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Il Governo e gli Insegnanti

28-11-2012 / A parer mio

di Tommaso Mantovani

Negli anni '70 si diceva che i commercianti e i liberi professionisti erano tutti ladri ed evasori, mentre gli statali erano gli unici che pagavano adeguatamente le tasse. Poi, negli anni'90, quando il"popolo della partita IVA" ha trovato nella Lega o in Forza Italia un forte referente politico, si è ribaltato tutto: i dipendenti pubblici rubano lo stipendio, mentre commercianti, artigiani e liberi professionisti sono "l'Italia che produce". Non sono d'accordo con nessuna delle due visioni totalizzanti e credo che le facili generalizzazioni siano la principale causa di conflitto, di ogni genere. Dalla guerra al razzismo. Il presidente del Consiglio Monti, ad una nota trasmissione televisiva, ha fatto la stessa cosa, accusando gli insegnanti italiani di essere dei "conservatori" (per non dire direttamente dei "fannulloni"), perché si sono rifiutati di fare "due ore in più di lavoro". Questo sarebbe il governo dei "Professori"? Mi meraviglio di questa uscita, che non tiene conto della complessa situazione dell'Istruzione e della Cultura in Italia. Anzi, non mi meraviglio. Si tratta del solito "divide et impera". Le varie categorie di lavoratori si accusano già a vicenda, facendo come i capponi di Renzo, che continuavano a beccarsi, poco prima di finire in pentola. E allora perché non soffiare sul fuoco? Così si giustificano meglio interventi improvvisati e impopolari, come tagli e tasse. Ah, ma "siamo in crisi, tutti devono fare sacrifici". Allora rispondo che la scuola italiana ha già avuto un taglio di 8 miliardi, all'epoca della ministra Gelmini. Forse è più facile intervenire su chi ha uno stipendio fisso, con trattenute alla fonte. Ma se un ciccione deve dimagrire, gli tagliamo una gamba o un braccio, per fare prima? Non va studiata una dieta equilibrata e progressiva, la meno traumatica possibile, per evitare scompensi cardiaci? Siamo nell'era della complessità: a problemi complessi non si può rispondere con soluzioni semplici. Altrimenti ci riesco anch'io e mi scaglio contro qualche categoria odiata di "untori": perché non si è abolito il finanziamento pubblico ai partiti? Sotto la voce "rimborsi", il PD tra 2006 e 2011 ha incassato 190 mln di euro e il PDL 210 mln. Uno dei pensionati più ricchi d'Italia, Vito Gamberale, attualmente "signore delle reti" gas ed energia, andò in pensione a 56 anni con una pensioncina di 574.000 euro l'anno (44.000 al mese). Ma al momento non è il più ricco: 4 signori provenienti dal settore finanza o della telefonia (non dalla scuola), lo superano perché percepiscono tra i 90.000 e i 40.000 euro al mese. E non voglio parlare dei 18 mld per l'acquisto dei cacciabombardieri F-35... Caro prof. Monti, perché tace su tutto questo? Sono "diritti acquisiti"? Sono contratti già "in essere"? Ma allora, non lo è anche lo stipendio degli insegnanti, che si voleva decurtare senza contrattazione, alla faccia dell'art. 39 della Costituzione italiana?