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Ferrara città aperta

26-11-2012 / Punti di vista

di Alessandro Gulinati *

Apprendo che la Fondazione Ferrara Arte ha aperto un conto corrente ed avviato la campagna di raccolta fondi denominata "Riapriamo Palazzo Massari" affinchè le Gallerie Civiche d'Arte moderna e contemporanea possano riaprire in uno spazio sicuro e qualificato, oggi, cioè dal 20 maggio, chiuso per efetto dell'assenza di risosrse che ha impedito una corretta manutenzione negli anni passati e del terremoto che ha fatto il resto.

Personalmente stimo moltissimo il lavoro di Ferrara Arte e lo spirito d'iniziativa della direzione delle Gallerie civiche, al contempo però desisdero sottoporre alla vostra riflessione il fatto se sia giusto o meno che i nostri Enti Locali debbano, per riaprire importanti strutture museali, chiese e palazzi storici, ricorrere alla generosità popolare? Perchè ? Viviamo forse in un paese povero? Oppure in un paese nel quale arte, cultura e turismo sono fattori secondari dell'economia e dello sviluppo ?

No! Non è affatto così, tutt'altro. L'economia dell'arte, della cultura e del turismo rappresenta una quota crescente dell'economia di questo paese come di altri paesei europei, pertanto devono essere messe a disposzione risorse pubbliche, che ci sono e sono ingenti ma oggi hanno altro indirizzo. A Ferrara e Modena (per non dire di Cento, Mirandola, Finale Emilia ecc) tutto il patrimonio d'arte, cultura e storia e pertanto il ssitema turismo è stato fortemente danneggiato dal sisma del 20-29 maggio scorso e non ci sono edifici storici che non abbisognino di interventi di messa in sicurezza e restauro. A Ferrara tutte le chiese storiche fatta eccezione per la Cattedrale, San Giorgio, Santa Francesca Romana ed il Suffraggio sono chiuse per motivi di sicurezza ed inagiblità di diverso grado. Tutte le chiese storiche di pertinenza comunale (San Cristoforo, Santa Maria della Consolazione, Santa Maria della Visitazione detta Madonnina) sono chiuse, Palazo Schifanoia è chiuso, Castello, Palazzo Ducale, Csa Romei per rimanere ad edifici pubblici sono stati danneggiati in maniera seria e le chiese di proprietà dello Stato (San Francesco, San Giuseppe ecc ) sono chiuse e danneggiate. Tutto questo patrimonio insieme ad altri edifici come Palazzo Prosperi e Casa Minerbi già oggetto di piani di recupero e restauro e tutti gli edifici dell'Università hanno necessità di interventi urgenti e risorse ingenti.

Allo stesso tempo per iniziativa privata si stanno cercando risorse per riaprire l'Oratorio dell'Annunziata, restaurare la Cattedrale e Santa Maria in Vado e l'elenco dei beni in pericolo è così lungo da non potere essere qui riportato. pertanto si va generando un grande attivismo che ha anche aspetti di grottesca concorrenza tra beni, comitati, associazioni che cercano risorse per interventi, restauri, riaperture del nostro comune patrimonio culturale.

Per queste ragioni mi permetto di ricordare l'adagio "La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni" perchè l'amore per il nostro patrimonio d'arte , cultura e storia non può essere tanto cieco da impedirci di vedere che questa strada non è ne l migliore, ne quella giusta, ma ci porta diritti all'inferno.

Viviamo in un paese molto ricco, una delle prime 10 potenze economiche mondiali, dove si investono risorse enormi in opere pubbliche inutili (TAV, Ponte sullo Stretto) o di dubbia utilità, dove i costi della politica sono enormi, dove la spesa militare galoppa crescente sospinta da impegni di spesa stratosferici.

Non sfugge a nessuno che ogni caccia bombardiere F-135 ordinato dal governo italiano costa tra i 100 e i 120 milioni di Euro e che uno solo di questi aerei (per non dire della manutenzione e delle spese vive necessarie a mantenerli operativi) sarebbe sufficiente a ripristtinare se non l'intero, buona aprte, del patrimonio storico cittadino. Idem dicasi per Cento, Modena, Mrandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Pieve di Cento, Bondeno ecc . . .

Pertanto, nel sostenere l'azione della Fondazione Ferrara Arte con le nostre monetine (e speriamo anche qualche assegno) non possiamo fare altro che indicare come responsabili di questo disastro l'assenza dello Stato e l'evanescenza di una classe dirigente arrivata a fine corsa dentro la tragedia di un paese ricco che si sta impoverendo a vista d'occhio grazie a scelte sbagliate, pressapochismi e dilganti fenomeni corruttivi. Si, dobbiamo riaprire Palazzo Massari. Lo Stato italiano dispone delle risorse necessarie. Delegare all'iniziativa dei privati è sbagliato, controproducente e sommamente diseducativo. Ringraziamo la direzione delle Gallerie civiche di Ferrara per l'evidente impegno e il senso di responsabilità che ha reso possibile la bella mostra attualmente in corso a Palazzo dei Diamanti, ma non per questo possiamo evitare di dire la verità, la quale è: lo Stato deve mettere urgentemente a disposizone le risorse necessarie.

Non c'èa ltro da aggiungere ma solo agire conseguentemente a quanto asserito. Noi operatori della cultura, dell'arte e del turismo siamo definitivamente stanchi di vedere il nostro patrimonio ed insieme a quello il nostro lavoro scomparire nella voragine della spesa pubblica improduttiva, delle tangenti e delle trattative con la criminalità organizzata che per non uccidere esige opere pubbliche, cemento e appalti miliardari. STOP!

Abbiamo già dato, ora è il tempo del risarcimento e degli investimenti pubblici. Noi non vogliamo andare all'inferno, abbiamo altri obiettivi ed orizzonti, sappiamo per esperienza che questa strada è sbagliata, non la imbocchiamo e invitiamo istituzioni e personale delle pubbliche amministrazioni a camminare con noi in una altra direzione, più alta, più bella, efficace e giusta.

Invitiamo cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali a prendere parte ad una prima assemblea pubblica sul tema "500 anni fa Ferrara era New York - Arte, cultura, turismo a Ferrara quale futuro?" che si terrà Sabato 1 Dicembre a partire dalle ore 15.00 presso la Sala della Musica della Circoscrizione 1, in attesa che possa essere messa a disposizione dal Comune di Ferrara la più confacente Sala dell'Arengo in Palazzo Ducale, oggi chiusa nei fine settimana (?!).

* - Gruppo Misto Circoscrizione 1 Comune di Ferrara