Comune di Ferrara

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Sul funzionamento dell'Ufficio Mobilità

15-04-2013 / A parer mio

Amici della Bicicletta Ferrara

Da quasi un anno sediamo ad un tavolo tecnico con l'amministrazione comunale e l'unico risultato finora prodotto è stato un orientamento di giunta per le zone 30 all'interno della ZTL (sic!). Che è come dire: ci impegniamo a codificare con una delibera esecutiva (chissà quando) una realtà già in essere! Il nodo sta nel fatto che nell'era in cui la mobilità urbana delle persone diventa sempre più complessa l'amministrazione comunale di Ferrara, al contrario, ha semplificato e ridotto la dotazione di personale dedicato a questo settore. Siamo di fronte al paradosso che mentre le richieste dei cittadini aumentano per avere una città più vivibile in cui muoversi in sicurezza, ormai da alcuni anni, l'ufficio mobilità del Comune è ridotto ai minimi termini. Due persone, avete capito bene, due persone, devono occuparsi di mobilità ciclabile, di servizio di trasporto pubblico, di permessi ZTL, di nuove urbanizzazioni, insomma di tutto quanto occorre a far muovere una città non grande, ma con le sue complessità. Un paradosso che sfiora la farsa se non fosse che ogni giorno i normali cittadini devono confrontasi con una viabilità sempre più caotica. Non basta il volontarismo e l'abnegazione, oltre alle buone competenze dei due addetti, per far fronte alle innumerevoli problematiche sottoposte loro dai cittadini. Non è umanamente possibile né tecnicamente accettabile.
Riteniamo che questa amministrazione nell'ultimo anno del suo mandato debba porsi l'obiettivo di un rafforzamento dell'ufficio mobilità e di un rilancio progettuale di questo settore a favore della mobilità sostenibile, aumentando la dotazione di personale, integrando le competenze dell'Ami e riposizionando il ruolo dell'ufficio biciclette. Tale struttura non deve essere solo una trovata buona per la campagna elettorale, ma una dotazione da lasciare in eredità alla prossima amministrazione, non un punto d'arrivo, ma di partenza per una nuova progettualità all'altezza dei bisogni e delle sfide poste dalla mobilità moderna che deve essere sempre meno autocentrica. Una progettualità, una visione complessiva che stentiamo a vedere se non qualche lodevole ricucitura qua e là di percorsi ciclabili che però non costituiscono una progettualità strategica complessiva. Continueremo nel confronto costruttivo con l'amministrazione comunale convinti che le questioni poste qui non sono una critica rivolta alla giunta comunale, ma uno stimolo ad una assunzione di responsabilità da parte di tutto l'apparato politico amministrativo del Comune affinché si esca da questa situazione di stallo.