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Rete per la Giustizia Climatica, gli assessori Balboni e Lodi aprono un tavolo di confronto e lavoro per una città più vivibile e più sostenibile

24-08-2020 / Punti di vista

L'11 agosto scorso, la Sala degli Arazzi del Comune di Ferrara ha ospitato l'incontro di audizione sulle tre petizioni presentate l'8 luglio dalla Rete per la Giustizia climatica di Ferrara per la conversione ecologica della città. Alla presenza degli assessori Alessandro Balboni (Ambiente) e Nicola Lodi (Mobilità), i quattro delegati della Rete Dario Nardi, Lorenza Cenacchi, Marcello Guidorzi e Matteo Graldi, hanno illustrato i contenuti e le proposte per una migliore qualità dell'aria, come bene comune e risorsa indispensabile alla salute e al benessere collettivo. 

La Rete per la Giustizia Climatica di Ferrara è nata dall'unione dei movimenti e delle associazioni locali che si preoccupano di promuovere benessere e salute personale e sociale, attraverso la tutela dell'ambiente che ci circonda.
Durante il periodo di isolamento imposto dall'emergenza sanitaria, le persone che formano i 16 gruppi promotori, spinte dall'urgenza e dalla gravità dell'emergenza climatica, si sono riunite per elaborare un'azione comune volta a risvegliare le coscienze, non solo dei cittadini, ma anche degli amministratori della città. La Rete ha elaborato un appello e tre petizioni per suggerire azioni di contrasto all'emergenza climatica ed ecologica, partendo dall'aria che respiriamo. Le tre petizioni si muovono su tre macroaree di intervento per una Ferrara sostenibile: la partecipazione civile, la mobilità sostenibile e la cura del verde pubblico. Per partecipazione civile si intende un percorso di ascolto, informazione e co-progettazione condiviso tra la Rete per la Giustizia climatica e la pubblica amministrazione, volto a perseguire una maggiore trasparenza sulla qualità dell'aria, sull'attuazione del PUMS e sulla cura del verde pubblico. La seconda macroarea presa in considerazione dalle petizioni si concentra sulla mobilità sostenibile, con una serie di proposte "dal basso" nate dal confronto con decine di cittadini, mentre la terza si occupa della forestazione e della cura del verde pubblico.
Gli assessori Balboni e Lodi hanno ascoltato con attenzione i rappresentanti della Rete ambientalista e si sono dimostrati disponibili ad un dialogo aperto. Entrambi si sono dichiarati favorevoli all'apertura di tavoli di lavoro con rappresentanti della Rete, per il coinvolgimento dei cittadini nell'esplorazione di soluzioni condivise, sulle tematiche presentate nelle petizioni.
In particolare l'Assessore alla Mobilità ha condiviso l'idea che per promuovere l'uso delle due ruote "vadano implementate in città sia nuove piste ciclabili, sia il potenziamento del bike sharing" e il fatto che siano necessarie "misure di contrasto al furto delle bici, efficace, tuttavia soltanto se si promuove una collaborazione tra soggetti coinvolti, come le forze dell'ordine". Quanto all'estensione del limite dei 30 km /ora a tutto il centro storico, Lodi ha sottolineato come " l'ipotesi di collocare cartelli stradali non è sufficiente per dissuadere le velocità più elevate, ma serve un'azione di sensibilizzazione verso la cittadinanza".
L'Assessore Balboni ha quindi descritto il Progetto europeo Air Break, con un consistente finanziamento assegnato al Comune di Ferrara, come la risposta ai tanti quesiti sollevati dalle petizioni tra cui la pubblicazione dei dati sulla qualità dell'aria. Inoltre, ha informato che anche il tavolo di lavoro per l'attivazione del Pedibus è a buon punto. Riguardo la forestazione e la cura del verde pubblico, Balboni ha poi comunicato che il Comune di Ferrara è candidato al Progetto europeo GREENTA per città più verdi, con il quale si potrebbe accedere a finanziamenti per sviluppare le richieste contenute nelle petizioni. E' invece in via di definizione un Portale verde web in collaborazione con Ferrara Tua, che conterrà non solo una mappatura del verde ma anche gli avvisi sugli interventi programmati ed effettuati sul verde pubblico e il censimento degli alberi. L'assessore ha infine aggiornato i partecipanti all'incontro relativamente alla dotazione del verde pubblico: quest'anno sono stati già collocati a dimora circa 4.000 alberi, di cui 3.200 solo nella zona est della città. A proposito della cura del verde, Balboni ha affermato che è "obiettivo del Comune vietare la capitozzatura, nella manutenzione del verde", una modalità di potatura degli alberi che li rende fragili e facili alla caduta. Inoltre sarà in studio un sistema brevettato che riduce del 50% il fabbisogno di acqua per le giovani piante messe a dimora, efficientando i relativi costi e l'uso di acqua. Per quanto riguarda il tema dei luoghi che potrebbero divenire polmoni verdi per la città, si è portato l'esempio dell'area di via Conchetta, dove si è conclusa la bonifica ambientale dell'ex inceneritore, è in studio il suo recupero con un importante insediamento di nuove alberature, mentre il quadrante sud della città sarà interessato dagli interventi di piantumazione del Progetto Air Break. E su richiesta dei delegati della Rete, Balboni ha dichiarato la sua disponibilità ad organizzare approfondimenti sul progetto Air Break.
La Rete per la Giustizia climatica si è dichiarata soddisfatta del dialogo aperto, che ha animato l'incontro di audizione, e auspica una sollecita programmazione del percorso, con la collaborazione dell'Assessore Lodi per la mobilità sostenibile, e dell'assessore Balboni per il le tematiche ambientali, in attesa di una risposta ufficiale alle petizioni presentate.