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Nota dell'Assessore al Turismo del Comune di Ferrara Matteo Fornasini sul Programma 2020 di Destinazione Turistica Romagna. "Non ci sentiamo rappresentati"

10-10-2019 / Punti di vista

Questo il testo dell'intervento che l'Assessore al Turismo del Comune di Ferrara Matteo Fornasini ha fatto in occasione del Consiglio di amministrazione di "Destinazione Turistica Romagna" sul Programma annuale delle attività turistiche 2020, svoltosi oggi, giovedì 10 ottobre 2019, nell'ambito del salone internazionale del settore turistico TTG, attualmente in corso a Rimini.

"L'impostazione del programma ricalca quello approvato nell'agosto 2018 a valere sulle attività 2019. Le linee strategiche e programmatiche per lo sviluppo della promo commercializzazione di destinazione sono rimaste le stesse, in coerenza con le linee strategiche regionali per il triennio 2018/2020. Riteniamo, quindi, condivisibile l'impostazione generale ma ribadiamo che l'Amministrazione Comunale di Ferrara non si sente rappresentata all'interno della Destinazione Turistica Romagna, né in termini di progettualità, né in termini di risorse assegnate.

La città d'arte, che nella precedente impostazione legislativa aveva un peso specifico importante, è ora il fanalino di coda di un quadro riviero-centrico.
Ferrara, così come Ravenna, esprime un prodotto turistico di altissimo livello, basti pensare al sistema museale e monumentale diffuso, alle mostre di Ferrara Arte e agli eventi di cifra culturale riconosciuta non solo a livello nazionale ma internazionale.

A fronte di questo unicum che Ferrara esprime all'interno della destinazione, si pretende che l'assemblea dei soci, la cabina di regia e il consiglio di amministrazione credano maggiormente nella capacità attrattiva della città e riconoscano, anche con risorse aggiuntive, il grande lavoro di promo commercializzazione di area vasta che la città sta facendo in stretta collaborazione con i poli turistici limitrofi: Comacchio e il Delta del Po, Cento, Vigarano Mainarda e le Delizie estensi.

Pretendiamo altresì maggior trasparenza sui requisiti di accesso ai fondi di promo commercializzazione, e sui criteri con i quali vengono assegnate le risorse. Non v'è chiarezza, infatti, su come venga scelto un evento a scapito di un altro a rappresentare la destinazione.

Dal punto di vista metodologico,infine, siamo consapevoli delle difficoltà organizzative che portano a mantenere come unica sede delle riunioni Rimini, rammaricati di non essere messi nelle condizioni di dare un contributo sostanziale alla crescita dei progetti di destinazione, auspichiamo una programmazione annuale degli incontri e possibilmente una rotazione delle sedi di svolgimento degli stessi".