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CICLISMO, PARIGI-BREST-PARIGI, IL FERRARESE SIMONE DOVIGO COMPIE L'IMPRESA IN SELLA IN MENO DI 68 ORE: "OBIETTIVO CENTRATO".

24-08-2023 / Punti di vista

E LA SINDACA DI RAMBOUILLET GLI OFFRE UN BICCHIERE DI VINO ALL'ARRIVO. ALTRI SEI PORTACOLORI ESTENSI IN ARRIVO

Ferrara, 24 ago - Ha concluso 1.200 chilometri in bicicletta in 67 ore e 27 minuti centrando sia l'obiettivo personale (abbattere il 'muro' delle 68 ore) sia quello della corsa (da chiudere entro 90 ore). Simone Dovigo di Witoor è il primo ferrarese giunto ieri sera all'arrivo della Parigi-Brest-Parigi, la celebre manifestazione ciclistica che si corre, in Francia, una volta ogni quattro anni e che è tappa obbligata per gli appassionati delle cosiddette randonnée, le corse su lunghe distanze, che pure possono partecipare solo attestando di aver accumulato centinaia di chilometri in sella negli ultimi tempi. Dovigo ha pedalato, con altri sei ferraresi, da domenica sera, mangiando e dormendo ai check point lungo il percorso. Praticamente una media di circa 400 chilometri al giorno. Al suo arrivo - dopo la lunga pedalata che lo ha condotto dalla capitale francese alla costa atlantica, e ritorno - gli è stata consegnata una medaglia (riservata a chi realizza l'impresa in meno di 90 ore) ed è stato accolto da Véronique Matillon, sindaco di Rambouillet (Comune alle porte di Parigi) che si è complimentata per il risultato ("felicitazioni per la tua performance") e gli ha offerto un calice di vino. "La Parigi Brest Parigi è anche questo: la sorpresa di  incontri speciali e l'amicizia con persone dalle differenti storie, unite dalla passione per la bici". Con Dovigo c'erano anche i portacolori della città estense: Massimiliano Cantelli, Isabella Chiodi, Francesco Dellamorte, Emilio Junior Francischetti, Massimo Leonetti, Ulises Gabriel Miranda. Assieme a loro, per condividere la logistica di viaggio, tre soci della ferrarese Witoor A.S.D.: Giacomo Buzzanca di Padova, Marco Casadio di Lugo, Gianluca Liberti di Treviso. A tutti il sindaco di Ferrara Alan Fabbri ha espresso il proprio plauso con un messaggio di congratulazioni e un ringraziamento per "aver portato i colori ferraresi in Francia".
"I partecipanti sono stati oltre 8mila. Sono partito alle 18,45 di domenica scorsa, in una 'batteria' con circa 300 persone e alcuni ragazzi di Ferrara", racconta Dovigo. "Siamo riusciti a stare in gruppo per alcuni chilometri, ma in eventi come questo è importante che ciascuno segua il proprio ritmo e rispetti le proprie sensazioni e la tipologia di preparazione realizzata.
Con Giacomo siamo rimasti fianco a fianco per circa metà gara. A questo punto per me è iniziata la pedalata in solitaria.
Se prima l'obiettivo era vivere la festa, a un certo punto è infatti diventata una competizione contro me stesso, per tentare di abbattere il muro delle 68 ore. Era infatti di 68 ore il cronometro che l'amico che mi ha fatto conoscere la PBP aveva realizzato. Ho fatto alcuni calcoli e ho visto che la cosa non era impossibile. Ho così iniziato a calibrare le soste nei punti ristoro. Alla fine ho chiuso con mezz'ora di anticipo rispetto a quanto mi ero prefissato".
"La manifestazione? A differenza delle edizioni precedenti la componente di festa è andata un po' calando, ma il livello organizzativo e logistico è rimasto impeccabile con dodici check point lungo il percorso, per sostare, ristorarsi, riposarsi, perfettamente attrezzati con tanti volontari in campo". Gli arrivi continuano fino al primo pomeriggio di oggi. Chi taglierà il traguardo delle 90 ore potrà dire di aver vinto una sfida partecipando a una ultra maratona ciclistica con oltre 130 anni di storia alle spalle.

(Ferrara Rinasce)

Immagini scaricabili:

Simone Dovigo all'arrivo Dovigo con Véronique MATILLON, sindaco di RAMBOUILLET