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UFFICIO STATISTICA - Aggiornato al 31 dicembre 2017 con le principali informazioni disponibili a livello locale

'Ferrara in cifre': pronto il nuovo Annuario Statistico del Comune di Ferrara

28-09-2018 / Giorno per giorno

(Comunicazione a cura dell'Ufficio Statistica del Comune di Ferrara)

E' stata pubblicata la nuova edizione dell'Annuario Statistico del Comune di Ferrara, che aggiorna al 31/12/2017 le principali informazioni statistiche disponibili a livello locale. La pubblicazione, che mantiene la collaudata impostazione di fondo delle precedenti edizioni e si arricchisce di nuovi dati, si consegna alla città come prezioso strumento di conoscenza del territorio.

L'Annuario Statistico costituisce uno strumento di lavoro per tutti gli operatori economici, sociali e culturali, oltre che per l'Amministrazione stessa e può rispondere alle esigenze statistiche di studenti, professori o semplici cittadini interessati a conoscere meglio la nostra città.

La pubblicazione viene prodotta in forma cartacea e si può ritirare gratuitamente presso l'Ufficio Statistica del Comune di Ferrara, in via Mons. Luigi Maverna n.4 ed è disponibile in formato elettronico sul sito web dello stesso ufficio, all'indirizzo http://www.comune.fe.it/statistica.

 

L'Annuario anche quest'anno è composto da 18 capitoli:
1.                    GRAFICI 
2.                    AMBIENTE E TERRITORIO       
3.                    POPOLAZIONE E FLUSSI DEMOGRAFICI       
4.                    MATRIMONI     
5.                    FAMIGLIE
6.                    STRANIERI       
7.                    SCUOLA 
8.                    SANITA' 
9.                    TURISMO E CULTURA  
10.                 LAVORO E REDDITI     
11.                 IMPRESE E CREDITO   
12.                 ATTIVITA' EDILIZIA     
13.                 PREZZI  
14.                 TRASPORTI      
15.                 INCIDENTI STRADALI E SICUREZZA  
16.                 COMUNI DI MASI TORELLO E VOGHIERA      
17.                 COMUNE E UFFICIO STATISTICA       
18.                 VARIE     

In ragione della costituzione dell'"Associazione Intercomunale tra i Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera" denominata "Terre Estensi", il capitolo 16 contiene i dati statistici più significativi riferiti ai comuni di Masi Torello e Voghiera.

Particolare cura è stata data ai contenuti e alla comprensione dei dati e, dove necessario, sono state spiegate in modo dettagliato le terminologie utilizzate nelle tabelle e il significato statistico degli indicatori presentati. Tutto questo affinché chi si accosta al mondo della statistica ufficiale possa comprenderla e utilizzarla al meglio, disponendo di uno strumento utile per l'interpretazione dei fenomeni e per la formulazione di politiche e strategie di intervento sul territorio.

FERRARA IN CIFRE

Demografia
La popolazione residente ferrarese al 31/12/2017 ammonta a 132.278 unità [1], valore appena superiore rispetto al 31/12/2016 (era di 132.009 unità). La popolazione ferrarese è stata in costante diminuzione dal 1965 (anno in cui Ferrara aveva raggiunto la sua massima espansione demografica con 158.058 abitanti) fino al 2002; negli anni successivi la popolazione complessiva riprende a salire ininterrottamente ogni anno; l'inversione di rotta avviene per il progressivo aumento di cittadini stranieri che si stabiliscono nella nostra città, ma ha ricominciato a decrescere dal 2014. Al 31/12/2017 sono iscritte in anagrafe 13.616 persone di cittadinanza straniera, che costituiscono un contingente pari al 10,3% della popolazione totale, livelli però inferiori a quelli che si registrano in ambito regionale dove l'incidenza di stranieri sui residenti raggiunge il 12,0%. La continua crescita della popolazione di cittadinanza straniera ha visto un forte rallentamento dal 2014 al 2016, per poi riprendere nel 2016. Nonostante questo, con un saldo naturale fortemente negativo (nati-morti) non sempre compensato da quello migratorio (iscritti in anagrafe- cancellati), si è determinata la nuova tendenza decrescente della popolazione totale del comune di Ferrara.

