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CASTELLO ESTENSE - Dal 31 agosto anche un disegno di Balthus tra le oltre 130 opere esposte

Prorogata al 20 settembre la mostra della Collezione Cavallini Sgarbi in Castello

23-05-2018 / Giorno per giorno

AGGIORNAMENTO (21 agosto 2018): la mostra è stata prorogata al 20 settembre 2018

(Comunicazione a cura degli organizzatori - del 21 agosto 2018) - Si tratta della seconda proroga per la mostra de La Collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell'Arca a Gaetano Previati. Tesori d'arte per Ferrara, la cui permanenza nelle sale del Castello Estense, prevista fino al 2 settembre, è stata invece ulteriormente posticipata al 20 settembre.

"La mia gioia è grande - dichiara Elisabetta Sgarbi - questa seconda proroga, sino al 20 settembre, testimonia la stima e la soddisfazione della città per questa collezione, per la mia famiglia e per il lavoro che in questi mesi ho fatto personalmente, cercando di animare la mostra con la presenza di scrittori, attori, musicisti. Si è soliti pensare per pigrizia che in luglio e agosto le città si svuotino. Questo non è vero in generale e non è vero in particolare per le città d'arte. Il numero di visitatori - molti dei quali stranieri - della mostra nel mese di luglio e agosto attesta non solo la coerenza dei contenuti della mostra Cavallini Sgarbi con il Castello Estense e con la storia della città, ma anche il valore assoluto e internazionale delle opere della collezione".

E, per sottolineare il successo di questo felice connubio tra istituzione pubblica e la collezione di una Fondazione, il prossimo 31 agosto una nuova opera entrerà nelle Sale dei "camerini", un disegno di Balthasar Klossowski de Rola, detto Balthus: "Ritratto di Sabina" (1978-79 disegno a matita su carta - v. immagine in alto a sinistra e scaricabile a fondo pagina). Un disegno che, come scrive Vittorio Sgarbi, "è aurorale e dialoga con il Leonardo disegnatore nella storia dell'arte e con Freud nella storia della cultura".

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(Comunicazione a cura degli organizzatori - del 31 maggio 2018) - Sabato 2 giugno il "Ritratto di Ludovico Grazioli" (circa 1551, olio su tela; 86,5 x 71,5) di Lorenzo Lotto ci saluterà; parte per il Museo del Prado di Madrid nell'ambito della mostra "Lorenzo Lotto. Ritratti" (19 giugno - 30 settembre 2018). Tornerà, il Lotto, coronato di allori.
Al suo posto, sulla parete della stanza numero 3, farà il suo ingresso un nuovo quadro, un "Ritratto di Innocenzo X (da Velázquez)" in abito rosso fiammante del pittore Pietro Martire Neri (Cremona, 1591 - Roma, 1661).
LA SCHEDA - Il ritratto, firmato sul memoriale tenuto dal papa con la sinistra, è una delle repliche di Pietro Martire Neri desunte dal celebre capolavoro di Diego Velázquez della Galleria Doria Pamphilj di Roma, uno dei ritratti più copiati ed ammirati dell'intero secolo.
Sono note le seguenti altre versioni: la grande tela del Monastero di San Lorenzo dell'Escorial, caratterizzata dal maggior formato, con il papa a figura intera e la presenza di un consigliere o segretario in piedi a destra, firmata sul memoriale: "Alla San.ta de Nos. Sig. Per Pero Marti Nero"; il ritratto nella collezione del marchese di Bute a Rothesay (Scozia) firmato sul memoriale: "Alla San.ta de Nro Sig.re Innocencio X. Per Pietro Martire Neri"; La tela passata all'asta da Christie's a Londra l'8 dicembre 1989, lotto 119, firmata ancora: "Alla San.ta di Nro Sig.re Innocentio X. Per M...re Meri" (forse coincidente con quella in esame); una versione simile alla presente con varianti nel tendaggio sullo sfondo; una "tela da testa", con il pontefice ripreso a mezzo busto, presso la Galleria Doria Pamphilj di Roma.
Neri si propone quindi come straordinario divulgatore dell'immagine ufficiale del pontefice, celebrata dal pittore spagnolo, introducendo tuttavia di volta in volta variazioni nell'ambientazione e soprattutto nella tecnica pittorica.
Il pittore cremonese, distintosi tra Cremona, Mantova e Milano come prolifico ritrattista, giunse a Roma nel 1629 e poi definitivamente nel 1647, assurgendo anche all'ambita carica di Principe dell'Accademia di San Luca nel 1654. Fu collaboratore di Velázquez firmando assieme a lui il Ritratto di Cristoforo Segni in collezione privata svizzera, eseguendo "lodatissimi e bellissimi ritratti li quali sono al maggior segno stimati" (Bresciani).

