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LAVORI PUBBLICI - Concluso l'intervento di recupero post sisma finanziato da Comune e Regione

Porta Paola recupera l'originaria veste di accesso alla città in attesa di divenire scrigno di memorie sulle Mura

27-02-2019 / Giorno per giorno

Un ritorno all'originaria funzione di luogo di passaggio e insieme l'assunzione di un ruolo tutto nuovo, votato alla memoria del patrimonio murario ferrarese. Sono questi i tratti che delineano la rinnovata veste di Porta Paola al termine dei lavori di recupero e consolidamento post sisma conclusi nei giorni scorsi ad opera del Comune di Ferrara. Un intervento che oltre a riparare i danni del sisma, assieme a precedenti tracce di degrado, ha consentito di riportare l'edificio all'antica funzione di punto di ingresso in città attraverso le mura sud, con la riproposizione del percorso di attraversamento dall'ingresso su via Bologna all'apertura su piazza Travaglio. Il tutto in un disegno di rinnovo complessivo dei locali interni che entro pochi  mesi saranno destinati ad accogliere il nuovo Centro di Documentazione delle Mura estensi, progettato da Francesco Ceccarelli.

Tutti i dettagli dell'intervento da poco concluso e della nuova destinazione dell'edificio sono stati illustrati oggi in conferenza stampa dal sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, dall'assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi, dalla dirigente del Servizio comunale Beni Monumentali Natascia Frasson, dal progettista Michele Pastore e dallo stesso Francesco Ceccarelli.

"Restituiamo oggi questo spazio alla città - ha dichiarato il sindaco - al termine di un intervento particolarmente complesso, inserito in quell'insieme di opere di riqualificazione che di recente l'Amministrazione comunale ha avviato in questa parte della città, tra il baluardo di San Lorenzo, il baluardo dell'Amore, il teatro Verdi e piazza Verdi".

"Si tratta - ha puntualizzato l'assessore Modonesi - di un ulteriore intervento, come quelli a casa Niccolini e alla palazzina ex Mof, con cui il Comune è riuscito a massimizzare la crisi legata al sisma, non limitandosi a consolidare le strutture danneggiate, ma sfruttando i fondi per donare una nuova funzione a edifici storici cittadini. I lavori a Porta Paola hanno avuto un costo di un milione di euro circa, per due terzi finanziato con risorse comunali derivanti dai fondi assicurativi del sisma, e per un terzo con contributi regionali".

"Gli obiettivi che hanno guidato il progetto di Porta Paola - ha precisato Michele Pastore - sono stati innanzitutto la riproposizione del passaggio tra via Bologna e piazza Travaglio, l'apertura di un cono di luce che dal tetto illumina tutto l'interno dell'edificio e, infine, il recupero archeologico di tracce delle antiche mura".

"Il mio compito - ha spiegato Ceccarelli - nel progettare il Centro di documentazione che aprirà fra un paio di mesi, è stato quello di dare una veste divulgativa alla narrazione storica delle vicende che hanno interessato le Mura di Ferrara dal 1200 ad oggi, con riferimenti anche ad altri sistemi murari legati agli Estensi. Nei diversi locali al piano terra e al primo piano di Porta Paola allestiremo una serie di grandi pannelli e strumenti multimediali per documentare la storia di questo patrimonio murario tra i più importanti d'Europa, riconosciuto anche dall'Unesco".

 

LA SCHEDA (a cura del Servizio Beni Monumentali e Centro Storico - Settore Opere Pubbliche e Mobilità del Comune di Ferrara)

