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Il 17 Maggio Giornata Mondiale contro l'Omofobia, per un futuro senza discriminazioni

16-05-2016 / Punti di vista

di Annalisa Felletti *

La "giornata contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia" è un grande evento mondiale che lega in un forte abbraccio arcobaleno oltre 130 paesi, ciascuno con le proprie peculiarità. Si "celebra" il 17 maggio per richiamare alla memoria quel giorno del 1990 in cui l'omosessualità fu cancellata dall'Organizzazione mondiale della sanità dall'elenco delle malattie mentali.
Questa enorme mobilitazione contro le violenze e le discriminazioni nei confronti delle persone Lgbti rappresenta a mio avviso una delle lotte più combattute e dai riverberi più felici e positivi della globalizzazione.
Abitare il mondo sapendo che esistono persone, culture e idee diverse con la possibilità di esporle senza essere esclusi o emarginati significa, infatti, porre le basi per un futuro senza discriminazioni.
E' la ragione per cui la nostra comunità si tinge dei colori dell'arcobaleno, assieme al resto del mondo, e si mobilita per il riconoscimento dei diritti e della pari dignità delle persone omosessuali, bisessuali, transgender, confermando l'impegno politico e civile nella promozione di una cultura accogliente che valorizzi le differenze al fianco delle associazioni Lgbti.
Per la nostra Città la celebrazione sarà doppia.
Questo 17 maggio, in occasione della decima giornata mondiale contro l'omofobia le organizzazioni attive da 15 anni sul nostro territorio inaugurano una propria sede. Il primo spazio messo a disposizione dal Comune di Ferrara, nel cuore della città, che diverrà la casa delle associazioni lgbti cittadine.
"Ripagrande 12", così è stata nominata la sede, che oltre ad essere un importante spazio culturale ed aggregativo, agirà anche da antenna territoriale riconosciuta dalla rete regionale, per la rilevazione delle discriminazioni omofobiche.
Numerosi sono stati i traguardi raggiunti in questi anni in tema di diritti, non ultima la Legge Cirinnà sulle Unioni Civili, ma il fatto stesso che esista una giornata che punti il focus contro le disparità e le violenze causate dall'orientamento sessuale e l'identità di genere indica quanta strada ci sia ancora da percorrere.
In Italia nel 2015, sulla base del report annuale stilato dall'Associazione nazionale Arcigay sulla base delle sole notizie apparse sui media, ci sono state 93 vittime di omofobia, di cui 36 persone omosessuali aggredite mentre erano da sole e 28 mentre erano in coppia o in gruppo. Altre 23 persone Lgbti hanno ricevuto minacce di morte, pesanti intimidazioni o gravissime discriminazioni, 4 sono state uccise, due si sono tolte la vita e una ha tentato il suicidio.
Anche Ferrara, qualche mese fa, è stata teatro di una intollerabile aggressione omofoba, prontamente denunciata da chi ne è stato vittima. Ma a fronte di un incremento delle denunce, c'è chi è costretto a vivere in solitudine il dolore di non sentirsi accettato perché gay.
E' accanto a loro che dobbiamo essere, come persone e come rappresentanti delle istituzioni. A tutte le vittime dei pregiudizi va dedicata questa giornata, a loro va confermato e rafforzato il nostro rispetto, contro il linguaggio dell'ignoranza e dell'odio e contro la "spirale del silenzio".
Il fatto che la giornata internazionale contro l'omofobia sia riconosciuta e celebrata in tanti Stati e da diverse istituzioni internazionali, a partire dall'Unione Europea, rappresenta un importante stimolo ad andare avanti anche sul sentiero legislativo. La scorsa settimana il nostro Paese ha segnato un traguardo importante con l'approvazione della Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e sulla disciplina delle convivenze, perché nel momento in cui vengono riconosciuti giuridicamente dei diritti a chi ne era sprovvisto, la Democrazia diventa più forte; si tratta di una legge molto attesa e dibattuta da tanto, che finalmente ha sintonizzato il nostro perimetro normativo con i cambiamenti già in atto nel tessuto sociale italiano e che ha fatto colmare un grave ritardo rispetto agli altri paesi dell'Unione.
Lo slogan di questo 17 maggio è "L'omofobia non è un'opinione": è così, i comportamenti omofobici sono violenza, insulto, discriminazione.
I pregiudizi troppo spesso sono veicolati e amplificati dalle strutture portanti della nostra società, la disinformazione ed il mancato riconoscimento dei diritti condannano all'esclusione. Oggi è tempo, sì, di riflettere sui progressi, ma è quanto mai necessario proseguire sul percorso intrapreso, sapendo che per garantire la coesione sociale è necessario un salto di qualità in tutti i settori: quello legislativo, della cultura e dell'educazione, del mondo del lavoro e dei media, alleati fondamentali per una corretta informazione ed il contrasto degli stereotipi e dei pregiudizi.
In questo periodo storico travagliato abbiamo bisogno tutti di concordia e maggiore armonia, lontano da rumori assordanti, da barriere e linguaggi aggressivi. C'è bisogno di spazio e di tempo per l'ascolto e la condivisione.
Le Associazioni LGBTI e le Istituzioni cittadine invitano tutti coloro che credono nell'uguaglianza e nelle pari dignità degli esseri umani, a partecipare alla festa della Giornata dai colori dell'arcobaleno, in Via Ripagrande 12, martedì 17 maggio a partire dalle 18.
Buoni Diritti a tutte e a tutti.

 

* assessora alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara