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ASSESSORATO PUBBLICA ISTRUZIONE - Dal 16 al 18 aprile a Portomaggiore e Ferrara a cura di Cies e 'Cittadini del mondo'

Al "14° Convegno nazionale Franco Argento" associazionismo e scuola incontrano culture e letteratura dei migranti

14-04-2015 / Giorno per giorno

Si è svolta questa mattina (14 aprile) in residenza municipale la presentazione delle tre giornate dedicate alla 14.a edizione del Convegno nazionale Franco Argento - Culture e letteratura dei mondi dal titolo "Confini di luce (lichtgrenze)/il molteplice abitare dell'immaginario" in programma dal 16 al 18 aprile prossimi al teatro Smeraldo di Portomaggiore (16 aprile alle 9), al Centro di promozione sociale Il Quadrifoglio a Pontelagoscuro (17 e 18 aprile alle 9) e all'aula  Magna della Facoltà di Economia (venerdì 17 aprile alle 17, reading finale tra conversazioni, letture e riflessioni). 

Organizzato da CIES/Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo e Associazione Cittadini del mondo, il percorso si avvale del patrocinio e del sostegno dell'Amministrazione comunale di Ferrara e della collaborazione del Comune di Portomaggiore, della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Ferrara, dell'Università degli Studi di Ferrara, del centro Il Quadrifoglio e dell'IIS di Argenta Portomaggiore. Nel corso delle tre sessioni interverranno gli scrittori, migranti di prima o seconda generazione, Tahar Lamri, Girolamo De Michele, Ribka Sibhatu, Igiaba Scego e Mohamad Malih, i ragazzi di "Occhioaimedia" e il gruppo bolognese del progetto 'multiVERSI'.

Prevista la partecipazione di circa 350-400 studenti delle scuole superiori del territorio con i loro insegnanti provenienti dai Licei Ariosto, Carducci e Roiti, dall'IPSIA - Ferrara, dagli istituti Navarra, Einaudi, IPSSAR Vergani, Dosso Dossi e dagli IIS di Portomaggiore ed Argenta. 

All'incontro con i giornalisti erano presenti l'assessora comunale alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti, il coordinatore CIES Ferrara Alberto Melandri con Maria Calabrese, Carola Peverati dell'Associazione Cittadini del mondo e Ines Abroud di 'Occhioaimedia'.

"Gli immigrati non portano solo problemi ma anche cultura. - ha affermato l'assessora alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti - Siamo pertanto lieti di sostenere e promuovere questo convegno dal rilievo nazionale e oltremodo radicato nella nostra realtà scolastica. E' un'iniziativa importante, di buona cittadinanza e che ben si armonizza con il lavoro che vede impegnata da anni l'Amministrazione comunale di Ferrara a mettere in campo gli strumenti adatti ad affrontare il tema della convivenza fra culture diverse, per una crescita concreta del principio dell'integrazione nel nostro territorio".  

 

(Comunicato a cura degli organizzatori)

 

14° Convegno nazionale Franco Argento culture e letteratura dei mondi "Confini di luce (lichtgrenze)" il molteplice abitare dell'immaginario

CONFINI DI LUCE (lichtgrenze)

Il 9 novembre 2014, in occasione dei 25 anni dalla caduta del muro di Berlino, è stata inaugurata l'opera creata dagli artisti Christopher e Marc Brauder: un'installazione luminosa lunga più di 15 chilometri che evoca il tracciato del muro, realizzata da 8000 palloncini luminosi gonfiati a elio sospesi a 2 metri dal suolo.

A questa lichtgrenze ci siamo ispirati per intitolare questa edizione del convegno; quei confini di luce ci sono parsi una efficace metafora dell'invito all'attraversamento di spazi, luoghi, culture, come alternativa "illuminata" alla chiusura, divisione, separazione che le frontiere propongono. Questo invito all'attraversamento sembra essere raccolto in modo crescente oggi: da un lato, in modo macroscopico, dai milioni di individui che abbandonano il loro paese per ragioni di povertà o per sfuggire a guerre e persecuzioni, dall'altro, in maniera sempre più significativa, anche se non sempre statisticamente rilevante, dalle tante persone che per ragioni di lavoro o per scelte personali vivono vite all'incrocio di luoghi, culture, istituzioni diversi, e per le quali sembrano assumere un significato inedito questioni come nazionalità e integrazione. Queste esperienze di uomini e donne sempre in transito, «fuori posto», (Edward Said) contribuiscono a rendere "ogni luogo e ogni linguaggio problematico, continuamente esposto alle interrogazioni che arrivano dall'altrove" (Iain Chambers). Multilocalismo è l'espressione che la sociologia ha coniato per descrivere questi fenomeni.

