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Emergenza Coronavirus, buoni spesa: 261 domande prese in carico. Fabbri: "Il messaggio sta passando: mano tesa ai ferraresi danneggiati dal lockdown"

03-04-2020 / Punti di vista

EMERGENZA CORONAVIRUS, BUONI SPESA: 261 DOMANDE PRESE IN CARICO

IL SINDACO FABBRI: "IL MESSAGGIO STA PASSANDO: MANO TESA AI FERRARESI DANNEGGIATI DAL LOCKDOWN"

"Nella prima giornata di attività del servizio per l'erogazione dei buoni spesa, tra le tante chiamate ricevute, abbiamo preso in carico 261 richieste. La maggior parte in arrivo da ferraresi con un lavoro precario o privi di ammortizzatori sociali. Sono questi i cittadini che vogliamo aiutare in questo momento difficile: cioè quelli che fino ad oggi non hanno mai avuto bisogno di aiuto e ce l'hanno sempre fatta da soli, magari anche a costo di sacrifici. Con i buoni spesa il Comune vuole arrivare dove il lockdown ha colpito più duro: è un modo per sostenere le famiglie e prepararci a quando l'emergenza sarà finita e dovremo ripartire tutti insieme".

Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, commenta il primo giorno di attività del servizio di raccolta delle domande per l'erogazione dei buoni spesa da 20 euro l'uno che il Comune ha messo a disposizione delle famiglie, fino ad un massimo di 300 euro a famiglia.

Sono 261 le richieste di sostegno che verranno processate, raccolte primo giorno di avvio del servizio, ai numeri di telefono dell'Asp dedicati alla prenotazione dei buoni spesa per le famiglie economicamente colpite dall'emergenza Corinavirus.

A fare richiesta sono stati: 209 italiani, 11 con cittadinanza nell' Unione Europea, 40 con cittadinanza extra Ue e 1 titolare di carta di soggiorno. A chiedere il contributo sono state in maggioranza donne. Relativamente all'età il richiedente più anziano è del 1934, il più giovane del 1997, 9 sono gli over 65 anni.

30 persone hanno chiesto il contributo da titolari di reddito di cittadinanza, 4 da titolari di trattamenti pensionistici, 55 da titolari di altri sussidi.

Tra chi ha inoltrato la richiesta 27 sono disoccupati, 28 cassintegrati, 17 precari, 2 interinali, 63 senza ammortizzatori sociali, 8 stagionali. 24 nuclei monogenitoriali con minori e 36 nuclei familiari con disagio economico per sospensione di attività imprenditoriale o professionale.

"La risposta è stata buona e l'utenza corrisponde a quella che desideravamo raggiungere. Le domande inoltrate verranno processate dagli uffici Asp secondo i criteri prefissati e i beneficiari che ne hanno diritto verranno contattati nei prossimi giorni per la consegna - spiega l'assessore alle Politiche Sociali Cristina Coletti -. Ricordiamo che i numeri restano attivi anche domani (sabato 4 aprile) oltre alla prossima settimana negli orari indicati anche sul sito del Comune".

Prosegue nel frattempo l'attività degli uffici per impostare le convenzioni con gli esercizi commerciali che aderiranno all'iniziativa.