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Vigili del Fuoco, il Sindaco lancia un appello: “lo Stato dia mezzi e risorse adeguate”

02-10-2020 / Punti di vista

VIGILI DEL FUOCO, "FERRARA IN PRIMA LINEA NELLA STORIA DELL'ANTINCENDIO". QUADRO CON I COMANDANTI DAL 1847 AD OGGI. SINDACO RICORDA "MESI TERRIBILI DEL SISMA E LANCIA UN APPELLO: "LO STATO DIA MEZZI E RISORSE ADEGUATE"

Ferrara, 2 ottobre 2020 - Ferrara ha fatto scuola, nella storia, anche nel settore della prevenzione antincendio. In città il primo regolamento per "prevenire ed estinguere gli incendi" fu emanato addirittura il 19 gennaio 1804, con la firma dell'allora prefetto Cavriani. Il dato è emerso dal lavoro di ricostruzione storica del comandante dei vigili del fuoco di Ferrara Antonio Giovanni Marchese che ha tracciato nominativi e storia dei suoi omologhi dal 1847 (il conte Camillo Trotti) ad oggi. Da questa opera di studio è emerso anche un quadro realizzato col supporto del Comune, dove sono indicati tutti i nomi dei comandanti.

Questa mattina nella splendida cornice del salone d'onore della Pinacoteca di palazzo dei Diamanti, Marchese, con il sindaco Alan Fabbri, il prefetto Michele Campanaro, i vertici delle forze dell'ordine e altre massime autorità civili e religiose cittadine, con una rappresentanza del sindacato dei vigili del fuoco, dell'associazione e dei volontari, si sono trovati per ripercorrere il filo della memoria storica del corpo e svelare il quadro. All'evento anche Martina Bagnoli direttore delle gallerie estensi di Modena e Ferrara. In apertura l'intervento - video - di Fabio Dattilo, capo del corpo nazionale: "Dobbiamo essere ancorati al passato - ha detto -. La nostra cellula più antica è la squadra, siamo i vigili del fuoco. Siamo una squadra", ha detto, con un pensiero particolare a Ferrara e ai volontari. Dattilo ha inoltre rimarcato: "Vorremmo che l'associazione nazionale dei vigili del fuoco entrasse per la porta principale, e non per la porta di servizio, nel mondo del volontariato, con una legge ad hoc e che a loro fosse affidato anche lo studio della memoria". 

Fabbri ha ripercorso "i mesi terribili del terremoto", ricordando "l'apporto fondamentale dei vigili del fuoco", con un pensiero particolare "ai volontari e al loro lavoro straordinario", definendoli: "Una garanzia per i cittadini". Il primo cittadino ha anche lanciato un appello: "C'è bisogno di mezzi, chi lavora nell'emergenza deve essere messo nelle condizioni di essere sempre pronto ad operare al meglio. Purtroppo lo Stato troppo spesso dimentica l'importanza di garantire le adeguate risorse a tanti uomini e donne, al cui vita incrocia costantemente rischi e pericoli". Il comandante Marchese ha spiegato il senso profondo del suo studio: "Fa bene recuperare la memoria delle radici e del sacrificio di tanti uomini e donne: la memoria ci aiuterà ad affrontare con maggiore consapevolezza il quotidiano nell'incontro con il futuro dove pericoli e rischi si rincorrono continuamente".

(Ferrara Rinasce)