La mostra ‘Antonioni950’ e il monumento storico che la ospita
20-03-2013 / A parer mio

di Silvana Onofri*
Rimarrà fino al 25 marzo, in fondo a corso Ercole I d'Este, la striscia rossa su cui campeggia la scritta ANTONIONI950. Visibile sin dal Castello, scende dall'alto della torre d'avvistamento della Porta degli Angeli fino alla corte e sembra dividere la parte originale della bella struttura militare dalla casetta del corpo di guardia che ingloba parte delle mura rossettiane.
La striscia rossa vuole segnalare la mostra/ omaggio che due scuole ferraresi hanno dedicato al grande regista e nel contempo un allestimento rispettoso della struttura militare e che ha coinvolto nelle sue diverse fasi numerosi studenti, dalla progettazione alla indispensabile e faticosa pulizia degli ambienti, all'accoglienza del pubblico.
Non è infatti un luogo qualsiasi quello che ospita la mostra, è un monumento storico di proprietà comunale, tenuto aperto dalle cinque associazioni che formano la RTA "Progetto Porta degli Angeli" ed è proprio la complementarietà tra mostra e luogo storico l' aspetto che maggiormente colpisce i tanti visitatori, spesso stranieri, che in questi giorni si sono spinti sulle mura e che lasciano accanto alla firma la loro testimonianza.
Ad accoglierli sono i numerosi pannelli che fanno da cornice a fotografie e a documenti d'archivio, con cui gli studenti dell'Ariosto hanno ricostruito il contesto culturale, sociale e di costume dell'Antonioni degli anni '50, in un fecondo intreccio tra passato e presente.
Una bella foto di Lucia Bosè segnala l'ingresso al seminterrato dove, tra i resti archeologici dell'antico camminamento di ronda, è allestito il ricco settore destinato ai due video con cui i laboratori cinema e società hanno portato nel nostro tempo le sequenze ferraresi di "Cronaca di un amore" e l'episodio "Tentato suicidio". Qui, allo stesso livello di calpestio del vallo interno delle mura, è esposto, per la prima volta, il dipinto "Sette canne, un vestito" che l'artista Daniela Carletti ha realizzato nel 2012 con lo stesso titolo del documentario del regista ferrarese.
La gigantografia del disegno a china di Antonioni, con una Lucia Bosè dal lungo abito da sera, indirizza invece al settore cinema dove sono esposte anche rare fotografie degli anni '50 e invita a salire la scala a chiocciola fino alla torre, la cui splendida vista sulle mura e sulla città fa da degna cornice a disegni, bozzetti, modelli e all'abito realizzato dalle studentesse del settore moda dell'Ipsia e ispirato a quello indossato dalla Bosè nelle ultime sequenze di "Cronaca di un amore".
Il "Fondo del Museo Michelangelo Antonioni delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara" ha fornito ai laboratori una serie di fotografie di "Cronaca di un amore" e di "Le amiche", il disegno a china di Antonioni, alcune pagine di scenografie e appunti manoscritti del regista utilizzati per la realizzazione della mostra, mentre documenti prestati da collezionisti ferraresi, dalla Fondazione Giorgio Bassani e dall'Associazione "Primi di Torviscosa", sono esposti nelle bacheche.
Sabato 23 e domenica 24 marzo alle 16, verrà proiettato, preceduto da una breve introduzione, il documentario "Sette canne, un vestito" proveniente da "La Cineteca del Friuli".
La mostra ANTONIONI950 è patrocinata da Comune e Provincia di Ferrara e organizzata da Arch'è Associazione Culturale ‘N. Alfieri', Liceo Classico Statale 'L. Ariosto', Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato ‘Ercole I d'Este'-Settore moda, in collaborazione con RTA ‘Progetto Porta degli Angeli', Circoscrizione1-Comune di Ferrara, Associazione "Primi di Torviscosa", La Cineteca del Friuli e Fondazione Giorgio Bassani.
Curata da Alessandro Tonassi e da Silvana Onofri, costituisce il momento conclusivo di un progetto didattico del Liceo Ariosto, dell'Associazione Arch'è e del settore moda dell' Ipsia legato alle celebrazioni cittadine per il centenario della nascita del regista Michelangelo Antonioni.
Dal 10 al 25 marzo la mostra è alla Porta degli Angeli, Rampari di Belfiore 1. Orario di apertura: da venerdì a lunedì: ore 11.30 /18.00; da martedì a giovedì: ore 14.30 /18.00. Dal 3 aprile al 7 giugno si sposterà negli spazi espositivi del Liceo Ariosto, via Arianuova 19 Giorni e orari di apertura: da lunedì a sabato: ore 8.30 /13.00.
L'accoglienza ai visitatori è a cura di studenti dei laboratori del Liceo Ariosto e di soci di Arch'è.
*direttore di Arch'è, vicepresidente della RTA "Progetto Porta degli Angeli"
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