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AMBIENTE - L'ass. Balboni: progetto pilota per rendere spazio urbano vivibile con adattamento a fenomeni meteo estremi. Sabato 16/3 presentazione ai cittadini

Messa a dimora degli alberi in piazza Cortevecchia con sistema strategico di contrasto ai cambiamenti climatici

13-03-2024 / Giorno per giorno

Incontro di presentazione per la messa a dimora degli alberi in piazza Cortevecchia quello che si è tenuto nella mattinata di mercoledì 13 marzo 2024 in piazza Cortevecchia a Ferrara. nell'occasione è stato annunciato l'appuntamento aperto a tutta la cittadinanza per presentare il progetto complessivo, che sarà sabato 16 marzo 2024 alle 9.30 in piazza Cortevecchia alla presenza dell'assessore all'Ambiente Alessandro Balboni e del progettista dello Studio di architettura In&Out Mario Assisi.

La nuova versione di via Cortevecchia, dove sono arrivati gli alberi e parte dell'arredo verde per dare il via alla fase conclusiva del progetto, si compone di una pavimentazione in porfido con aree verdi rialzate, platani e ‘tappeti' verdi. Procede così l'ultima fase dei lavori di riqualificazione del piazzale in centro, in un'area della città che insiste proprio nel passaggio fra il castrum fortificato e la città lineare, che si espande verso nord.

All'incontro di oggi con i giornalisti dedicato alle alberature sono intervenuti l'assessore all'Ambiente Alessandro Balboni, il progettista dello Studio di architettura In&Out Mario Assisi e Stefania Gasperini dello Studio agronomico AR.ES.

"L'obiettivo del bando del Ministero della Transizione Ecologica che ci siamo aggiudicati nel 2021 - ha spiegato l'assessore Balboni - era quello di rendere la piazza resistente ai cambiamenti climatici, quindi ad adattarsi ai fenomeni delle bombe d'acqua, delle isole di calore e renderla uno spazio vivibile. Lo strumento più efficace per contrastare i picchi di temperatura sono gli alberi, nello specifico anche nel contesto urbano. Non sono molte le piazze che, a poche centinaia di metri dal Duomo della città, hanno applicato delle strategie come questa, quindi siamo molto orgogliosi di poter inaugurare questa nuova stagione. Un progetto che vuole essere un punto d'inizio, perché piazza Cortevecchia può diventare un sito pilota da applicare in altri punti della città, altrettanto critici. Un modello di sostenibilità urbana, che cercheremo di esportare in altre zone della città".

LA SCHEDA dell'intervento di piantumazione - GLI ALBERI. Si ritiene in primo luogo necessario l'impiego di alberi importanti, alberi di prima grandezza, in grado di conferire carattere e autorevolezza all'elemento vegetale: efficaci nell'assorbimento di CO2, di inquinanti gassosi, nella cattura di PM10, data l'importante superficie fogliare e una morfologia complessa e articolata e soprattutto con un'ampiezza di chioma a maturità tale da garantire un'ombra dello spazio urbano pressoché continua, omogeneamente distribuita, pur occupando solo puntualmente il suolo, che rimane a disposizione di attività ed usi molteplici e liberi.

In particolare è l'ombra liquida del Platano (Platanor® ‘Vallis Clausa') a essere individuata come quell'ingrediente indispensabile a strutturare la piazza come oasi verde. Il nome del Platano deriva dal greco platys ossia esteso, largo, piatto, riferendosi alle foglie molto grandi e alla sua straordinaria ombra.

Il Platano è un albero imponente, di prima grandezza, con portamento arrotondato espanso, a crescita piuttosto rapida, con tronco eretto e robusto, una corteccia maculata chiara, riflettente e luminosa e una struttura architettonica di grande carattere, complessa ma regolare, bella anche spoglia. Si tratta di una specie ornamentale ampiamente utilizzata in ambito urbano, isolata o a filare, tipicamente associata al tessuto urbano, in particolare per ombreggiare piazze o viali, anche perché molto resistente all'inquinamento. E' una specie che si adatta a tutti i terreni, che pred lige una posizione in piena luce e tollera il calore e la siccità, che garantisce inoltre un alto assorbimento di CO2 (>2000Kg CO2 in 30 anni), un alto assorbimento di inquinanti gassosi (O3, NO2, SO2) e un'alta capacità di catturare PM10.
Nello schema di posa delle nuove alberature, non viene proposta una maglia regolare, o l'individuazione di filari, ma, nella ricerca di un'ombra uniformemente distribuita, si propone l'individuazione di poli verdi, di punti densi vegetati, strutturati non attraverso la messa a dimora di un singolo esemplare, ma l'articolazione di più alberi affiancati e destinati a concorrere - caratteristica tipica del Platano - ad un effetto di "chioma unica". Vengono così a determinarsi puntuali comunità biologiche, ricche isole di biodiversità, ciascuna determinata dalla collaborazione di almeno tre esemplari, in una struttura architettonica altamente plastica e tridimensionale, che d'inverno diviene essa stessa presenza scultorea, di grande luminosità grazie al colore e alla tessitura corticale. Il tutto con chiome naturalmente elevate da terra - effetto, questo, non perseguibile ricorrendo a specie di seconda o terza grandezza- che non interferiscono con le attività che si svolgono sotto di esse.

