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Ferrara, al via bando per "Un chilometro di Mura all'anno". Assessore Maggi: "Nel 2020 investito più di un milione di euro per il restauro delle fortificazioni"

03-12-2020 / Punti di vista

FERRARA, AL VIA BANDO PER "UN CHILOMETRO DI MURA ALL'ANNO". ASSESSORE MAGGI: "NEL 2020 INVESTITO PIU' DI UN MILIONE DI EURO PER IL RESTAURO DELLE FORTIFICAZIONI"

Si apre oggi il bando per l'affidamento della prima parte dei lavori del progetto "Un chilometro di mura all'anno". Il piano prevede, a partire da quest'anno, il restauro conservativo, contro il degrado, di un chilometro all'anno di tratto di fortificazioni, sui 9 complessivi. L'importo a base d'asta è di circa 760mila euro con un finanziamento di 900 mila euro che comprende IVA e imprevisti. "Una somma che, unita ai circa 200mila euro investiti nei mesi scorsi per il restauro strutturale sui fornici delle mura di via Azzo Novello e via Tumiati, porta la prima tranche di finanziamenti al progetto a più di un milione di euro investiti nel 2020", dice l'assessore Andrea Maggi.
La procedura per partecipare alla gara per l'affidamento dei lavori è interamente telematica. In particolare, l'Amministrazione si avvale del Sistema per gli acquisti telematici dell'Emilia-Romagna, accessibile dal sito https://intercenter.regione.emilia-romagna.it/
Per aderire c'è tempo fino al 21 dicembre. I lavori prenderanno le mosse dalla parte Nord, dalla fine di viale Belvedere fino a porta degli Angeli. Il progetto riguarda anche il rifacimento di parte della pista ciclabile da piazzale San Giovanni al doccile di San Rocco. Con il ribasso d'asta si conta inoltre di procedere con le manutenzioni del percorso ciclabile dal doccile a piazzale Medaglie d'Oro.
"Diamo concretezza al progetto annunciato e alle promesse della campagna elettorale - dice l'assessore Maggi -. Si inizia così un percorso che ci porterà, di anno in anno, alla progressiva manutenzione straordinaria della cinta muraria, valorizzandone il fascino.
Un patrimonio turistico, storico e, perché no, fondamentale per il benessere dei cittadini. Sono migliaia le persone che vanno a camminare e a correre sulle mura e nel sottomura, si tratta di una vera e proprio oasi verde - aggiunge Maggi -. La cinta muraria necessita di interventi per evitare un graduale degrado e per garantire l'integrità di tutta la parte monumentale-architettonica che è composta da paramento murario, terrapieno e percorso nel vallo.
Un segnale importante che dimostra cura e attenzione per il territorio e che, quest'anno, arriva nel 25ennale del primo riconoscimento del centro storico di Ferrara patrimonio Unesco".

 

(Ferrara Rinasce)