamo - ha dichiarato il sindaco - alla fase finale di un percorso molto lungo e articolato che si è concluso con il trasferimento del complesso di via Beethoven dal Gruppo Parnasi al Fondo Ferrara Social Housing. Ora si apre il futuro di questa area della città, che ospiterà, oltre agli alloggi di social housing, anche una serie di nuovi servizi a disposizione dei suoi futuri abitanti, cui si aggiunge la piscina comunale di recente ristrutturata e il progetto per la ridefinizione della struttura del Palasilver cui stiamo lavorando. L'idea è infatti quella di aggiungere questa porzione di città a quelle in situazione di degrado che il Comune di Ferrara si è impegnato a riqualificare completamente". Nell'ambito dell'operazione, come ha ricordato ancora il sindaco, l'Amministrazione comunale ha inoltre acquisito l'edificio destinato ad accogliere la nuova sede della Delegazione Comunale e della Polizia Municipale oltre alle risorse (circa 4 milioni di euro) necessarie per la ristrutturazione. Risorse che, per snellire i tempi, sono state affidate ad Acer con l'incarico di occuparsi dell'appalto, entro il 2017, affinché anche questa parte di progetto proceda parallelamente con quella del social housing.

"Quello che intendiamo creare con i 36 milioni di euro di investimenti stanziati - ha spiegato Fabio Carlozzo - non è un quartiere dormitorio, ma un luogo in cui la dimensione dell'abitare si integri con la dimensione del vivere. La nostra scommessa è infatti quella di coniugare la buona qualità degli alloggi con costi accessibili di locazione e vendita per cittadini con redditi medio-bassi. Prevediamo tre diverse tipologie di appartamenti: bi-, tri- e quadrilocali, da proporre a quattro diverse tipologie di abitanti a cui abbiamo pensato: famiglie con figli, giovani coppie, studenti e anziani. Il tutto sarà completato da zone per la comunità, con area fitness, area gioco e spazi commerciali e di servizio al piano terra delle palazzine, per creare l'humus del nuovo quartiere".

"Acer - ha chiarito Diego Carrara - oltre ad essere socia del Fondo, sarà incaricata di gestire la locazione e la commercializzazione degli alloggi e dei tremila metri quadri di spazi commerciali. Destinatari degli appartamenti saranno famiglie appartenenti a una fascia di popolazione, che secondo una nostra indagine, risulta essere a Ferrara piuttosto consistente, ossia quella di coloro che per entità di reddito non possono accedere alle case popolari, ma non riescono nemmeno ad accedere al mercato immobiliare. In tutto, pensiamo che la nuova comunità che troverà casa qui sarà composta da circa 600 persone. L'operazione di rigenerazione urbana cui stiamo per dare avvio - ha ricordato ancora Carrara - interesserà complessivamente circa 49mila metri quadri di superficie lorda e sarà per dimensioni la seconda operazione di questo tipo più importante in Emilia Romagna, dopo quella attuata a Parma".

 

Nelle immagini alcuni scorci del nuovo complesso delle 'Corti di Medoro' secondo il progetto presentato dal Fondo Ferrara social housing e alcuni momenti della presentazione di oggi in castello estense

Immagini scaricabili:

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