Comune di Ferrara

giovedì, 02 maggio 2024.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > Il Giardino dai mille volti, il progetto dedicato al quartiere Giardino viene condiviso lunedì 3 giugno 2024 al Parco Coletta (giardini del Grattacielo)

Il Giardino dai mille volti, il progetto dedicato al quartiere Giardino viene condiviso lunedì 3 giugno 2024 al Parco Coletta (giardini del Grattacielo)

18-04-2024 / A parer mio

L'anima del quartiere giardino nei volti dei suoi abitanti. Alle 14 esame "sul posto" di Antropologia culturale, alle 15:30 Caccia al Tesoro per giovani e adulti nel quartiere Giardino

Il "Giardino del Mondo", un progetto che ha visto come protagonista il Quartiere Giardino di Ferrara, vivrà un momento di condivisione e di festa lunedì 3 giugno 2024 nel Parco Coletta di Ferrara. Vincitore nel 2018 del Concorso regionale "Io amo i beni culturali", si è sviluppato nell'arco di un triennio e ha visto come protagonista un luogo di grande fragilità sociale, individuato come bene culturale da "amare" da una "rete" di istituzioni scolastiche, gruppi formali e informali di cittadini, associazioni, comitati, persone.

Intorno al progetto ha preso forma una comunità educante, attiva e resiliente unita dall'obiettivo di far emergere quanto di positivo caratterizza il quartiere: 53 classi per un totale di 1060 studenti dal Nido all'Università, coinvolti in laboratori musicali, teatrali,culturali e di cucina, visite guidate, attività ludiche, partite di calcio, narrazioni, attività offerte da 43 partners.

In quegli anni le amministrazioni comunali erano impegnate a restituire alla Comunità per scopi culturali, ricreativi e di socialità, alcuni edifici in stato di abbandono per promuovere il dialogo interculturale e intergenerazionale e per abitare luoghi caduti nell'incuria e nelle mani della microcriminalità, che avevano diffuso paure, senso di insicurezza e ritiro dalla vita comunitaria. Massimo Maisto è stato uno dei sostenitori del Progetto, fin dall'origine, insieme ad Angelo Andreotti, ex direttore del Sistema bibliotecario ferrarese e dell'Archivio storico del Comune di Ferrara, che ha appoggiato con entusiasmo ogni iniziativa e al Prof. Fabio Muzi, dirigente scolastico del CPIA che ha avuto un ruolo attivo nel coinvolgere studenti e docenti del suo istituto.

Un' esperienza originale e innovativa di cittadinanza attiva che le quattro curatrici insieme ai partecipanti avevano intenzione di continuare per non indebolire le belle sinergie sviluppate.

Oggi il quartiere rappresenta un grande osservatorio sociale, in cui alcuni spazi sono costruiti e focalizzati sull'aspetto della prevenzione come strumento di sicurezza e di pacificazione, e finiscono per non appartenere piu' ai residenti, creando in loro un effetto di sradicamento dai luoghi che abitano.

Il nuovo percorso "Il Giardino dai mille volti", evoluzione del Progetto principale, vuole far luce sulla ricchezza del quartiere, caratterizzato da un lato da un' umanità accogliente, aperta all'altro e ad una convivenza pacifica, nonostante le decine di nazionalità e dall'altro da un aspetto economico/culturale/storico di tutto rilievo, essendo presenti nel quartiere forti radici di una storia dimenticata e diverse attività e iniziative da essere considerato uno dei "centri" della città.

Quest'ultimo aspetto rappresenta l'eredità della precedente edizione del Progetto, "Il Giardino del mondo", che essendosi posto l'obiettivo di mettere in luce gli aspetti positivi dei luoghi, aveva prodotto una guida turistica per invitare la città e i turisti alla visita del quartiere, per occupare spazi, viverli, conoscerli, abitarli.

La nuova edizione del Progetto prende il nome di "Il giardino dai mille volti" per descrivere attraverso gli strumenti dell'antropologia, un'umanità che ritrova in quegli stessi spazi, i propri equilibri di esistenza. La ricerca sul campo è affidata al Prof. Giuseppe Scandurra e a quattro studenti del suo corso di Antropologia culturale di Unife, coordinati dalla Prof.ssa Lorenza Cenacchi, curatrice della prima edizione del Progetto. Gli studenti hanno intervistato le persone che rappresentano punti di riferimento per il quartiere, dal sign. Franco Baglioni, titolare della trattoria storica, centenaria "Gigina", baluardo gastronomico della città, al sign. Gianni Da Ronche, titolare della giostrina che ha fatto sognare tanti bambini, al sign. Giannantonio Braghiroli, presidente della Contrada di San Giacomo, al sign. Biagio Missanelli direttore della "Ricicletta", ai titolari della Tabaccheria Menegatti, la cui fama si è diffusa oltre il quartiere per la cortesia e la qualità dei servizi offerti. Altre interviste, come quella al sign. Denis Gulinati, il custode del Grattacielo, alla Dott.ssa Arianna Chendi, la presidente della Biblioteca popolare Giardino e al Sign. Georg Sobbe titolare del battello "La Nena" sono servite per trovare risposte alla domanda di ricerca "Perché le persone restano nel quartiere nonostante venga descritto come luogo insicuro?". Su questo laboratorio sperimentale basato sulla raccolta di dati attraverso interviste e osservazioni, sulla loro rielaborazione, si svolgerà l'esame di Antropologia culturale, fissato per le ore 14 di lunedì 3 giugno sotto l'ombra degli alberi secolari ed esotici dei Giardini del grattacielo. Nel parco saranno posizionati i pannelli della mostra itinerante di fotografia che descriverà il lavoro svolto. Le fotografie della mostra sono scattate da Stefania Ricci Frabattista e Mario Bettiato, che hanno documentato anche con video le interviste. Luca Veronesi, fotografo ferrarese che lavora dd un progetto di fotogiornalismo di visuale sulla comunità multiculturale del grattacielo di Ferrara e sul rapporto che intercorre tra uomo e ambiente costruito (Master in fotogiornalismo indetto da IRFOSS - Istituto di ricerca e Formazione nelle Scienze Sociali di Padova), si è unito al gruppo per offrire la propria collaborazione; alcune foto della mostra sono state da lui donate al progetto. L'esibizione sarà inaugurata lo stesso giorno negli spazi aperti del Parco Coletta. Seguirà alle 15:30 nella stessa giornata, un momento festoso che culminerà nella Caccia al tesoro "Agrippina", scritta da alcune studentesse del Liceo Carducci coordinate da Beatrice Sgaravatto per la scorsa edizione del Progetto. L'iniziativa è organizzata in collaborazione con la Biblioteca Popolare Giardino e il Centro di mediazione, all'Acquedotto, un momento giocoso a cui sarà invitato tutto il quartiere. Il Laboratorio di Studi per la Pace di Unife del Prof. Alfredo Mario Morelli si occupa della comunicazione e della realizzazione della mostra, insieme al Laboratorio di Studi urbani di Unife. Il Laboratorio per la Pace di Ferrara è nato per coordinare le iniziative in favore della creazione di una educazione e di una cultura per la pace sul nostro territorio; si muove all'interno della grande rete universitaria nazionale RUniPace, che promuove e organizza le attività di ricerca in Studi per la Pace in Italia. E' possibile seguire gli sviluppi del Progetto sulla pagina Instagram "ilgiardinodaimillevolti".

[Per informazioni è possibile contattare gli organizzanori all'email giardinodaimillevolti@gmail.com]