Comune di Ferrara

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Nota relativa agli incarichi dirigenziali

22-11-2005 / Punti di vista

Precisazione della Segreteria generale relativa agli incarichi dirigenziali. Con riferimento alle notizie riportate in questi giorni dalla stampa locale sugli incarichi ai dirigenti, con riferimento a dichiarazioni del consigliere di Forza Italia Giorgio Dragotto, si intendono fornire adeguati chiarimenti. Innanzitutto, non è vero che la «rivelazione emersa alcuni mesi fa proprio dalle colonne del Carlino era stata minimizzata dal Comune», infatti in risposta all'articolo dell'11/05/2005 con il titolo «Superdirigenti, Statuto sbagliato: nulli i contratti?» venne fornita al giornale che aveva pubblicato detto articolo una replica puntuale e precisa, sia affermando che «né lo Statuto del Comune è sbagliato, né i contratti citati nell'articolo presentano elementi che ne possono determinare la nullità», sia segnalando che gli atti di incarico richiamano esplicitamente tutta la normativa di legge (art. 110, commi 1 e 2) statutaria (art. 79, commi 6 e 7) e regolamentare (art. 19, comma 2). Con il nuovo articolo e con le dichiarazioni del Consigliere Dragotto di fatto si riprende lo stesso argomento con l'aggiunta di alcune affermazioni quali: «il rischio di una segnalazione alla Corte dei Conti»; il riconoscimento di «indennità ad personam per gli incarichi di alta specializzazione», il riferimento nominativo della dirigente che ha «garantito la regolarità tecnica degli atti di incarico», la «nomina a Vice Segretario del dirigente ai Servizi Istituzionali»; «la possibilità che le delibere adottate dal Consiglio con l'assistenza del Vice Segretario possano essere dichiarate illegittime o nulle». Nell'articolo si afferma anche che «a distanza di pochi mesi da quanto emerso dal giornale, la situazione in Municipio non è mutata». Se con tale affermazione ci si riferisce agli incarichi, effettivamente nulla è mutato in quanto tali incarichi, sia previsti in pianta organica (Alberto Croce, Carlo Di Palma e Alberto Bassi), sia fuori pianta organica (Davide Tumiati), così come gli altri non citati nell'articolo, comprese le alte specializzazioni, si considerano attribuiti legittimamente. Mentre se ci si riferisce al regolamento per l'organizzazione degli uffici e dei servizi, anche in questo caso il Settore/Servizio competenti, nel mese di maggio 2005, dopo un lavoro preparatorio durato alcuni mesi, hanno ufficialmente licenziato una proposta organica di tale Regolamento inviandola, sempre ufficialmente, per le opportune valutazioni a tutti i soggetti istituzionali interessati (Sindaco, Giunta, Gruppi consiliari, Dirigenti, Circoscrizioni ed Organizzazioni sindacali). Chiarito quindi che non vi è stata, sotto nessun punto di vista, alcuna «inerzia» da parte del Comune e dei suoi uffici, per quanto riguarda il merito della questione riproposta nell'articolo in esame, si ribadisce che, per quanto concerne gli incarichi dirigenziali e di alta specializzazione previsti in pianta organica (art. 110, comma 1, D.lgs. 267/2000), lo Statuto comunale all'art. 79, comma 6, prevede espressamente questa possibilità nel momento in cui afferma che «gli incarichi dirigenziali sono attribuiti (senza distinzione tra interni ed esterni) dal Sindaco a tempo determinato e non possono avere durata superiore al suo mandato elettivo…». Per quanto attiene gli incarichi dirigenziali e di alta specializzazione fuori pianta organica (art. 110, comma 2), lo Statuto comunale al comma 7 del succitato art. 79, a termini di legge, rinvia al regolamento la definizione dei limiti, criteri e modalità. A questo proposito risulta opportuno notare, prima di tutto, che il rinvio al regolamento, fatto dalla legge e dallo Statuto, non riguarda, a differenza di quelli previsti in pianta organica, la possibilità di attribuire incarichi fuori pianta organica, ma la necessità di definire, con regolamento, i limiti, i criteri e le modalità che, oltretutto, in parte sono ricavabili dal comma 3 dell'art. 110, che si riferisce tanto agli incarichi del 1° comma, quanto a quelli del 2° comma, pienamente rispettati negli atti di incarico attribuiti dal Sindaco. Secondariamente, il rinvio al regolamento sull'ordinamento degli uffici e