Nota dell'assessore Cuccuru in merito all'articolo dal titolo "Casa di riposo, una giungla di salari e contributi", pubblicato oggi dal Resto del Carlino
11-03-2006 / Punti di vista
La situazione di disparità retributiva del personale impiegato nella casa di riposo di via Ripagrande, su cui l'esponente della Cgil Francesca Battista è intervenuta con una serie di affermazioni riportate oggi dal Resto del Carlino, è nota all'Amministrazione comunale, la quale, tuttavia, non dispone degli strumenti normativi per intervenire in maniera diretta. Le due cooperative, Cidas e Serena, vincitrici dell'appalto per la gestione di tre dei sei nuclei assistenziali dell'ex Ipab, hanno infatti deciso di utilizzare, all'interno del quadro normativo vigente, due diversi sistemi di calcolo contributivo. Entrambe applicano al proprio personale il Contratto collettivo nazionale per le cooperative del settore socio-sanitario e assistenziale-educativo, ma mentre la Cidas paga i contributi su di un imponibile variabile in base al monte ore di ciascun impiegato, la coop Serena fa riferimento al decreto ministeriale del cosiddetto "Salario medio convenzionale", applicando un imponibile mensile convenzionale di 741 euro. In tal modo si genera una differenza media di circa 20 euro mensili in più per i soci della coop Serena. Pur riconoscendo la necessità di garantire uguale trattamento salariale e contributivo ai lavoratori impiegati nello stesso ambito, l'Amministrazione comunale non ha la possibilità di intervenire direttamente per porre rimedio alle disparità attualmente presenti. La questione è infatti disciplinata da una normativa nazionale cui anche il Comune deve attenersi, senza margini di intervento.