Le comunità straniere più numerose sono quella Rumena e quella Ucraina, rispettivamente con 2.279 e 1.991 residenti (dal 2014 il numero di Ucraini si è stabilizzato mentre quello dei romeni è continuato a crescere, sorpassando per numerosità il primato 2013 dell'Ucraina). Distanziate seguono quella Moldova e quella Albanese (con, rispettivamente, 1.275 e 992 persone), che precedono quelle della Nigeria in forte aumento (915 con più 219 persone/+30% rispetto al 31/12/2016), del Marocco e della Cina (con, rispettivamente, 879 e 811 persone); a seguire, nell'ordine, troviamo: Pakistan, Camerun, Tunisia, Filippine, Polonia, Fed.Russa, Bangladesh, Iran, Libano. Le rappresentative maschili più numerose sono quella Rumena, quella Nigeriana e quella Albanese (rispettivamente con 919, 499 e 496 persone), mentre quella Ucraina è la più numerosa in campo femminile (con 1.571 donne, che costituiscono quasi l'80% dell'intera comunità Ucraina), seguita dalla Rumena (1.360 donne).
I cittadini stranieri vengono a Ferrara soprattutto per lavoro; questo ha determinato, fino al 2015, uno svecchiamento della nostra popolazione: l'indice di vecchiaia (rapporto percentuale tra persone di 65 anni e oltre e giovani sotto i 15 anni) era sceso dal 1999 (quando era pari a 287,2) fino ad arrivare al valore di 259,3 nel 2015. Dal 2016 però segna una lieve ripresa, riportandosi a 262,3; questo valore rappresenta uno dei valori più alti in Italia (la provincia di Ferrara è al quinto posto nella graduatoria decrescente delle province italiane dell'indice di vecchiaia e il terzo comune nella graduatoria decrescente dei comuni capoluogo); per confronto, l'indice di vecchiaia italiano, al 01/01/2018, è pari a 168,9, quello della Liguria, la regione più "vecchia", è pari a 252,3, mentre quello della nostra regione è 180,1. L'età media dei ferraresi è pari a 48,5 anni (in Italia 45,2, in Emilia Romagna 46,1).

I cognomi più frequenti dei residenti a Ferrara sono Rossi, Ferrari e Mantovani. Al 250esimo posto e in salita troviamo il cognome cinese Hu, con 83 persone. I nomi di battesimo sono Andrea, Marco e Luca per gli uomini, Maria, Anna e Laura per le donne. Al 123esimo posto troviamo Ion tra gli uomini, nome rumeno, e al 178esimo Svitlana tra le donne, nome ucraino.

Nel 2017 sono nati 756 bambini. Il quoziente di natalità (nati in rapporto alla popolazione) scende al 5,7 per mille, segnando dal 2011 una diminuzione e invertendo la crescita che si osservava dal 1996, mentre si stabilizza il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna), che dopo la crescita degli ultimi anni si attesta, nel 2017, a 1,15 (era 0,89 nel 2001). Anche la natalità si è giovata, nell'ultimo decennio, del ragguardevole contributo apportato dai cittadini stranieri: il quoziente di natalità, calcolato sui soli nati da genitori entrambi stranieri, è pari al 13,2 per mille nel 2017, oltre il doppio di quello complessivo (5,7 per mille), pur segnando una contrazione dal 2013.
L'età media dei papà a Ferrara nel 2017 è di 37 anni e 3 mesi, quella delle mamme 33 anni e 6 mesi. I nomi più gettonati per i nati del 2017 sono stati Riccardo, Francesco, Alessandro ed Edoardo per i bambini, Emma, Anna, Sofia e l'immancabile Giulia per le bambine.

