Grazie ai fondi ministeriali riconosciuti per il rifacimento di Piazza Cortevecchia e ulteriori interventi ambientali, nei prossimi giorni saranno effettuati due voli aerei su Ferrara, l'obiettivo è rilevare le temperature delle superfici sia in orario diurno che notturno. Grazie ai sensori installati sui velivoli dell'azienda AVT Airborne Sensing GmbH verranno mappate le temperature di Ferrara con particolare attenzione alle cosiddette isole di calore, cioè quelle aree asfaltate che rimanendo al sole accumulano e rilasciano grandi quantità di calore, causando un innalzamento delle temperature nell'area circostante.

Queste scansioni termiche forniscono dati fondamentali per migliorare la vivibilità di una città come Ferrara, diventando una leva importante per lo sviluppo di progetti che possano migliorarne la qualità ambientale. L'uso della termografia aerea, infatti, è parte del progetto Horizon Europe "USAGE" (Urban Data Space for Green Deal) di cui il Comune di Ferrara è partner insieme a AVT, essendo una delle 4 città pilota, con Saragozza (Spagna), Leuven (Belgio) e Graz (Austria). Inoltre, grazie a sensori mobili che saranno utilizzati dai volontari in diversi punti della città ,verranno misurate anche le temperature dell'aria e di varie superfici quali asfalto, cemento, prato, tetti e corsi d'acqua.

"Indagini come queste sono essenziali per individuare le criticità della città - spiega l'assessore all'Ambiente Alessandro Balboni - i dati raccolti ci permettono di intervenire in modo mirato e consapevole. Le alte temperature e i periodi siccitosi sono le principali sfide che Ferrara, come il resto delle città europee, si troverà ad affrontare: avere a disposizione rilevazioni accurate ci consente di intervenire sulle zone più critiche, come ad esempio Piazza Cortevecchia, sviluppando progetti che riescano a migliorare la fruibilità degli spazi per i cittadini e che contestualmente permettano di ottimizzare le precipitazioni metereologiche per la messa a dimora di nuove alberature. I brevi voli di rilevazione sono parte integrante del processo che ci porterà a rendere Ferrara una città più fresca e vivibile, aumentando le superfici vegetate rispetto a quelle impermeabili (coperte da asfalto e costruzioni), in modo da ridurre l'intensità di calore che si registra negli agglomerati edilizi - conclude l'assessore Balboni -, sicuramente uno scambio molto vantaggioso per i Ferraresi di oggi e del domani".

(Comunicato a cura dell'Assessorato all'Ambiente - Progetti Europei)

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