servizi, non significa necessariamente che debba sussistere un regolamento organico su tale ordinamento, tenuto conto che non è solo il Comune di Ferrara a non aver approvato fino ad oggi detto regolamento, quanto che esistano norme regolamentari che trattino della materia. Ed in proposito, in attesa dell'approvazione del Regolamento prima ricordato, è tuttora vigente, per la parte non soppressa da altro regolamento, l'art. 19, comma 2, del regolamento relativo alla «Disciplina della dirigenza comunale», espressamente citato negli atti di incarico dirigenziali fuori pianta organica. Per quanto riguarda poi l'attribuzione di «indennità ad personam» ciò è previsto espressamente dall'art. 110, comma 3, là dove si afferma che «per contratti di cui ai precedenti commi (1 e 2)…» «Il trattamento economico…può essere integrato, …da un'indennità ad personam…». Da ultimo, per quanto concerne l'attribuzione dell'incarico di Vice Segretario al dirigente del Settore Affari Istituzionali, oggi dirigente del Settore Sviluppo Organizzativo e Affari Istituzionali, si fa presente che la figura del vice segretario è, a termini di legge, prevista espressamente dall'art. 75, comma 2, e dall'art. 80, comma 6 dello Statuto, nonché, come norma regolamentare, dall'art. 13 "Vice Segretario Comunale" del Regolamento di organizzazione dell'assetto direzionale approvato con delibera di G.C. del 14/07/2000, n. 18/27032. Al tempo stesso, in caso di vacanza del posto di Segretario Generale, per qualunque causa, nel periodo di tale vacanza (la nomina del nuovo Segretario, ai sensi dell'art. 15, comma 3, del D.P.R. 465/1997, deve avvenire non prima di 60 giorni dalla vacanza e non oltre 120 giorni dalla medesima), la reggenza della sede di Segretario, ai sensi della deliberazione dell'Agenzia Autonoma dei Segretari Comunali e Provinciali del 15/07/1999, è assicurata dal Vicesegretario. In relazione a quanto sopra, il vicesegretario citato nell'articolo ha regolarmente e legittimamente presenziato alle sedute del Consiglio Comunale, così come potrà farlo in futuro in caso di assenza o impedimento temporaneo del Segretario Generale. In ogni caso nessuna «delibera votata in aula» può essere dichiarata «illegittima o nulla» in quanto la presenza del Segretario o suo sostituto, a termini di legge (art. 97 D.lgs. 267/2000) è di assistenza agli Organi (funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio) e non di attribuire validità legale alle sedute, né tanto meno di legittimità degli atti votati dal Consiglio, prova ne sia che, sempre a termini di legge, la seduta del Consiglio è valida anche senza la presenza del Segretario, il quale in tale circostanza può essere sostituito da un consigliere. Ecco gli articoli al quale la nota fa riferimento «Nulli i contratti dei super dirigenti ed i lauti incarichi» Il Resto del Carlino del 20/11/2005 di Stefano Lolli La rivelazione, emersa alcuni mesi fa proprio dalle colonne del Carlino, era stata minimizzata dal Comune: ma ora per alcuni incarichi dirigenziali dell'amministrazione, consulenze ben remunerate grazie al riconoscimento della cosiddetta 'alta professionalità' e lauti assegni ad personam il rischio è di una segnalazione alla Corte dei Conti. Un passo forse inevitabile, dopo la denuncia politica del consigliere di Forza Italia Giorgio Dragotto: «A distanza di pochi mesi da quanto emerso dal giornale, la situazione in Municipio non è mutato: Sateriale ha nominato alcuni dirigenti 'apicali' (ossia ai vertici della macchina amministrativa, ndr), fuori dalla dotazione organica ed in assenza dei presupposti normativi». Ciò per una serie di 'vizi', mai sanati (neppure dopo gli articoli che risalgono allo scorso mese di maggio), tra lo Statuto ed il Regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi. E così restano a rischio di annullamento, incalza Dragotto, i «contratti assegnati nel settembre 2004 dal sindaco a figure dirigenziali di spicco, tra cuii il mobility manager Alberto Croce, il comandante della Polizia Municipale Carlo Di Palma, il capo del servizio Ambiente Alberto Bassi e l'ex sindaco di Copparo Davide Tumiati cooptato all'Urbanistica. Malgrado la semplicistica difesa del Comune, che questi incarichi sono comunque regolati dalla normativa vigente, mancano i fondamentali presupposti