La mortalità è nel 2017 al 14,5 per mille. La causa di morte più frequente è una malattia del sistema circolatorio (33,4% dei casi), seguita dal tumore (29,4%). Al di sotto dei 65 anni di età la causa marcatamente più frequente è il tumore (55,7% dei casi).
L'età media dei deceduti è in lieve aumento: è 83,9 anni per le donne e 79,5 anni per gli uomini.
In diminuzione nel 2017 al 2,7 per mille il quoziente di nuzialità (rapporto tra matrimoni e popolazione residente), con i matrimoni civili che continuano a sovrastare quelli religiosi: nel 2017 si sono celebrati a Ferrara 361 matrimoni, 19 in meno rispetto al 2016, di cui 263 con rito civile e 98 con rito religioso. Il sorpasso dei civili sui religiosi è avvenuto, a Ferrara, nel 2004 e il divario è aumentato anno dopo anno.
L'età media dello sposo è stata, nel 2017, di 43,4 anni, quella della sposa di 39,2 anni, in costante crescita.
Nel 21,3% dei matrimoni troviamo almeno un coniuge di cittadinanza straniera: nell'11,9% la sposa è straniera e lo sposo italiano, nel 3,6% viceversa e nel 5,8% entrambi i coniugi sono stranieri.

Secondo la nuova normativa 13/2014 presso l'Ufficio di Stato Civile del Comune di Ferrara nel 2017 sono stati stipulati 30 accordi di separazione tra coniugi e 59 accordi di divorzio. Mentre ai sensi della normativa 76/2016 sono state registrate 17 unioni civili e 3 convivenze di fatto.
Stabile negli ultimi anni il numero dei nuclei familiari; a fine 2017 raggiungono quota 65.042, con un numero medio di componenti pari a 2,0.
Continua ad aumentare il numero di famiglie unipersonali, che rappresentano il 40,9% delle famiglie totali; seguono quelle di 2 componenti, con il 30,8%.
In famiglia unipersonale vive il 20,1% dei residenti (26.605 persone). Quasi la metà di queste (il 41,8%) è rappresentato da un anziano/a di 65 anni e oltre (11.108 persone). Nel 40,7% delle famiglie vive almeno un anziano, nel 6,6% delle famiglie almeno un bambino fino a 5 anni e nel 13,6% delle famiglie un adolescente tra 6 e 17 anni.
Il 10,9% delle famiglie ha almeno un componente di cittadinanza straniera, in aumento rispetto agli anni precedenti (erano il 6,2% nel 2007).

Aspetti socio-economici
Stabile il numero di bambini accolti negli asili nido comunali: 807 le domande accolte nel 2017. L'andamento delle domande in lista d'attesa è in lieve ripresa: dopo un picco di 421 domande non accolte registrato nel 2011, nel 2016 si è scesi a 109 per risalire a 156 nel 2017. Il grado di copertura del servizio rispetto alla domanda potenziale (costituta dai bambini residenti nella fascia di età 0-2 al 30/9 dell'anno di riferimento) è del 33% nel 2017.
Il numero delle domande in lista di attesa scende relativamente al servizio di scuola materna comunale, da 189 nel 2016 a 156 nel 2017. Il grado di copertura del servizio è del 28% nel 2017 (riferito dai bambini residenti nella fascia di età 3-5 al 30/9 dell'anno di riferimento). Stabile il numero delle domande accolte, 765 nel 2017. Ai bambini iscritti alle materne comunali se ne aggiungono 402 che frequentano le materne statali e 342 alle materne paritarie.
Alle scuole elementari e alle scuole medie inferiori ferraresi, sia comunali che private, sono iscritti, nell'anno scolastico 2017/18, rispettivamente 5.017 e 3.091 bambini.
Sono complessivamente 9.483 gli studenti iscritti agli istituti ferraresi secondari di secondo grado nell'anno scolastico 2017/18; gli istituti più attrattivi sono il Liceo Scientifico "A.Roiti" con 1.682 iscritti, il Liceo Classico "L.Ariosto", con 1.473, e l'Istituto Tecnico Industriale "Carpeggiani-Copernico" con 1.396.
In aumento nel 2017 il numero degli iscritti all'Università di Ferrara; nell'anno accademico 2016/17 si registrano 15.830 studenti (iscritti nuovo ordinamento), dei quali il 71,8% non è residente nella provincia di Ferrara. Il 5,5% è di cittadinanza straniera (875 studenti stranieri). 8.996 sono gli iscritti a lauree triennali, 5.038 a quelle a ciclo unico e 1.796 alle specialistiche. L'area di minor richiamo è quella umanistica, quasi per l'80% con iscritti di genere femminile. Nel 2015/2016 si sono laureati 2.745 studenti e il 21,3% a pieni voti con lode (110 e lode), il 23,9% delle laureate e il 17,9% dei laureati.
Gli anni dal 2009 al 2013 non sono stati anni particolarmente felici per il turismo ferrarese, dopo gli exploit fatti registrare nei due anni precedenti. Dopo gli elevati livelli raggiunti tra il 2007 e il 2008 con circa 200.000 arrivi, si è assistito a una contrazione, certamente connessa anche agli eventi sismici del maggio 2012. Dopo una moderata ripresa nel 2013, nel 2014 i quasi 197.000 arrivi registrati ci ha riportato ai livelli più alti di quegli anni e la crescita è continuata nel 2015 e ancor più nel 2016 e nel 2017. Nel 2017 per i 252.029 arrivi negli alberghi, livello mai raggiunto fino a oggi, si sono registrati 477.884 giorni di presenze. La permanenza media dei turisti è stata di 1,9 giorni. Sono stati 84.733 i turisti stranieri, superando abbondantemente i livelli massimi osservati nel 2007-2008; i tedeschi, in passato i più affezionati alla città, con 7.326 arrivi sono superati dai cinesi (22.672) e seguiti dai francesi (5.718).

