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Sull'abolizione dell'IMU da parte del Governo

29-08-2013 / Punti di vista

di Luigi Marattin *

Per parlare con cognizione di causa bisogna leggere il decreto, che ancora non è disponibile.

Da quello che si capisce tuttavia, la cosa chiara è certa è solamente una: la prima rata dell'IMU non si pagherà, e il governo il 5 settembre ce la rimborsa parzialmente.

Tutto il resto è ancora incerto, o comunque solo annunciato. In particolare:

a)      Niente è chiaro sulla seconda rata dell'IMU, quella di dicembre. Il governo ha annunciato che non si pagherà, ma la copertura non è stata trovata (è stata demandata alla legge di stabilità, da presentare il 15 ottobre) e non ci dicono assolutamente come ci compenseranno le risorse.

b)     Le soluzioni per il 2014 sono soltanto annunciate, e non sembrano affatto chiare. Dicono che la TARES verrà sostituita dalla TARI, che però pare funzionare esattamente nello stesso modo. E che l'IMU prima casa sarà sostituita dalla TASI, per la quale l'unica novità (sempre sulla carta) sembra essere che la pagheranno anche gli inquilini, oltre che ai proprietari. Non so a voi, ma a me non pare una gran novità.

Permane così una totale incertezza sui Comuni per quanto riguarda sia l'esercizio 2013, che il bilancio 2014 (che noi vogliamo continuare ad approvare entro dicembre). E tutto questo per accontentare un capriccio del PDL, e per togliere (per un solo anno) l'unica imposta patrimoniale presente in questo Paese, che invece vanta la più alta pressione fiscale del mondo sui redditi da lavoro e da impresa.

Ma la cosa più assurda è un'altra. E chiedo ai ferraresi cosa loro farebbero al nostro posto.

L'aliquota-base sull'IMU prima casa è lo 0,4%. I Comuni possono aumentarla fino allo 0,6%.

Il Comune di Ferrara, siccome è stato in grado di tagliare la spesa e il debito, è riuscito a tenere in questi anni l'aliquota allo 0,4%.

Ora il governo dice: rimborserò ai Comuni il gettito dell'aliquota che hanno (qualunque essa sia) al termine del periodo previsto per l'approvazione del bilancio 2013, cioè 30 novembre 2013.

Ovviamente ora i Comuni che devono ancora approvare il bilancio 2013 (noi lo approvammo nel dicembre 2012) aumenteranno l'aliquota al massimo, in modo da avere dal governo il rimborso massimo. Allo stesso modo verranno premiati i Comuni che l'hanno già alzata al massimo, invece che tagliare la spesa.

La domanda che vi facciamo ora è la seguente: a questo punto cosa impedisce al Comune di Ferrara di modificare il bilancio 2013 e alzare anche noi al massimo l'aliquota IMU prima casa? Tanto comunque non la pagano i ferraresi. Per noi significherebbe avere 7 milioni di euro in più regalati dal governo. Praticamente, quanto trasferiamo ogni anno all'ASP per tutti i servizi sociali che svolge.

 

Quindi cosa facciamo? Facciamo le persone serie e rinunciamo a questi 7 milioni  o al motto di "ca' nisciun è fess" facciamo gli opportunisti e ci portiamo a casa 7 milioni l'anno di spesa in più con cui possiamo o cancellare l'addizionale IRPEF o raddoppiare i servizi ai ferraresi?

E se il governo ci vietasse di farlo, come farebbe a giustificare che favorisce i Comuni che in questi anni le tasse le hanno aumentate?

Questa situazione paradossale (in cui vengono premiati i Comuni meno efficienti, più ritardatari e quelli che hanno alzato di più le tasse) è l'ennesima puntata del film dell'orrore:

 

RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI:

1)     Dicembre 2012: il Governo scrive al Comune di Ferrara obbligandolo a rialzare l'IMU sulle nuove imprese (che noi avevamo messo al minimo, per favorire l'imprenditorialità). Non si era mai visto un governo che, in tempi di crisi e in un paese con la più alta pressione fiscale al mondo sui contribuenti onesti, obbliga un Comune a rialzare un'aliquota di un tributo proprio.

2)     Agosto 2012: il Governo - che ha disposizione 550 miliardi di patrimonio immobiliare non vincolato e il cui debito pubblico sale in continuazione - decide che se un Comune vende un proprio immobile, deve girare al Governo il 10% dell'incasso, per aiutare a ridurre il debito pubblico. Dello Stato.

3)     Giugno 2013: per la prima volta nella storia il governo - rimangiandosi quanto tuttora rimane scritto sul sito ufficiale! - taglia soldi sull'anno precedente, a bilanci comunali già chiusi. Per Ferrara sarebbe stato 1 milione di euro in meno sul 2012, ma prudenzialmente noi avevamo già ridotto 880 mila euro perché non ci fidavamo, quindi rimane un danno di 120 mila euro. Quanto spendiamo ogni anno per i CRE.

4)     Agosto 2012: il Governo decide che chi paga le multe entro 5 giorni avrà il 30% di sconto. Questa misura, ideata forse per favorire - in teoria -alcuni  Comuni del Sud dove la percentuale di pagamento delle multe è molto bassa, finisce per penalizzare i Comuni dove la gente è onesta e le multe le paga. Significa, per Ferrara, risorse in meno per almeno 1 milione/1 milione e mezzo di euro all'anno. E' come se io andassi in tv ad annunciare che d'ora in poi devolverò ai bimbi poveri il 30% dello stipendio, e chiedessi l'applauso. Solo che lo stipendio è quello del mio amico Gianni, ignaro di tutto.

5)     Le altre puntate del film dell'orrore - dal 2010 ad oggi - includono tagli selvaggi ai Comuni (mentre la spesa corrente statale continuava a crescere), confusione normativa (la disciplina IMU, in soli 18 mesi, è stata riformata quasi 10 volte), un Patto di Stabilità disegnato male che scarica sui Comuni l'aggiustamento fiscale che lo Stato non sa fare, limiti assurdi e senza senso (quali quelli sul personale e sugli interessi), sanatorie per chi viola le regole e chi più ne ha più metta.

 

* - assessore al Bilancio del Comune di Ferrara