normativi. E dunque sono state impegnate centinaia di migliaia di euro in difetto di diritto, esponendo l'amministrazione a rischi molto seri». Sotto accusa, più che Sateriale («il sindaco è forse politicamente responsabile di questa situazione, ma tecnicamente ne risulta la prima vittima», sottolinea l'azzurro), c'è la macchina amministrativa: e soprattutto «la dirigente del Servizio Organizzazione Lara Sitti, che ha garantito la regolarità tecnica degli atti firmati poi da Sateriale, garantendone una conformità alla legge che di fatto non sussiste». Ma il bailamme non riguarda soltanto alcuni titoli di super dirigenti, ma anche «gli incarichi di 'alta specializzazione, con relative indennità ad personam. Anche in questo caso, si tratta di cifre molto rilevanti». Un esempio? Al capo dell'Ufficio Stampa, per il 2005, Sateriale ha riconosciuto un'integrazione allo stipendio di oltre 19 mila euro: «Il fatto di per sè potrebbe non essere neppure censurabile, se non fosse che l'assenza del Regolamento per l'ordinamento degli uffici e servizi, impedisce di firmare tali atti». Un altro caso è la nomina del dirigente ai Servizi Istituzionali Luca Tortora anche a 'vice segretario generale': «Questa carica di fatto non avrebbe mai dovuto essere assegnata. Il problema è che in questa veste Tortora ha presenziato a numerose sedute di Consiglio comunale, garantendone la regolarità formale. Estremizzando, tutte le delibere votate in aula possono essere dichiarate illegittime o nulle?». Non si tratta, chiude Dragotto, di un capriccio legale: «In ballo c'è un danno erariale di non poco conto». «Irregolari quei contratti dei dirigenti del Comune» La Nuova Ferrara del 20/11/2005 «Gli incarichi dirigenziale del Comune di Ferrara ad alta specializzazione sono illigettimi». E' quanto denuncia in qualità di consigliere comunale Giorgio Dragotto (Forza Italia), che punta il dito più che al sindaco Sateriale, responsabile indiretto di questa vicenda per aver firmato gli atti, quanto alla macchina organizzativa del Comune, che ha propiziato questa imbarazzante situazione. Da questo, secondo l'accusa del rappresentante azzurro, ne deriverebbe un danno economico per l'amministrazione inerente agli emolumenti non dovuti, materia per ricorso alla Corte dei Conti ed eventuali ricorsi verso provvedimenti amministrativi passibili di nullità firmati da questi dirigenti. «La macchina comunale - continua nel suo affondo Dragotto - rischia pertanto di arrestarsi. Vanno immediatamente accertate le responsabilità di tale clamorosa vicenda. Il sindaco Sateriale, dal licenziamento di Tavolazzi in poi, è rimasto vittima delle sue contraddizioni e di una logica di lottizzazione politica di nomine, incarichi e consulenze che ha premiato l'appartenenza e la fedeltà partitica a scapito della competenza». Dragotto ha fatto richiesta immediata delle copie della documentazione degli atti di incarico a funzioni dirigenziali e ad alte specializzazioni stipulati dal 16 maggio 2003 in poi. In virtù di questa denuncia, secondo Dragotto il mobility manager Croce, il comandante della polizia municipale Di Palma, il capo del servizio ambiente sono tra i dirigenti del Comune che rischiano di veder invalidato il contratto di lavoro. Tutto nasce dal fatto che secondo Dragotto, mancherebbero gli strumenti legislativi che rendono validi i contratti dei titolari di incarichi apicali, assunti senza concorso e con contratti a tempo determinato. «Lo statuto del Comune di Ferrara - continua il consigliere di Forza Italia - non avrebbe osservato l'articolo 110 del Tuel (testo unico degli Enti Locali), che regolamenta l'assunzione extra-concorsuale e a tempo determinato di dirigenti previsti nella pianta organica. Le norme sulle assunzioni non incluse nell'organico comunale, invece, avrebbero dovuto essere recepite da un regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, non ancora approvato dalla giunta. «Quando a febbraio - conclude Dragotto - venne fatta un'interpellanza su questo argomento, mi venne risposto dalla giusta che tutto era in regola. Cosa invece non vera per cui è bene andare fino in fondo e scoprire se si è agito nell'illegalità». Dragotto contesta il fatto anche che il funzionario Tortora abbia sostituito il segretario comunale Romagnoli senza averne i requisiti.