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APRE IL CANTIERE DEL SAVONAROLA: UN GEL A ENZIMI PER RIPULIRE LA STATUA DA MUSCHI E LICHENI. I PRIMI EFFETTI DELL'INTERVENTO VISIBILI AL PUBBLICO

06-06-2021 / Punti di vista

Ferrara, 5 giu - Sono visibili al pubblico i primi segni degli interventi di restauro sulla statua di Girolamo Savonarola. Esperti, biologici e ricercatori dell'università stanno sperimentando tecniche per debellare, dalle radici, i muschi e i licheni che si sono depositati - e infiltrati - nel marmo di Carrara della statua opera di Stefano Galletti e inaugurata nel 1875.

Questa mattina i primi visitatori sono entrati nel cantiere del restauro che si affaccia sul Castello Estense, guidati da Giovanni Giannelli dell'impresa Ottorino Nonfarmale, che sta realizzando i lavori (finanziati da Artibano Sivieri, titolare della vicina Hostaria Savonarola, tramite lo strumento dell'Art Bonus). Anche l'impresa Nonfarmale, insieme alla Ceruolo Ponteggi, ha dato un proprio contributo mettendo a disposizione particolari scontistiche e l'uso delle nuove tecniche.

"Si inaugura il cantiere aperto. Sono felice che la città, e anche visitatori da fuori, possano ammirare lo stato di avanzamento dei lavori su una delle opere simbolo di Ferrara. Un intervento atteso, reso possibile grazie alla donazione di un privato e alla collaborazione delle imprese, che ringraziamo", ha detto l'assessore Andrea Maggi promotore dell'iniziativa. Dopo un'introduzione su Galletti - scultore ferrarese che ebbe fortuna tra Bologna e Roma, fino a diventare direttore dell'Accademia capitolina di San Luca - Giannelli ha mostrato le prime aree di prova che si sta cercando di liberare dagli infestanti, mentre sulle prime porzioni di basamento, di marmo veronese, le operazioni di pulitura sono già state avviate, ma la situazione specifica è differente. "Stiamo testando, lavorando insieme a biologi, l'efficacia di un gel a enzimi. L'obiettivo è effettuare una pulizia profonda e debellare le radici di alghe e licheni, che entrano nelle piccole cavità della pietra, favorite dall'umidità, e nel tempo possono anche portare a microfratture", ha detto Giannelli. "Per far questo stiamo effettuando alcuni test, agendo con enzimi altamente biologici e con alghicida, che deve essere lasciato agire, quindi rimosso. Dobbiamo abbattere la vitalità di queste piante, per evitare che si riformino in superficie.
Una volta trovata la strategia più efficace agiremo con un consolidante, per preservare il marmo". "Il basamento risulta invece intaccato per lo più da erbe infestanti, per questo abbiamo agito subito con i primi lavaggi. Le macchie rugginose che sono visibili sono ossidi di ferro (pirite) naturalmente presenti nella pietra". Sulla statua sono apposte delle schede cromatiche, che servono per appurare il realismo dei colori delle foto che documentano le varie fasi dell'intervento.
"L'ultimo restauro dell'intero monumento risale agli anni '90 ed era stato effettuato con un consolidante di tipo acrilico che ha rallentato il degrado strutturale del marmo ma ha favorito l'attecchimento di alghe e licheni".

Entrare nel cantiere del Savonarola è ancora possibile: le prossime date di apertura sono il 20 giugno e il 3 luglio. La prenotazione è obbligatoria, per riservare un posto è necessario scrivere una mail con la richiesta all'indirizzo: l.collini@edu.comune.fe.it

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