Una importante mostra ha avuto luogo nel 2016 a Palazzo dei Diamanti: "Orlando furioso - 500 anni - Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi" dal 26 settembre proseguita fino al 29 gennaio 2017, con 107.079 visitatori nel 2016 e 39.488 nel 2017. Da ottobre 2017 il Palazzo ha ospitato la mostra "Carlo Bononi - L'ultimo sognatore dell'Officina ferrarese", proseguita fino al 7 gennaio 2018, con 15.583 visitatori nel solo 2017 (19.301 in totale). I musei comunali permanenti a pagamento sono stati visitati, nel 2017, da 137.277 persone, il Castello Estense da 179.629, il Museo Archeologico Nazionale da 23.655, la Pinacoteca Nazionale da 40.408, Casa Romei da 19.965; il Museo Ebraico è rimasto chiuso per i danni sismici. Il Museo nazionale dell'Ebraismo italiano e della Shoah (MEIS), inaugurato il 20/12/11, viene aperto in occasione di mostre temporanee e ha registrato 7.801 visitatori nel 2017.

Dal 2009 al 2014 sono stati anni difficili per l'occupazione: la crisi economico finanziaria mondiale si è ripercossa sui lavoratori ferraresi determinando aumento della disoccupazione e un calo dell'occupazione. Dal 2015 si osservano segnali di ripresa: diminuiscono le persone in cerca di occupazione, nel 2017 mediamente 7.200 (erano 8.200 nel 2014) e sono 300 i lavoratori in cassa integrazione (erano 1.700 nel 2014) Il tasso di disoccupazione nel 2017 cala dal 13,6% del 2014 al 10,8%, dopo la costante crescita osservata dal 2008 al 2014.

L'occupazione maschile risale nel 2017 a 31.500 occupati (erano 28.200 gli occupati nel 2014) raggiungendo e superando i 31.300 del 2008; l'occupazione femminile ha avuto un andamento altalenante, tornando sopra ai livelli del 2008, quando le occupate di genere femminile erano 27.000: nel 2017 mediamente sono 28.000. Queste dinamiche hanno determinato un aumento del tasso di occupazione complessivo (calcolato sulla popolazione in età lavorativa dai 15 ai 64 anni), pari a 71,6% nel 2017, superiore rispetto al 66,1% del 2014, al 68,5% del 2015 e al 69,2 del 2016, per un totale di 59.500 occupati, 3.700 in più rispetto al 2014 (1.900 solo nell'ultimo anno). Aumenta il numero degli occupati che lavorano fuori comune: nel 2017 ammontano a 14.700, il 25% del totale degli occupati residenti nel comune.

