Comune di Ferrara

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Nota del comandate della Polizia municipale sui doppi pagamenti delle contravvenzioni

16-05-2005 / Punti di vista

A seguito dell'articolo comparso oggi sulla cronaca locale del Resto del Carlino relativo a sanzioni pagate due volte, il Comando del Corpo di Polizia municipale, ritiene necessario fare chiarezza sui fatti reali. Le notifiche giunte in questi giorni, sono state inviate non già ai trasgressori, tenuti al pagamento della sanzione amministrativa, bensì agli obbligati in solido, ossia a coloro che sono indicati dalla legge, quali soggetti tenuti al pagamento della sanzione, qualora questa non venga pagata dal trasgressore entro il tempo massimo concessogli dalla normativa. Tale periodo, per le violazioni al Codice della strada, equivale a giorni sessanta. La notifica viene eseguita alla residenza del cittadino interessato e solo nel caso in cui questi non venga rintracciato viene depositata presso l'ufficio postale. E' accaduto che, in un numero assolutamente limitato di casi, ovvero 55 su centinaia di notifiche eseguite, la notizia del pagamento da parte del trasgressore, giunta ai nostri uffici ben oltre il sessantesimo giorno anche a causa di errori nella compilazione del bollettino di pagamento che rendevano irrintracciabile il verbale di riferimento, si sia sovrapposta all'invio della richiesta del pagamento all'obbligato in solido. Senza alcun tipo di tensione o insofferenza espressa da parte dei cittadini che si sono presentati al nostro sportello o che ci hanno contattato telefonicamente o tramite fax, il problema è già stato o verrà risolto con le consuete modalità: quando l'utente è in possesso della ricevuta di pagamento, e la esibisce, viene esonerato da qualsiasi ulteriore pagamento; al contrario se dovesse aver pagato una seconda volta si vedrà recapitare successivamente (cioè quando il Comando avrà preso cognizione del doppio pagamento) il credito eccedente; infine qualora il trasgressore abbia smarrito la ricevuta di pagamento il Comando effettuerà comunque (e come sempre) i relativi riscontri su richiesta ed a soddisfazione del cittadino. Carlo Di Palma Comandante del Corpo di Polizia municipale del Comune di Ferrara Questo è il testo del servizio pubblicato dal Resto del Carlino l'11 maggio 2005 al quale fa riferimento la risposta. di Stefano Lolli Multati... due volte. Ed ora, inferociti. Al centro di questa singolare vicenda, già un centinaio di ferraresi: ma la platea pare destinata ad ampliarsi a macchia d'olio. Perchè il caso — rivelato da un'interpellanza dei consiglieri comunali di Alleanza Nazionale Alberto Balboni e Enrico Brandani — è realmente spinoso: «Un numero imprecisato di contravvenzioni — esordiscono — sarebbero state notificate a persone che hanno già regolarmente pagato le sanzioni per le medesime contravvenzioni; ora però tutti questi cittadini dovranno perdere tempo e denaro per recarsi agli uffici postali per ritirare le notifiche, ed inoltre dovranno accollarsi anche... l'onere della prova per potersi discolpare». Ma i due esponenti di An mettono sul banco degli imputati Polizia Municipale e Comune; già l'anno scorso, infatti, lo stesso Brandani aveva rivelato «il fatto che l'amministrazione aveva notificato centinaia e centinaia di contravvenzioni al Codice della Strada al di fuori dei 150 giorni dalla data di accertamento delle violazione, come disposto dalla legge». Oltre quel termine di notifica, le multe cadono in... prescrizione, si estinguono, sono nulle: «Ma ad eccezione di un laconico comunicato dell'amministrazione e di un chiarimento del comandante della Polizia Municipale riportato dal Carlino — ricorda Brandani —, finora nessuna risposta ufficiale è pervenuta dal sindaco e dalla giunta, né per individuare eventuali responsabilità interne al Corpo dei Vigili Urbani, e nemmeno per definire la posizione dei cittadini che hanno pagato per sanzioni a quel punto non più dovute». Ma torniamo al caso d'attualità, che vede «presso l'Ufficio relazioni con il pubblico della Polizia Municipale una vera e propria processione di cittadini inferociti — sorridono Brandani e Balboni —, costretti a dimostrare loro malgrado di aver già pagato le contravvenzioni. Questa situazione è grottesca non solo per i pesanti disagi arrecati alla cittadinanza, ma è altrettanto grave per lo spreco reiterato di risorse pubbliche». Per ogni notifica, infatti, il Comune paga alle Poste circa 14 euro, «che si sommano alle migliaia di euro che l'amministrazione ha già gettato al vento — tuonano gli esponenti dell'opposizione — per inviare centinaia di notifiche fuori tempo massimo». Un caso spiacevolissimo: «E' interessante capire cosa succederà ora ai cittadini che non hanno conservato la ricevuta di avvenuto pagamento delle contravvenzioni». Se nella prima vicenda il Comune aveva tirato in ballo le Poste (ipotizzando anche una sorta di risarcimento per le oltre 200 contravvenzioni forzatamente 'archiviate' per... eccesso di lentezza), ora «gli eventuali responsabili vanno individuati anche all'interno dell'amministrazione — chiudono Balboni e Brandani — e messi in condizione di non nuocere più».