Nota del sindaco sulla caccia, in risposta alle lettere di alcuni cittadini riportate dalla stampa locale
07-09-2005 / Punti di vista
Rispondo a Carol Ebeling e ai cittadini che nei giorni scorsi lamentavano spiacevoli episodi avvenuti in occasione dell'apertura della stagione di caccia. Alcune delle situazioni riferite potrebbero essere certamente evitate con civismo e maggiore buon senso. Ma proprio perché non sempre le persone si comportano fra loro in maniera corretta devono intervenire le norme e i controlli. In proposito ricordo che la legge vieta di esercitare la caccia a una distanza inferiore a cento metri da abitazioni e immobili adibiti a luoghi di lavoro, attività commerciali, campeggi. Inoltre, la distanza di rispetto dalle ferrovie e dalle strade, eccettuate quelle poderali, non può essere inferiore a 50 metri; ed è fatto divieto di sparo a meno di 150 metri da stazzi, recinti e ricoveri destinati agli animali. Ma il sindaco e l'Amministrazione comunale non hanno alcun potere discrezionale in merito, né la legge conferisce loro compiti di controllo, assegnati ad altri soggetti. Non possiamo quindi estendere o inasprire i divieti. L'unico ruolo attribuito al Comune è quello relativo al rilascio delle autorizzazioni all'esercizio della caccia ai singoli cittadini che ne fanno richiesta, previo, ovviamente, la verifica del possesso dei requisiti necessari. E' evidente che i comportamenti scorretti di alcuni cacciatori segnalati da Carol e dai cittadini che nei giorni precedenti hanno scritto ai giornali sono sicuramente non conformi alla normativa. Invito, in casi come questi, a comunicare gli eventuali abusi da parte di cacciatori all'ufficio vigilanza, che risponde al numero 0532-299731 dal lunedì al venerdì (mentre per segnalazioni in orari diversi da quelli dell'ufficio, o in giorni festivi, si può telefonare al cellulare 348-0448042, attivo 24 ore su 24 in tutte le giornate di attività venatoria, esclusi martedì e venerdì). Dal punto di vista etico e morale, è legittimo che ciascuno abbia le proprie convinzioni. Io, per esempio, non ho mai praticato la caccia e mai sparerei ad un animale vivo. E anche se l'invito che vorrei rivolgere a chi ama sparare sarebbe di scegliere per bersaglio un piattello o un tiro a segno, il mio dovere è garantire a chi vuole cacciare la libertà di farlo, poiché bisogna ricordare che la caccia è regolata da una dettagliata normativa regionale ed è pertanto da considerare un'attività lecita se è esercitata nel rispetto della legge. Voglio, infine, evidenziare che la vigilanza svolta dalle guardie dell'Amministrazione provinciale deve tutelare l'equilibrio delle specie animali e garantire la sicurezza dei cittadini. Gaetano Sateriale Sindaco di Ferrara