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Precisazioni sui presunti abbandoni delle tombe di illustri

07-02-2019 / Punti di vista

di Tiziano Tagliani*

" Quant'è spessa l'ignoranza che ci aspetta sulla via......

Con riferimento agli articoli apparsi sui quotidiani locali riguardanti un presunto abbandono da parte del Comune di Ferrara della tomba del sommo poeta Torquato Tasso nonché nella tomba, sempre allocata presso la Certosa della famiglia di Italo Balbo, ritengo siano necessarie alcune precisazioni.

Premetto che non duole l'errore, ma la protervia, non il mancato storico riscontro da parte di chi diffonde l'errore, ma la passiva riproduzione dell'altrui tesi senza un minimo di verifica, sarebbe bastato infatti scorrere a ritroso di qualche mese le pagine degli stessi quotidiani locali per evitare la castroneria.

La tomba di cui i giornali riportano la fotografia è l'arco 128 ubicato nella Certosa nella zona claustrini interni e non ha nulla a che vedere con il Torquato Tasso poeta che ci risulta tuttora sepolto nella chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo di Roma dall'anno del suo decesso avvenuto nel 1595.

Mai nessuno ha sostenuto la presenza a Ferrara della tomba del Tasso se non oggi il consigliere Balboni ed i suoi ignoranti suggeritori, del resto il cimitero monumentale di Ferrara, a quanto mi risulta è successivo di secoli alla tumulazione del Tasso.

La tomba in questione risulta essere intestata al Municipio di Ferrara. Si tratta di manufatto del quale, trovandosi in stato dí abbandono, venne temporibus illis revocata la concessione. Potrebbe trattarsi di un orologiaio o di un cerusico del XVIII o XIX ° secolo sul quale il Santini, sommo conoscitore delle locali vicende sepolcrali e di tanto altro potrebbe dir qualcosa di più, non certo lo scrivente.

Il Dott. Torquato Tasso di cui si legge nell'epigrafe è evidentemente un omonimo - di cui per altro non risultano nei nostri archivi ulteriori notizie - verosimilmente deceduto tra la metà dell'Ottocento e i primi decenni del secolo scorso

Quanto alla tomba della famiglia Balbo (campetto n. 22 di mq 45,10) si tratta di una tomba privata, ubicata dietro l'abside di San Cristoforo circondata da una siepe, anch'essa insistente sull'area concessa, regolarmente intestata a tale Garufi Giampaolo residente a Fiumicino che ha volturato a suo nome l'intestazione nell'anno 2015 e cui per regolamento spetta la manutenzione del manufatto.

La famiglia Balbo da me incontrata più volte in questi anni non me ne ha mai parlato, neppure qualche mese fa in occasione del lascito documentale del concittadino Paolo Balbo alla città.

In detta tomba non è, come arcinoto, sepolto Italo Balbo che giace per espressa decisione dei congiunti ad Orbetello.

Se domani i ferraresi leggeranno sulla stampa che gli asini volano, non si stupiscano è "il cambiamento".

*Sindaco di Ferrara