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Mafia nigeriana, sindaco Fabbri: "Pd si circondava di un mediatore culturale che negava il problema"

28-10-2020 / Punti di vista

MAFIA NIGERIANA, SINDACO FABBRI: "PD SI CIRCONDAVA DI UN MEDIATORE CULTURALE CHE NEGAVA IL PROBLEMA. E PER LE SARDINE LA CRIMINALITÀ ERA UNO ‘SPAURACCHIO DELLA DESTRA'. SI FACCIANO ESAME DI COSCIENZA"

Ferrara, 28 ottobre 2020 - "Spedizioni punitive, sfruttamento della prostituzione, rapine, estorsioni, traffico internazionale di stupefacenti, affiliazioni con riti tribali: apprendo nuovi dettagli agghiaccianti relativi al 'modus operandi' della mafia nigeriana, fortunatamente stroncata dalla polizia, che ringrazio. Purtroppo devo ricordare che il mediatore culturale della precedente amministrazione e portavoce della comunità nigeriana Kelvin Jacob dichiarò ai quotidiani che si trattava di risse per ‘rivalità amorose'. Jacob lavorava a stretto contatto con l'assessore di allora (colei che aveva derubricato il tutto a una semplice ‘percezione di insicurezza') Chiara Sapigni, poiché dipendente ASP con agenzia interinale fino al 2018. Non solo. A dimostrazione della enorme sottovalutazione del problema da anni portata avanti dal Partito democratico va detto che ‘Il Consiglio delle comunità straniere' voluto proprio dall'allora giunta a guida Pd al suo interno vedeva, oltre al ‘negazionista' Kelvin Jacob, anche uno dei ‘capi' delle sardine ferraresi Adam Atik, in lista durante l'ultima tornata elettorale a sostegno di Roberta Fusari Sindaca. Atik ha sempre definito la ‘mafia nigeriana' uno ‘spauracchio' della destra nostrana, come si legge anche nel ‘manifesto' dell'evento ‘6000 sardine in piazza Castello'". "I fatti di oggi confermano, come sosteniamo da tempo, che è molto più di uno spauracchio: spererei quindi in un esame di coscienza di ex-amministratori e negazionisti. Sarò sempre aperto al dialogo con tutte le comunità straniere, ma i loro rappresentanti devono darci una mano, senza nascondere la testa sotto la sabbia, ammettendo i problemi, segnalandoli e aiutandoci a combatterli anche dall'interno. Non è questione di appartenenza politica, qui dobbiamo batterci tutti per avere una città migliore, una comunità coesa, fatta di persone che si guadagnano da vivere onestamente. Vere risorse e non nuovi problemi da gestire". Così il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, a seguito degli ultimi sviluppi delle operazioni che hanno smantellato i 'cult', come vengono chiamati i gruppi criminali, 'Vikings-Arobaga' a Ferrara e 'Valhalla Marine' a Torino.

(Comunicazione Sindaco)