Obiettivi dell'intervento
Nell'ambito del programma di recupero delle Opere Pubbliche e dei Beni Culturali danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, l'Amministrazione Comunale di Ferrara - in coordinamento con la Regione Emilia Romagna - ha individuato, tra gli interventi urgenti, la riparazione con interventi locali di Porta Paola. L'edificio dal punto di vista tipologico si configura come elemento singolare che originariamente era inserito nella linea continua dell'apparato delle mura, con funzione di passaggio controllato, dalla direzione Bologna verso l'interno della città, o verso l'esterno da piazza Travaglio.
Tale tipologia è stata peraltro esaltata quando le mura sono state "sfondate" per ricavare le due corsie di ingresso e di uscita della viabilità. A questo punto l'antica porta è diventata sede per uffici pubblici con la costruzione di pareti divisorie interne e con la costruzione delle facciate laterali est e ovest,  modificando quindi la tipologia originale.
Un intervento della fine degli anni '80 del '900, per la riqualificazione della via Bologna, ha messo in evidenza l'originaria quota di imposta della porta in pietra d'Istria, progettata e costruita dall'Aleotti, che si poneva circa a 1,50 metri sotto alla quota attuale di piazza Travaglio.
I sondaggi stratigrafici effettuati hanno dimostrato che tutti gli interventi di modificazione negli anni non hanno lasciato pareti originali all'interno e che le ultime pesanti modifiche ci tramandano pareti intonacate con calci moderne a base cementizia senza tracce sottostanti di intonaci originali. Infatti le pareti laterali sono quelle costruite dopo l'isolamento violento della porta dalle mura.
La porta quando è stata destinata ad uffici pubblici è stata dotata di impianto di riscaldamento, di servizi igienici e di scala (spostata dal centro) sull'angolo sud-ovest. Il sisma del 2012 ha inciso profondamente su elementi della Porta resi già fragili nel momento stesso in cui la porta è stata isolata dall'apparato murario che le dava continuità.
Ciò viene evidenziato dalle lesioni presenti sulle pareti perimetrali, sulle intersezioni tra le murature interne e quelle esterne e quelle presenti nel nuovo vano scala.
I danni sulle pareti perimetrali in questi ultimi due anni sono stati aggravati dalle infiltrazioni di acqua piovana provocate dalle lesioni sulla cornice e dal conseguente degrado delle gronde e dei pluviali che non hanno più irreggimentato le acque.

Descrizione dell'intervento
L'intervento che destina l'edificio a Centro di Documentazione delle Mura è stato finalizzato al consolidamento strutturale a seguito del sisma e dal punto di vista architettonico si è incentrato su alcune scelte principali orientate alla riproposizione della originale tipologia della "Porta" funzionale all'ingresso alla città.
Gli elementi principali di questa scelta sono stati:
-       accesso solo dai due ingressi principali: fronte su via Bologna dell'Aleotti e fronte su piazza Travaglio della fine dell'800. Tale scelta ripropone il vecchio percorso di attraversamento della Porta;
-       la riapertura di tale percorso viene accentuata dalla scelta e dal disegno dei materiali della pavimentazione ed evidenziata dall'apertura del solaio del primo piano dalla quale si proietta la luce che scende dal lucernario sul tetto. La correttezza di tale apertura sul solaio è sostenuta dalla memoria storica della antica scala centrale lì collocata;
-       è stato demolito un piccolo mezzanino, addossato al fronte sud di altezza non agibile perché inferiore a ml 2,00 di altezza;
-       il piano terra ed il primo accoglieranno, come detto, il Centro di documentazione delle mura ed il sottotetto è stato destinato agli impianti tecnologici;
-       sono stati ricollocati 2 nuovi servizi igienici, uno dei due destinato a disabili. È stato ricavato per gli stessi utenti un piccolo ascensore. La scala, riconfermata nella posizione precedente, viene riconfigurata per raggiungere il primo piano, partendo dal percorso centrale del piano terra;
-       gli interventi sulle facciate, dopo aver eseguito le riprese sulle lesioni con iniezioni a base di calce idraulica priva di cemento, sono consistiti in una leggera pulizia con successiva scialbatura bicromatica, una per gli sfondi e una per cornici, bancali e lesene.

Stato dei lavori:
fine lavori febbraio 2019

Finanziamento:
importo dei lavori  € 732.142,00 (ribasso d'asta 16,30%)
Importo complessivo dell'opera € 992.792,83

Tipologia del finanziamento:
RER € 351.822,20 - Assicurazione € 640.970,63

Referenti:
Responsabile del Procedimento in fase di progettazione: Ing. Luca Capozzi
Responsabile del Procedimento in fase di esecuzione: Arch. Natascia Frasson
Referenti per il progetto ed assistenti al RUP: Arch. Rina Scicchitano e Geom. Davide Naldi
Progetto architettonico: Arch. Michele Pastore
Progetto e D.O. strutturale: Ing. Francesco Pirani
Progetto e D.O. impianti: Ing. Alessandro Beltrami
Direttore dei lavori: Arch. Michele Pastore
Coordinatore per la sicurezza: Arch. Manuela Menegatti

 

Immagini scaricabili:

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