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BENI CULTURALI - Presentato in residenza municipale l'intervento dello storico palazzo di via Giuoco del pallone

Inizio lavori per il restauro di Casa Minerbi-Dal Sale

03-07-2013 / Giorno per giorno

[Nella foto a fianco un momento della conferenza stampa di mercoledì 3 luglio 2013 in residenza municipale - da sinistra ass. Massimo Maisto, ass. Aldo Modonesi, sindaco Tiziano Tagliani, Carla Di Francesco (Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna), Gianni Venturi e Marco Bertozzi (Istituto Studi Rinascimentali)] 

 

Ha preso avvio in questi giorni il cantiere di restauro di Casa Minerbi. Si tratta di un momento particolarmente significativo per la città, che entro il prossimo anno 2014 potrà aggiungere questo importante ed atteso gioiello della cultura ferrarese a Musei, Monumenti e luoghi della cultura aperti alla pubblica fruizione.

L'intervento, coordinato da Carla Di Francesco, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia-Romagna con la collaborazione dell'arch. Keoma Ambrogio della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Ravenna, è progettato e diretto dagli architetti Costanza Cavicchi e Francesca Pozzi per la parte architettonica, dallo Studio Step per la parte relativa agli impianti. I lavori di consolidamento strutturale sono stati eseguiti in un precedente lotto di lavori, mentre con successivo appalto saranno affidati gli interventi conservativi da realizzare sul complesso degli affreschi (salone dei vizi e delle virtù, sala degli stemmi).

L'intervento appena iniziato, che prevede la conclusione delle opere di adeguamento funzionale, ammonta ad euro 1.000.000, ed è finanziato attraverso un accordo per il restauro di Casa Minerbi sottoscritto lo scorso anno dal Ministero per i beni e le attività culturali, il Comune di Ferrara, la Regione Emilia-Romagna, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara.

Edificio realizzato tra XIV° ed il XV° secolo, Casa Minerbi-Dal Sale oggi è in parte proprietà del Comune di Ferrara ed in parte del Demanio dello Stato che, dopo averlo acquisito mediante l'esercizio del diritto di prelazione nel 1996, lo ha affidato al Ministero per i beni culturali.

Molteplice la destinazione d'uso della Casa al termine di questo percorso di restauro: da un lato l'edificio verrà reso accessibile al pubblico per consentire la fruizione museale dei preziosi affreschi in esso contenuti e dall'altro ospiterà le funzioni dell'Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara, insieme ad un piccolo nucleo di archivio ed oggetti di Giorgio Bassani, donati dalla moglie Portia Prebys.

casa minerbi cantiere

Il cantiere recupererà le sale del piano terreno da adibire a biblioteca dell'Istituto, e il loggiato, destinato a sala conferenze e riunioni; al piano superiore le sale di quella che fu la casa di Giuseppe Minerbi saranno sottoposti ad una attenta e capillare opera di revisione e manutenzione di quanto realizzato da Piero Bottoni nel restauro voluto, appunto, da Giuseppe Minerbi. La casa infatti conserva impronta progettuale e dettagli (ad esempio, le maniglie delle porte) del grande architetto del novecento italiano, che le conferiscono un ulteriore specifico ed originale valore.

 

L'edificio, al suo interno, custodisce gli affreschi di ignoto grande pittore della seconda metà del trecento, il Maestro di Casa Minerbi: furono rinvenuti dall'allora proprietario dell'immobile, Giuseppe Minerbi. Più nascosta e meno nota, ma di grandissimo livello anche la sala degli stemmi, finora oggetto solo di preliminari studi ed interventi conservativi.

Giuseppe Minerbi è stata una figura centrale della vita culturale Ferrarese.

Amico di Giorgio Bassani, primo presidente della locale sezione di Italia Nostra, nel 1955 restaurò e trasformò poi proprio la sala dei Vizi e delle Virtù, una lunga stanza forse in origine destinata ad ospitare riunioni pubbliche, in un centro della cultura ferrarese frequentato dalle più alte figure letterarie e culturali di quegli anni.

Ma la capacità visionaria e l'attualità del suo ingegno lo portarono ad affidare la ristrutturazione e l'arredo del resto della casa (un normale appartamento anni Cinquanta) all'architetto Piero Bottoni, che realizzò un affascinante connubio tra passato e presente ancora oggi oggetto di studio e di ammirazione per audacia e capacità di sintesi dello stile.

 

A cura dell'Ufficio Stampa della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia-Romagna - MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO

 

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