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FERRARA ARTE - Giovedì 19 ottobre alle 18 la presentazione della rassegna monografica nel salone della Caricento

Ai Diamanti la mostra dedicata a Carlo Bononi

11-10-2017 / Giorno per giorno

Parte da Cento, giovedì 19 ottobre, il tour di presentazione della mostra "Carlo Bononi. L’ultimo sognatore dell’Officina ferrarese"
Carlo Bononi. L’ultimo sognatore dell’Officina ferrarese è la prima mostra monografica dedicata a questo pittore che visse tra l’età della Controriforma e la piena maturazione del Barocco. Artista prolifico, grandissimo disegnatore, inquieto sperimentatore e infaticabile viaggiatore, Bononi occupa un ruolo di assoluto rilievo nella storia dell’arte del Seicento, anche se il grande pubblico, fino ad ora, ne ha ignorato il valore. La rassegna racconta tutta la vicenda artistica di questo pittore, anche attraverso una serie di confronti con le opere di altri grandi maestri come Ludovico Carracci, Guercino, Lanfranco, Carlo Saraceni e Guido Reni.
Questa esposizione continua nel solco perseguito da oltre un quarto di secolo dalla Fondazione Ferrara Arte, che coniuga mostre di grande richiamo a iniziative di ricerca ideate a partire dal territorio e alla valorizzazione di artisti e movimenti meno noti eppure di assoluto valore.
A sostenere l’attività di Palazzo dei Diamanti in questa occasione è anche la Cassa di Risparmio di Cento, che non solo è partner dell’attività di divulgazione e presentazione della mostra, ma contribuisce all'iniziativa concedendo generosamente in prestito uno dei capolavori della sua collezione: il Matrimonio mistico di santa Caterina di Guercino. Questa deliziosa tavoletta documenta l’influsso che Bononi ha avuto sul più giovane e famoso collega, soprattutto nel paesaggio profondo e scuro, nel trattamento dei panneggi e nella gamma cromatica squillante.
Il primo appuntamento del tour di presentazione della mostra avrà luogo giovedì 19 ottobre 2017 alle 18 nel Salone di Rappresentanza della Cassa di Risparmio di Cento a Palazzo Rusconi in corso Guercino 32 a Cento (FE). In questa occasione Giovanni Sassu, curatore della mostra insieme a Francesca Cappelletti, illustrerà il percorso espositivo della rassegna inaugurata lo scorso venerdì.
Ingresso libero | posti limitati
(A cura di Ufficio stampa Studio Esseci - Sergio Campagnolo)

>> Aggiornamento con fotografie e comunicato della mattinata di presentazione alla stampa - Ferrara, 13 ottobre 2017