MULTILOCALISMO: "il mantello di Arlecchino"
Carlo Bordoni, sulla "Lettura", supplemento del Corsera del 29 settembre 2013, parte da una definizione di multilocalismo visto nel suo aspetto sociale: viene definito come la coesistenza, nello stesso luogo, di identità e culture diverse, che non entrano in conflitto, perché rinunciano alla pretesa di legarsi, in maniera esclusiva, a quel territorio.
Come esempio Zygmunt Bauman cita una strada di Kiev, in cui ha assistito alla "contemporanea celebrazione di più matrimoni, tutti con riti diversi. Accanto a una chiesa cattolica c'erano una moschea, una sinagoga, una chiesa ortodossa e una evangelica. Tutte accomunate dallo stesso clima festoso." In questo senso il Multilocalismo riguarda "diversi con la stessa patria" .
Questa coesistenza è una dei possibili esiti di una "crescente complessità in ambito locale", come la definisce il sociologo francese Alain Touraine, per il quale, in situazioni del genere, si attenua pertanto anche il concetto di "integrazione", visto che non c'è (o sembra non esserci) una comunità / cultura prevalente. A questo significato sociale se ne può aggiungere anche uno individuale, riguardante l'identità personale: alle identità costruite nel luogo in cui viviamo, si aggiungono quelle dei luoghi che amiamo, magari non avendoli mai visti, una specie di ‘salgarizzazione', di luoghi in cui siamo nati, o che altri ci hanno fatto conoscere.
"Tutti noi siamo alla ricerca di radici. Ho capito, però, che in molti casi sono qualcosa di delicato e di sottile. In un paese nuovo, radice può essere anche il bar in cui vai a fare colazione ogni mattina. Può trattarsi di una finestra, dei resti di una parete in una città devastata dalla guerra, di un albero, di un divano" dice Adriana Lisboa, autrice brasiliana del romanzo "Hanoi". Questo pluralismo non è, però, garanzia di apertura verso altre identità: può portare ad un'accettazione passiva dell'altro, senza avere rapporti con lui. Leggendo le parole di Bauman e notando il nome della città, Kiev, da lui scelta come esempio, viene da chiedersi come sia possibile, da una parte una convivenza festosa fra matrimoni di diversi culti, e dall'altra il cannoneggiamento fra ucraini e russi, portatori di valori culturali comuni, al di là delle diversità, finché è stata in piedi l'URSS.
Tornando ad esaminare l'origine di‘multilocalismo', si sente in questo termine un ossimoro, come in ‘glocale' (globale + locale); ma l'ossimoro, con la sua contaminazione, il suo meticciamento di parole diverse, contiene in sé la speranza e la prospettiva di un superamento delle contrapposizioni fra elementi che in genere si escludono irrimediabilmente, forzando i recinti (il povero ricco, il giovane vecchio) che li limitano. Ossimoro, in greco, vuol dire ‘acuta follia': una bella prospettiva per inventarsi il cambiamento.


Informazioni: tel: 3356542434 info.vocidalsilenzio@tiscali.it
Riconosciuto dal Miur- Ufficio Scolastico Regionale- Csa Ferrara come attività dia ggiornamento per L'A.S. 2013\14

 

Presentazione sintetica

L'iniziativa (per la quale è richiesto il riconoscimento da parte dell'Ufficio Scolastico provinciale di Ferrara quale attività di aggiornamento per insegnanti) sarà dedicata in modo particolare agli studenti delle scuole superiori di Ferrara, Portomaggiore e Argenta, presso le quali saranno avviate attività sulla letteratura della migrazione e sulle tematiche dell'intercultura.
Il progetto si pone in continuità con le attività svolte dal Cies di Ferrara (anche attraverso il sito "Vocidalsilenzio": www.comune.fe.it/vocidalsilenzio) e dall'Associazione Cittadini del Mondo, che realizzano interventi sull'educazione interculturale, offrendo alle scuole un servizio di mediazione e promuovendo iniziative finalizzate alla conoscenza delle culture altre e all'incontro tra linguaggi e esperienze culturali diversi.
Il tema del convegno:
In sintonia con i temi proposti nell'ambito del Piano Pace 2014-15, il convegno intende proseguire sulle piste di ricerca già battute nelle edizioni precedenti, continuando a cercare nell'arte e nella letteratura uno strumento di indagine per comprendere il nostro tempo e gli inquieti "paesaggi migratori" che ci stanno intorno e dei quali facciamo parte. In particolare quest'anno si è scelto il tema del ‘MULTILOCALISMO' cioè della coesistenza nello stesso luogo di realtà appartenenti a matrici culturali diverse che convivono e della coesistenza nel paesaggio identitario interiore di molte persone di identità plurime .
Nella fase preliminare e durante il convegno si troveranno insieme scrittori, poeti e artisti i quali saranno chiamati a confrontarsi, da un lato su riflessioni intorno ad esperienze tipiche di luoghi attraversati da più frontiere e caratterizzati da convivenze multilinguistiche e multiculturali, dall'altro, sul piano simbolico, in merito alle loro rappresentazioni culturali e letterarie.

- beneficiari diretti e indiretti
- Nelle fasi preparatorie del convegno si prevede di promuovere incontri tra studenti delle scuole superiori di Ferrara (circa 400)
- Per le tre sessioni del Convegno si prevede, complessivamente, la partecipazione di circa 350-400 persone, in stragrande maggioranza studenti delle scuole superiori, con i loro insegnanti, provenienti dai Licei "Ariosto", "Carducci" e "Roiti", dall' IPSIA - Ferrara, dall'Istituto "Navarra" , dall' Istituto "Einaudi", dall' IPSSAR "Vergani, dall'Istituto "Dosso Dossi"., dagli IIS di Portomaggiore ed Argenta

- enti e associazione coinvolti
Cies-Ferrara, Associazione Cittadini del Mondo; SonArte, SoniKa, Centro di promozione sociale "Il quadrifoglio"; Scuole superiori della Provincia di Ferrara, Associazione Portoamico

 

 

Per info : comune.fe.it/vocidalsilenzio

Immagini scaricabili:

convegno

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