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L'apprensione dell'Amministrazione comunale sui fatti in Cecenia

03-05-2017 / Punti di vista

di Tiziano Tagliani e Annalisa Felletti

Dopo aver preso posizione lo scorso 18 aprile contro le deprecabili vicende che stanno avvenendo in Cecenia, inerenti le discriminazioni contro le persone LGBT, il Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e l'Assessora alle Pari Opportunità Annalisa Felletti, hanno aderito all'appello lanciato dalla rete READY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere) - per la sottoscrizione di una lettera indirizzata all'Ambasciatore Russo in Italia, Sergey Razov, nella quale si esprime la forte preoccupazione sulla grave situazione che stanno vivendo le persone LGBT nella Federazione Russa.
Nella lettera, il cui testo si allega alla presente, si auspica un incontro urgente con l'Ambasciatore in parola per poter discutere sulla gravità dei fatti in corso al fine di non dover mettere in discussione le attività culturali e commerciali derivanti da accordi e gemellaggi tra le amministrazioni italiane e le amministrazioni locali della Federazione Russa.

Una presa di posizione che questo Comune intende sostenere quotidianamente, in forme e modalità diverse ed in collaborazione con tutte le realtà associative interessate, in virtù della difesa dei diritti umani di ogni persona nel pieno rispetto della dignità e libertà personali che stanno alla base della nostra Costituzione e delle diverse risoluzioni emanate dagli Organi Europei tra cui l'ultima, in ordine di tempo, del Consiglio d'Europa (COE) che - attraverso i suoi organismi - è più volte intervenuto per promuovere azioni tese a realizzare il rispetto e il pieno godimento dei diritti umani da parte delle persone LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali) ed in particolare la fondamentale raccomandazione CM/Rec 2010 nella quale sono rimarcate le inaccettabili intolleranze e discriminazioni che da secoli subiscono le persone LGBT, vittime - anche all'interno delle loro famiglie, ivi compreso sotto forma di criminalizzazione - di marginalizzazione, di esclusione sociale e di violenza.

Lo scorso sabato 22 Aprile l'Amministrazione Comunale di Ferrara, in collaborazione con il Teatro "Claudio Abbado" di Ferrara, per rappresentare la propria vicinanza e sostegno a tutte le persone che in questo momento subiscono discriminazioni per il loro credo, per la loro religione, la razza o l'orientamento sessuale, ha provveduto ad illuminare con i colori dell'Arcobaleno la Rotonda Foschini del Teatro Comunale di Ferrara; un messaggio prettamente simbolico ma che è diventato virale per non permettere che l'odio e le discriminazioni abbiamo il sopravvento sul nostro desiderio e senso di civiltà. (Ferrara, 2 Maggio 2017)

 

Testo della lettera (originale in allegato a fondo pagina)


Ill.mo Signor Sergey Razov
Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario
della Federazione Russa nella Repubblica Italiana
Via Gaeta, 5
00185 Roma


Gentilissimo Ambasciatore
Le scriviamo estremamente preoccupati per le notizie che apprendiamo dai media, denunciate da attivisti dei diritti LBGT relative a fatti che reputiamo gravissimi avvenuti in Cecenia. Un numero non inferiore a 100 persone sarebbero state arrestate illegalmente all'interno della campagna contro le persone omosessuali. Un coinvolgimento delle autorità cecene sembrerebbe essere provato da una foto, pubblicata su Instagram il 7 marzo 2017, raffigurante il Presidente del Parlamento ceceno Magomed Daudov e Aub Kataev - capo del Dipartimento degli Affari Interni ad Argun - con la didascalia "questi due hanno iniziato a sterminare ragazzi dalla sessualità non tradizionale ad Argun".
Dopo la prima ondata di repressione iniziata alla fine di febbraio, molte persone sono state rilasciate sotto cauzione; una seconda ondata ha successivamente portato all'arresto illegale di oltre 100 persone. In almeno 2 prigioni sono stati reclusi e barbaramente torturati uomini gay, violando in modo palese la Convenzione Europea dei diritti dell'uomo, sottoscritta dalla Federazione Russa, agli articoli 3, 10 e 14 (Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti. Ogni persona ha diritto alla libertà d'espressione. Tale diritto include la libertà d'opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera. Il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato senza nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o quelle di altro genere, l'origine nazionale o sociale, l'appartenenza a una minoranza nazionale, la ricchezza, la nascita od ogni altra condizione).
Le vittime accertate risultano quattro, ma alcune informazioni che abbiamo ricevuto parlano addirittura di 50 persone uccise. Queste notizie appaiono certe e confermate da testimonianze dirette cosi come dalla rete delle attiviste e degli attivisti per le libertà civili. Assumono quindi ancora più gravità le parole del governatore capo della Cecenia Kadirov che nega l'esistenza di persone omosessuali in Cecenia e dice che, se esistessero, i parenti li manderebbero "in un luogo da dove non vi è ritorno", incitando così all'assassinio extragiudiziale di persone omosessuali in Cecenia.
Queste parole risvegliano cupi ricordi di momenti della storia in cui sono stati commessi crimini contro l'umanità.
Come riportato dall'articolo del 13 aprile scorso pubblicato da Novaya Gazeta, "L'8 aprile, il capo redattore di Novaya Gazeta Dmitry Muratov ha ufficialmente presentato ricorso al procuratore generale Yuriy Chayka per obbligare la Commissione d'inchiesta ad applicare rigorosamente le leggi russe, vale a dire effettuare i controlli circa gli articoli 144-145 del Codice di procedura penale sui fatti che testimoniano la commissione dei gravi reati. Il 10 aprile sono scaduti i dieci giorni dalla pubblicazione su Novaya Gazeta della notizia sulla persecuzione di massa dei ceceni accusati di orientamento omosessuale. Questo è l'esatto termine che la legge indica per l'avvio di un'indagine del comitato investigativo della Russia sul crimine di cui si ha il sospetto. Non abbiamo ricevuto alcuna informazione circa la risposta del comitato investigativo russo alla nostra pubblicazione. Pertanto, l'11 aprile l'avvocato dell'organizzazione internazionale per i diritti umani "Agora" Andrew Sabinin ha presentato - con lo scopo di obbligare la magistratura ad analizzare il caso - una denuncia al Tribunale di Mosca per riconoscere l'immobilismo, irragionevole e illegale della Federazione Russa e del Presidente del comitato investigativo Alexander Bastrykin".
Le chiediamo pertanto di trasmettere le nostre preoccupazioni al suo Governo affinché si attivi per il rispetto della legge russa, dando luogo ad un'inchiesta sulla detenzione illegale di sospette persone omosessuali in Cecenia, al fine di individuare e punire tutte le violazioni dei diritti umani.
Chiederemo al nostro Governo e ai Deputati e Senatori della Repubblica, nonché ai Parlamentari Europei di visitare quanto prima la città di Argun per poter verificare che tutte le persone siano state rilasciate senza alcuna conseguenza.
RingraziandoLa per la disponibilità e l'attenzione, al fine di non dover mettere in discussione le attività derivanti da accordi e gemellaggi tra le nostre e le amministrazioni locali della Federazione Russa, siamo a chiederLe un incontro urgente per poter discutere con Lei la situazione.

Distinti saluti,

TIZIANO TAGLIANI
Sindaco del Comune di Ferrara

ANNALISA FELLETTI
Assessora alle Pari Opportunità, Politiche della Pace
del comune di Ferrara

 

 


Nelle foto: la Rodonda Foschini illuminata con i colori dell'arcobaleno

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rotonda rotonda

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