Nel 2017 sono stati denunciati all'Inail 2.319 infortuni sul lavoro (di cui 4 mortali). Il loro ammontare annuo è in lieve ripresa dal 2014, dopo essere stato decrescente nei 5 anni precedenti.

Il numero di pensioni Inps vigenti riferite ai titolari residenti nel comune di Ferrara ha iniziato a decrescere dal 2006 a oggi (45.654), mentre gli importi medi continuano il trend crescente (943,29 euro mensili). Il numero di titolari donne è superiore a quello degli uomini (60,2%), ma gli importi medi percepiti sono nettamente inferiori: per esempio le pensioni di vecchiaia tra le donne ammontano mediamente a euro 830, mentre per gli uomini a euro 1.544 (al 1 gennaio 2018). Alle pensioni Inps si aggiungono quelle della Gestione dipendenti pubblici: 10.132 pensioni di importo medio di 1.960 euro.

Il reddito complessivo medio delle persone fisiche nell'anno di imposta 2016 è nel comune di Ferrara di 26.346 euro annui procapite.

Continua la diminuzione del numero di imprese attive individuali del comune di Ferrara registrate al Registro Ditte della C.C.I.A.A., che passano dalle 6.593 del 2013 alle 6.408 nel 2017; calano anche le Società di persone (attive), da 2.224 del 2013 a 1.990 nel 2017. Al contrario continuano ad aumentare le Società di capitale (attive), da 2.334 del 2013 a 2.571 nel 2017. In calo il numero di imprese artigiane, 2.970 nel 2013 a 2.886 nel 2017. Nel complesso il numero di imprese attive ammonta a 11.401 imprese, 58 in meno rispetto al 2016.

Le Unità locali (luogo fisico dove si svolge la produzione o si eroga un servizio) del comune di Ferrara è abbastanza stabile, 14.322 nel 2017. Le più numerose sono sempre quelle commerciali, in crescita fino al 2013, nel 2014 scese a 3.851 e risalite a 3.893 nel 2016, ma nuovamente scese nel 2017 a 3.866, e rappresentano il 27% del totale; sono seguite da quelle edili (1.794) e da quelle agricole (1.548, in diminuzione).

La stasi del mercato immobiliare mostra qualche segnale di ripresa. Già dal 2016 hanno timidamente ricominciato a crescere i volumi di nuove costruzioni e ampliamenti , sia residenziali che non residenziali. La crisi del settore è segnata dal costante calo dei volumi di compravendita, più che dimezzati nel 2014 rispetto al 2007; dal 2014 si avverte un'inversione di tendenza, seppur contenuta. Il numero di transazioni è, infatti, tornato ad aumentare mantenendosi però ancora sotto ai valori del 2010.

Il numero di sfratti esecutivi (principalmente per morosità) che erano 245 nel 2013, sono stati in numero inferiore: nel 2017 168 sfratti, 24 in meno rispetto al 2016.

Nel 2017 l'inflazione a Ferrara, partita a gennaio con +1,3% di variazione rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, si è mantenuta sopra l'1% fino a maggio, attorno all'1% da giugno a settembre, per poi scendere a 0,6% tra ottobre e dicembre. Si sono osservati a Ferrara valori inferiori a quelli registrati a livello nazionale, dove l'andamento dei prezzi è stato sempre superiore all'1%, scendendo allo 0,9% solo a novembre e dicembre (nei primi 8 mesi del 2018 l'inflazione a Ferrara ha visto un decremento, portandosi a 0% in aprile 2018, per poi risalire fino a 1,6% in agosto 2018 con andamenti simili a quelli nazionali, in Italia +1,5% in luglio 2018, indicando una tendenza alla ripresa autunnale dei prezzi: vedi ultima anticipazione dei prezzi di Ferrara
http://servizi.comune.fe.it/attach/statistica/docs/anticipazione_agosto_2018.pdf ).

Nella nostra città rispetto a dicembre 2016 sono aumentati maggiormente, e con percentuali superiori al +2,5%, i servizi di trasporto, +7,5%, i servizi ospedalieri, +6,3%, i costi dei Servizi postali, +4,1%, l'energia elettrica, gas e altri combustibili, +2,9%, spese di esercizio mezzi di trasporto, +2,8% e le assicurazioni, +2,7%.

Al contrario hanno visto una consistente diminuzione, superiore al -1%, l'istruzione universitaria, -39,3%, gli apparecchi telefonici e fax, -5,8%, articoli tessili per la casa, -4,7%, assistenza sociale, -3,5%, gli apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici, -2,9%, servizi di alloggio, -2,4%, fornitura di acqua e servizi vari connessi all'abitazione, -2,3%, gli elettrodomestici e apparecchi per la casa, -1,7%, le calzature, -1,4%, e le bevande analcoliche, -1,1%.

In leggera crescita dal 2014 il numero dei veicoli circolanti nel comune, che ammontano a 107.881 veicoli alla fine del 2017, e in ripresa da quell'anno il numero di immatricolazioni di veicoli nuovi (5.677 nel 2017), che aveva registrato diminuzioni dal 2009 al 2013. Il 43,8% delle autovetture circolanti è a benzina, il 12,2% anche a gas liquido, il 6,6% anche a metano, mentre solo lo 0,7% è ibrida. Il 36,7 è invece a gasolio, % in leggera crescita nel 2017. Il 29,4% delle autovetture è inferiore all'euro4, % naturalmente in diminuzione.

In calo nel 2017 il numero degli incidenti con infortunati nel nostro comune, con 524 incidenti. Dai 660 del 2009 si era cresciuti ai 699 del 2011, per poi scendere fino ai 524 nel 2017, con un picco nel 2016 di 589. Il numero di vittime mortali è di 13 casi nel 2017, uno in più rispetto al 2016. Diminuisce invece il numero di feriti, 650 nel 2017, contro i 729 nel 2016. L'indice di mortalità (percentuale deceduti in rapporto agli incidenti), è del 2,5%, l'indice di lesività (rapporto % tra feriti e incidenti) è cresciuto a 124% e l'indice di gravità (rapporto % tra deceduti e totale infortunati) al 2%. Complessivamente, nel 2017, sono stati coinvolti 979 veicoli e 54 pedoni. I veicoli sono per il 64,8% autovetture, per il 17,1% biciclette, per il 6,5% moto, per il 5,8% mezzi pesanti, per il 3,1% ciclomotori e l'1,2% dei casi è rappresentato da veicolo ignoto perché datosi alla fuga. Le cause più frequenti degli incidenti sono la "guida distratta", il mancato rispetto della precedenza, il mancato rispetto della la distanza di sicurezza e l'eccesso di velocità/non rispetto dei limiti; queste infrazioni si riscontrano, rispettivamente, nel 16%, nel 11,3%, nel 4,8 e nel 3,9% dei conducenti coinvolti. Sono stati trovati con tasso alcolico superiore alla soglia consentita l'1,2% dei conducenti coinvolti.

Sono 71.280 le violazioni accertate dalla Polizia Municipale nel 2017. La maggior parte delle sanzioni sono per divieto di sosta (38.608); seguono, distanziate, quelle per eccesso di velocità (6.324) e per mancato uso delle cinture di sicurezza (266). Sono state sospese 326 patenti e ritirate 99. A seguito dell'attivazione del sistema Musa - Controllo automatico accessi ZTL sono state accertate 20.342 sanzioni per transiti non autorizzati.

I vigili di quartiere hanno dato corso a 4.045 segnalazioni e 3.868 sono state evase.

Un ruolo importante della Polizia Municipale è costituito dall'attività educativa: per questa sono state impiegate 296 ore e sono stati coinvolti 3.669 utenti.

Il numero di fatti delittuosi vede un calo a partire dal 2014. Dopo il picco osservato nel 2012, con 8.679 reati denunciati dalle forze di polizia all'autorità giudiziaria, nel 2016 (ultimo dato disponibile) si è scesi a 7.710 delitti. I furti, che costituiscono il 61% dei reati, cresciuti notevolmente nel 2012 fino a 5.550, sono rimasti stabili nel 2013, per aumentare nuovamente nel 2014 e tornare a diminuire nel 2015 e nel 2016 fino a 4.705 reati. In crescita nel 2016 e nel 2017 il numero di detenuti nel carcere di Ferrara: al 31/12/2017 si contano 374 reclusi.