(Comunicazione a cura degli organizzatori - del 23 maggio 2018) - I tesori d'arte della collezione Cavallini Sgarbi rimarranno esposti fino al prossimo 2 settembre nelle sale riccamente decorate dell'appartamento di rappresentanza del piano nobile e nei celebri "Camerini del Principe" del Castello Estense.
La mostra, inaugurata lo scorso 2 febbraio, avrebbe dovuto chiudere il prossimo 3 giugno.
La proroga, decisa dal Comune di Ferrara con la Fondazione Elisabetta Sgarbi, renderà fruibile al pubblico, anche durante il periodo estivo, lo straordinario patrimonio di dipinti e sculture raccolti da una famiglia ferrarese impegnata da oltre quarant'anni in un appassionato sforzo collezionistico animato dall'amore per l'arte e la letteratura.
Le oltre 130 opere, dalla fine del Quattrocento alla metà del Novecento da Niccolò dell'Arca, Nicolò Pisano, Benvenuto Tisi detto il Garofalo a Gaetano Previati, Giovanni Boldini, Giuseppe Mentessi e tanti altri saranno quindi ospitate nel monumento simbolo di Ferrara ancora per alcuni mesi consentendo ai visitatori di ammirare molti capolavori dell' importante geografia artistica italiana.
Il sindaco, Tiziano Tagliani, ha espresso soddisfazione per la disponibilità della Fondazione Elisabetta Sgarbi a prorogare la mostra ribadendo il "valore della proficua collaborazione tra pubblico e privato che rappresenta un' occasione di arricchimento ulteriore dell'offerta culturale della città".
"Sarebbe auspicabile che il nucleo espositivo trovasse una sede permanente a Ferrara, è questo il desiderio mio e di mio fratello" sono le parole di Elisabetta Sgarbi che ha sottolineato "il calore e l'accoglienza dei visitatori nel viaggio alla scoperta della collezione d'arte e della storia della mia amata famiglia".
La mostra è a cura di Pietro Di Natale. Il catalogo della mostra è pubblicato da La nave di Teseo editore. Comunicazione e grafica a cura di Studio Cerri & Associati. Allestimento a cura di ReallizzArte e Studio Volpatti.
La mostra è realizzata e promossa dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi, in collaborazione con la fondazione Cavallini Sgarbi con il Comune di Ferrara, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della regione Emilia-Romagna, con il sostegno di Bonifiche Ferraresi, fondazione Cariplo, Genera group holdings e con il supporto di Ciaccioarte e Ascom.

Orari di apertura: tutti i giorni dalle 9.30 alle 17.30. Chiusura posticipata alle 18.30 nelle seguenti date: 1, 2, 3 giugno. La biglietteria chiude 45 minuti prima.

Biglietti: intero € 12, ridotto (dai 12 ai 18 anni, over 65) € 8, scuole medie e superiori € 7, bambini dai 6 ai 12 anni € 5. Gratuito sotto ai 6 anni. Family: per ogni adulto pagante, un minore ha l'ingresso gratuito. Possessori MyFE Card € 3.
Visite guidate - Adulti con diritto al biglietto ridotto € 4. Dai 6 ai 18 anni € 3
Prenotazioni visite guidate: tel. +39 0532 244949, diamanti@comune.fe.it

Per info: tel. +39 0532 299233, castelloestense@comune.fe.it, www.castelloestense.it

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Immagini scaricabili:

"Ritratto di Sabina" di Balthus in mostra dal 31 agosto 2018 (jpg)