CAMERE DI COMMERCIO: IL SINDACO FABBRI: "RINVIARE LA FUSIONE COME CHIEDE BONACCINI NON BASTA: VA ANNULLATO L'OBBLIGO DI ACCORPAMENTO DEGLI ENTI. BASTA DANNI ALLE IMPRESE PER CAUSA DEL PD"

 

"Rinviare la fusione tra le Camere di Commercio di qualche settimana non è sufficiente ad evitare il danno che le aziende subiranno. L'obbligo di fondersi va abolito per gli enti che si sono dimostrati virtuosi, a partire da quelli di Ferrara e Ravenna. Come sindaco di Ferrara, insieme a Michele De Pascale, primo cittadino di Ravenna, avevo già espresso la mia opinione, da sempre fermamente contraria ad un pasticcio che può mettere in gravi difficoltà le imprese che hanno in questi enti territoriali un punto di riferimento importante e valido. Gli interventi dei parlamentari del PD e del Presidente della Regione Stefano Bonaccini, per quanto in linea con le nostre vedute, arrivano a giochi già conclusi e non vorremmo si trattasse di un modo per non assumersi la responsabilità di una accelerazione del processo di fusione imposta da questo governo sostenuto dal PD, che già ha dimostrato ampiamente di non saper tutelare l'economia del Paese". Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, interviene sulla questione della fusione delle Camere di Commercio di Ferrara e Ravenna. "La Camera di Commercio di Ferrara come quella di Ravenna sono particolarmente rappresentative del tessuto economico locale e possono vantare ottimi risultati: chi non comprende o sottovaluta l'importanza di una specificità territoriale delle Camere di Commercio dimostra di non conoscere la realtà quotidiana delle imprese e le difficoltà che manager e imprenditori devono affrontare".

 

(Comunicazione Sindaco)