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Coronavirus, il comitato disabili: i controlli di uscita spettano alle forze dell'ordine

07-04-2020 / A parer mio

del Comitato Ferrarese Area Disabili

In qualità di rappresentanti dei persone disabili, sentiamo l'esigenza di esprimere il nostro sdegno circa la vicenda che ha visto coinvolto il cosiddetto "Runner" : persona disabile ingiustamente accusata e sottoposta alla pubblica gogna dei media e dei social network ad opera dal vicesindaco di Ferrara per non aver rispettato il divieto di svolgere attività fisica all'aperto.
Riteniamo inaccettabile che un amministratore pubblico parta dal pregiudizio di colpevolezza di un
cittadino condannandolo ancora prima di avergli dato modo di giustificare il suo comportamento. Se il Vice Sindaco avesse svolto il suo compito come avrebbe dovuto, inviando opportuna segnalazione alle forze dell'ordine competenti, queste avrebbero potuto appurare che la persona in oggetto aveva titolo a trovarsi dove era e la sua condizione di fragilità non sarebbe divenuta patrimonio universale. Se le buone prassi fossero state seguite, nessun processo alle streghe avrebbe avuto implicito plauso e riconoscimento.
Noi crediamo che esistano valori come la dignità umana, la privacy e il rispetto reciproco che spettano a tutte le persone e per questo vogliamo segnalare e biasimare quanto accaduto come comportamento atto a svilire, umiliare se non anche annientare gli stessi.
Alle nostre associazioni stanno in questi ultimi giorni pervenendo diverse segnalazioni di persone che, trovandosi nelle condizioni di poter uscire (a volte di dover uscire) per ragioni di salute/disabilità sono divenute oggetto di accuse, critiche, e giudizi sferzanti da parte di vicini o passanti - probabilmente anche ispirati dai comportamenti noti.
Pur confermando nel modo più assoluto l'importanza dell'ordinanza che ci chiede a tutti di stare a casa per salvaguardare la propria salute e quella degli altri, è però importante fare dei distinguo, lasciando che siano le forze dell'ordine preposte a tale scopo, a fare i dovuti controlli con cognizione di causa, evitando così sterili dimostrazioni di giustizialismo privato.
Noi crediamo che, in questo momento di grandissima emergenza dovuta al coronavirus, dobbiamo tutti capire che la solidarietà rappresenta uno strumento fondamentale per una convivenza civile già messa a dura prova dalla "quarantena".
Grazie alla solidarietà, non solo sconfiggeremo il Coronavirus, ma lo faremo anche più in fretta!