La disposizione di queste isole vegetali è studiata per garantire una distribuzione omogenea dell'ombra e quindi ottenere un abbassamento delle temperature superficiali del suolo e un comfort climatico uniformemente diffuso, senza determinare aree privilegiate rispetto ad altre. La posizione tiene inoltre conto della molteplicità di flussi che intercettano la piazza, preservando quella possibilità di attraversarla liberamente, mantenendo il suo ruolo di luogo di connessione ed attraversamento.

Il Platano, la chioma e il tronco isole si configurano ambiti dedicati alla sosta, incentivata dall'inserimento di nuove sedute attorno alle isole verdi, e aree disponibili per le distese degli esercizi commerciali, tutte all'ombra delle nuove alberature. La colonizzazione e l'occupazione dello spazio rimane molto fluida, sempre modificabile, consentendo allestimenti della piazza anche molto differenti, assecondando le mutevoli esigenze di attività commerciali e di intrattenimento.

Le sette isole consentono la messa a dimora di 16 essenze arboree. Si prevede nello specifico la messa a dimora di alberi Platanor® ‘Vallis Clausa', con circonferenza da 20 a 25 cm, prevedendone l'ancoraggio sotterraneo, costituito da cavi in acciaio o fasce e ancore.

I NUMERI
- 230mq di nuove superfici verdi

- 16 nuove alberature ad alto fusto, Platano (Platanor® ‘Vallis Clausa'), efficaci nell'assorbimento di CO2, di inquinanti gassosi, nella cattura di PM10, data l'importante superficie fogliare e una morfologia complessa e articolata e soprattutto con un'ampiezza di chioma a maturità tale da garantire un'ombra dello spazio urbano pressoché continua, omogeneamente distribuita, pur occupando solo puntualmente il suolo, che rimane a disposizione di attività ed usi molteplici e liberi.

- 900 mq minimi di superfici ombreggiate, grazie all'ombra dei Platani. La disposizione delle alberature all'interno della piazza consente di realizzare nei periodi estivi un'ombreggiatura vasta e uniforme, diminuendo drasticamente l'effetto isola di calore.

- 70mc di invaso per il recupero di acqua piovane attraverso l'utilizzo di sistema Permavoid, disposto al di sotto delle alberature al fine di limitarne il fabbisogno d'acqua e diminuire eventuali allagamenti in casi di forti precipitazioni

- 1470 mq di superficie drenante, riduzione del coefficiente di afflusso alla rete fognaria da 1 a 0,7

- eliminazione di eventi ristagno acqua a seguito di piogge intense (>50mm/h) attraverso l'utilizzo di pavimentazione in porfido con fughe drenanti

Nelle foto - scaricabili in fondo alla pagina - la presentazione della messa a dimora degli alberi con l'assessore all'Ambiente Alessandro Balboni, il progettista dello Studio di architettura InOut Mario Assisi e Stefania Gasperini dello Studio agronomico AR.ES.

Immagini scaricabili:

La presentazione della messa a dimora degli alberi con l'assessore all'Ambiente Alessandro Balboni, il progettista dello Studio di architettura InOut Mario Assisi e Stefania Gasperini dello Studio agronomico AR.ES. La presentazione della messa a dimora degli alberi con l'assessore all'Ambiente Alessandro Balboni, il progettista dello Studio di architettura InOut Mario Assisi e Stefania Gasperini dello Studio agronomico AR.ES. La presentazione della messa a dimora degli alberi con l'assessore all'Ambiente Alessandro Balboni, il progettista dello Studio di architettura InOut Mario Assisi e Stefania Gasperini dello Studio agronomico AR.ES. La presentazione della messa a dimora degli alberi in piazza Cortevecchia La presentazione della messa a dimora degli alberi in piazza Cortevecchia