Masi Torello in cifre
La popolazione del comune di Masi Torello è di 2.299 abitanti, piuttosto stabile negli ultimi cinque anni (-20 unità nel 2017), con un saldo naturale moderatamente negativo, e un saldo migratorio quasi nullo nel 2017, ma lievemente positivo negli anni precedenti. L'indice di vecchiaia risulta pari a 266,7, mentre l'età media della popolazione è 50,4 anni.
Negli ultimi dieci anni cresce notevolmente il numero di cittadini stranieri residenti a Masi Torello, che passano dai 40 che si registravano all'1/1/2007 ai 138 dell'1/1/2018. Il loro numero è giunto a una certa stabilità dal 2013. La nazionalità più rappresentata è quella Rumena (37 persone).
Sono registrate, al 31/12/2017, 241 imprese localizzate nel comune di Masi Torello, in leggera crescita (7 in più rispetto al 2016), e 288 unità locali. Le imprese sono per la maggior parte a carattere individuale (69,7%); a seguire troviamo le società di persone (14,9%), le società di capitale (12,4%) e altre forme giuridiche (2,9%). Le unità locali sono per lo più del settore agricolo (29,9%); a seguire troviamo quelle commerciali (19,8%) e quelle edili (13,2%). Il 27% delle imprese sono artigiane. Sono presenti 16 esercizi di commercio ogni 1000 abitanti.
Il reddito complessivo medio dichiarato per l'anno 2016 ammonta a 19.082 euro per contribuente. L'importo medio delle pensioni Inps nel 2017 è di euro 860, mentre è di euro 1.658 l'importo medio delle pensioni della gestione dipendenti pubblici.

Voghiera in cifre
Con una mortalità sempre superiore alla natalità (come nel comune capoluogo) e un saldo migratorio pressoché nullo, la popolazione di Voghiera è in tendenziale diminuzione: al 31/12/2017 si contano 3.694 residenti, 42 unità in meno del 2016.
L'indice di vecchiaia, che si attesta sul valore di 301,1, mentre l'età media della popolazione è 51 anni.
Il 2017 ha visto una stabilità nel numero di cittadini stranieri residenti, che si attestano a 198 persone. La nazionalità più rappresentata è quella Rumena (67 stranieri).
Sono registrate, al 31/12/2017, 395 imprese localizzate nel comune di Voghiera (12 in meno del 2016) in contrazione rispetto al 2016 e 450 unità locali. La maggior parte delle imprese sono a carattere individuale (il 74,2%), seguite dalle società di persone (14,7%), dalle società di capitale (7,6%) e da altre forme giuridiche (3,5%). La maggior parte delle unità locali (il 39,1%) appartiene al settore agricolo, seguite da quelle del commercio (15,8%) e delle costruzioni (13,8%). Le imprese artigiane costituiscono il 29,1% delle imprese. Sono presenti 14 esercizi di commercio ogni 1000 abitanti.
Il reddito complessivo medio dichiarato per l'anno 2016 ammonta a 18.414 euro per contribuente. L'importo medio delle pensioni Inps nel 2017 è di euro 843, mentre è di euro 1.718 l'importo medio delle pensioni della gestione dipendenti pubblici.

 


[1] L'ammontare della popolazione residente nel Comune di Ferrara, a seguito delle risultanze del XV Censimento Generale della popolazione è stata ricalcolata dall'Istat a partire dalla Popolazione Legale, censita al 9 ottobre 2011, pari 132.545 abitanti, causando una fisiologica diminuzione rispetto al periodo pre-censuario, dovuta al contingente di persone non censite. Negli anni successivi al censimento fino al 2013 si è svolta la revisione anagrafica post-censuaria, attuata iscrivendo negli archivi anagrafici coloro che non erano stati censiti ma risultavano residenti e cancellando le persone erroneamente censite nel comune, portando all'allineamento tra la popolazione calcolata e quella effettivamente iscritta in anagrafe.

 

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