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Larghe intese e gestione rifiuti

25-11-2013 / A parer mio

di Giuseppe Fornaro *

Chi conosce l'attività della nostra associazione sa che non abbiamo mai fatto sconti a nessuno e ricorderà che nella battaglia, lacerante dal punto di vista politico e sociale, contro la triplicazione dell'inceneritore di Cassana ci schierammo, insieme ad altre associazioni, contro quel progetto delle amministrazioni pubbliche. Proprio perché siamo stati e continuiamo ad essere contro gli impianti di incenerimento dei rifiuti ed abbiamo una posizione fortemente critica sulla raccolta e recupero a Ferrara, ora è venuto il momento di dire forte e chiaro che sull'ipotesi di rete nazionale degli impianti di incenerimento sosteniamo la posizione del sindaco Tagliani, primo firmatario di una lettera, insieme ad altri sindaci della regione, indirizzata al governo centrale e Regionale.
La costruzione dell'inceneritore di Cassana pesa in termini di salute pubblica sulla nostra città in un'area già pesantemente penalizzata dal punto di vista geomorfologico e climatico che vede ogni anno peggioramenti negli sforamenti delle polveri fini e ultra fini, con incrementi di patologie e morti correlate ai fattori ambientali. Ma pesa anche dal punto di vista sociale su una comunità che si divise aspramente su quel progetto fino a mettere in discussione legami personali.
Non possiamo accettare questa aberrazione di un progetto calato dall'alto che premia amministrazioni pubbliche incapaci, e a volte corrotte e colluse con i mercanti di rifiuti (attività in cui le mafie sguazzano) a danno delle loro stesse comunità. La sussidiarietà e la solidarietà nazionale è fondamentale, ma a fronte di una parità di doveri nella tutela della salute dei cittadini. A questo proposito non possiamo non condividere un passaggio della lettera dei sindaci in cui si afferma che "i flussi extraregionali romperebbero il delicato equilibrio tra responsabilità e premialità che sostiene i risultati e i comportamenti dei cittadini".
Come cittadino impegnato nella raccolta differenziata per avviare a recupero la maggiore quantità possibile di materiale, mi sentirei preso in giro perché sarebbe una violazione del patto stabilito tra me e l'amministrazione della città in cui vivo nel momento in cui arrivassero, non per un episodio emergenziale, ma come prassi normale, rifiuti da amministrazioni che nessun impegno hanno messo per un vero piano locale dei rifiuti. Ognuno si confronti con il consenso delle proprie comunità.
Troppo facile non affrontare un tema così scottante e lacerante, tanto c'è la rete nazionale di smaltimento! L'intuizione dell'allora ministro Edo Ronchi, padre dei piani provinciali dei rifiuti come strumento per responsabilizzare le comunità locali, così va a farsi benedire.

* - Associazione Amici della Bicicletta Ferrara