Sulle tasse e il disagio scampato dai cittadini ferraresi
27-01-2014 / Punti di vista
di Luca Vaccari *
Nei giorni scorsi uno degli argomenti di spicco sui media è stato il disagio arrecato ai cittadini dalla scadenza della cosiddetta mini-IMU sulla prima casa: disguidi, code, confusione nei metodi di calcolo e nelle modalità da pagamento. Questi problemi non hanno minimamente sfiorato i cittadini ferraresi, anche se il dubbio a molti è rimasto, almeno a giudicare da alcuni rapidi scambi di battute, probabilmente legate a una sorta di incredulità: "possibile che l'abbiamo scampata?"
Probabilmente almeno un lampo di tentazione è passato in Commissione o in Consiglio, prima di accogliere la proposta della Giunta di mantenere invariata l'aliquota dell'IMU sulla prima casa al valore minimo, rinunciando a un gettito di più di dieci milioni di Euro (quante cose si sarebbero potute fare!) apparentemente a carico dello Stato, visto che ne era già stata annunciata l'abolizione. Anche questa volta il prevalere di un atteggiamento responsabile, rinunciando alla furbata, ha premiato, non tanto le forze politiche, quanto i cittadini, che non si sono dovuti accollare l'ennesimo esborso e un ulteriore disagio per adempiere ai propri doveri.
Poi capita che un importante quotidiano nazionale (il Giornale, organo non certo affine a questa Amministrazione) citi Ferrara al primo posto nell'elenco "dei Comuni più «importanti» dove non si paga" la mini-IMU. Pur partendo da punti di vista opposti, si arriva allo stesso positivo risultato per i cittadini.
Ma non è tutto.
Non solo l'Amministrazione Comunale di Ferrara aveva mantenuto al livello più basso l'aliquota IMU sulla prima casa, ma aveva applicato aumenti minimi alle aliquote sugli altri immobili. Con l'introduzione della TASI (una sorta di OGM del sistema fiscale) il Comune ha scelto di esentare gli immobili che già pagano l'IMU e di non far pagare gli inquilini, impegnandosi a mantenere la tassazione sull'abitazione principale sui bassi livelli del 2012.
Infine, a tutto questo va aggiunta la riduzione dell'addizionale comunale IRPEF, già decisa in concomitanza dell'approvazione del bilancio previsionale 2014.
Ho voluto richiamare questi fatti non tanto per appuntarci inutili medaglie, quanto per dimostrare che lo sforzo di tutti - dell'Amministrazione per incidere sulle spese e sul debito, dei cittadini nell'assecondare questo sforzo e nel rispettare il patto fiscale - porta a risultati importanti. L'auspicio è che azioni di questo tipo vengano presto replicate a livello nazionale, per il bene di tutti.
* - Consigliere comunale PD