COMUNICATO STAMPA
Il suo nome è stato accostato a quelli di Tintoretto e Caravaggio. Guido Reni ne ammirava la «sapienza grande nel disegno e nella forza del colorito». Pochi sono stati capaci di dipingere nudi maschili più potenti e seducenti di quelli di Carlo Bononi. Le sue tele sono vere e proprie meraviglie pittoriche create in tempi tragici, di carestie e pestilenze, nell'Italia di inizio Seicento. A servizio, ma non troppo, della Controriforma.
La mostra a Palazzo dei Diamanti costituisce un'occasione imperdibile per accostarsi a un capitolo della storia dell'arte affascinante anche se poco conosciuto. L'appuntamento espositivo è dedicato, infatti, a uno dei grandi protagonisti della pittura del Seicento: il ferrarese Carlo Bononi, il cui nome, non a caso, è stato spesso accostato a quelli di Tintoretto, dei Carracci o di Caravaggio.
La rassegna - la prima monografica a lui dedicata - è organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte ed è curata da Giovanni Sassu, conservatore dei Musei d'Arte Antica della città estense, e da Francesca Cappelletti, docente di Storia dell'Arte Moderna dell'Università degli Studi di Ferrara.
Per secoli Bononi, come del resto l'intero Seicento ferrarese, è rimasto in ombra, offuscato dal ricordo della magica stagione rinascimentale degli Este. Una lenta operazione di recupero critico ha progressivamente messo a fuoco la figura di un artista unico, che ha saputo interpretare in modo sublime e intimamente partecipato la tensione religiosa del suo tempo.
Pittore di grandi cicli decorativi sacri e di pale d'altare, Bononi elabora un linguaggio pittorico che pone al centro l'emozione, il rapporto intimo e sentimentale tra le figure dipinte e l'osservatore. Negli anni drammatici dei contrasti religiosi, dei terremoti e delle pestilenze, il sapiente uso della luce e il magistrale ricorso alla teatralità fanno di lui uno dei primi pittori barocchi della penisola, come testimoniano le seducenti decorazioni di Santa Maria in Vado.
Bononi è stato anche un grande naturalista: nelle sue opere il sacro dialoga con il quotidiano. Tele come il "Miracolo di Soriano" o l'"Angelo custode" mostrano quanto sentita fosse per l'artista la necessità di calare il racconto religioso nella realtà, incarnando santi e madonne in persone reali e concretamente riconoscibili. In questa prospettiva, pochi come lui hanno saputo coniugare il nudo maschile con le esigenze rappresentative dell'Italia ancora controriformista di inizio Seicento: i suoi martiri e i suoi santi sono dipinti con perfezione potente e, al contempo, suadente, ma senza alcun gusto voyeuristico.
Bononi non ha dipinto solo soggetti religiosi, è stato anche il sorprendente interprete di una classe di committenti colti e attenti alle arti, con preferenze spiccatamente musicali, inclini a contenuti figurativi un po' licenziosi, come provano le varie redazioni del "Genio delle arti", capolavori con i quali Bononi dialoga apertamente con Caravaggio e con i suoi seguaci.
Tutto questo era ben chiaro agli occhi dei Contemporanei. Il "divino" Guido Reni, a pochi mesi di distanza dalla morte di Carlo, avvenuta nel 1632, lo esaltava descrivendolo «pittore non ordinario» dal «fare grande e primario», dotato di «una sapienza grande nel disegno e nella forza del colorito».
Un secolo dopo, Bononi attirava l'attenzione dei viaggiatori del Grand Tour, da Charles Nicolas Cochin a Johann Wolfgang Goethe, ma anche quella del grande Giuseppe Maria Crespi e dell'abate Luigi Lanzi, il quale, nella Storia pittorica d'Italia lo definisce «un de' primi che l'Italia vedesse dopo i Caracci». Rafforza l'idea che i grandi della storia dell'arte si sono fatti di questo pittore la valutazione di Jakob Burckhardt che nel Cicerone (1855) davanti alle decorazioni di Santa Maria in Vado si dichiarava convinto di trovarsi di fronte al prodotto di una delle menti più brillanti del suo tempo.
I giudizi di Reni, di Goethe, di Lanzi e di Burckhardt saranno messi alla prova a partire dal 14 ottobre 2017: la sapienza del disegno e la forza del colorito di Carlo Bononi vi aspettano per sorprendervi e sedurvi a Palazzo dei Diamanti.

CARLO BONONI L'ultimo sognatore dell'Officina ferrarese, Ferrara, Palazzo dei Diamanti, 14 ottobre 2017 - 7 gennaio 2018, tutti i giorni dalle 9 alle 19.
Aperture anche 1 novembre, 8, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio. Aperture serali straordinarie fino alle 22.30 il 31 ottobre e fino alle 23.30 il 31 dicembre.
Mostra a cura di Giovanni Sassu e Francesca Cappelletti, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara in collaborazione con Musei di Arte Antica del Comune di Ferrara.
Tariffe (audioguida inclusa per i singoli visitatori, radioguida obbligatoria inclusa per i gruppi): intero euro 11, ridotto euro 9, gratuito bambini sotto i 6 anni, disabili con un accompagnatore, giornalisti e guide turistiche con tesserino, membri ICOM, militari in divisa.

Per info: tel. 0532 244949, tel. diamanti@comune.fe.it, sito www.palazzodiamanti.it
Ufficio stampa: Studio ESSECI - Sergio Campagnolo, tel. 049 663499, info@studioesseci.net, sito www.studioesseci.net


(da CronacaComune dell'11 ottobre 2017)
Venerdì 13 ottobre, dalle 11 alle 13.30 a Palazzo dei Diamanti di Ferrara
si terrà la vernice per la stampa della mostra "Carlo Bononi. L'ultimo sognatore dell'Officina ferrarese"

L'invito è strettamente riservato alla Stampa.

Agli intervenuti, all'atto dell'accredito, verrà consegnata una copia gratuita della guida alla mostra ed una chiavetta contenente la cartella stampa e il catalogo in versione elettronica. Verrà inoltre consegnato un coupon che, per la sola durata della Vernice, darà diritto all'acquisto del catalogo in versione cartacea a prezzo di copertina scontato del 50%.

Si richiede conferma compilando il modulo sul sito www.palazzodiamanti.it/areastampa

Immagini scaricabili:

Giovanni Sassu descrive un'opera di Carlo Bononi, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 13 ottobre 2017 Francesca Cappelletti descrive un'opera di Carlo Bononi, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 13 ottobre 2017 Francesca Cappelletti intervistata per la mostra Carlo Bononi, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 13 ottobre 2017 Palazzo dei Diamanti di Ferrara: ingresso della mostra dedicata a Carlo Bononi, ottobre 2017-gennaio 2018