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Moni Ovadia nuovo direttore del teatro comunale di Ferrara: "Previlegio essere qui, lavorerò per i giovani"

11-12-2020 / Punti di vista

MONI OVADIA NUOVO DIRETTORE DEL TEATRO DI FERRARA: "PRIVILEGIO ESSERE QUI, LAVORERÒ PER I GIOVANI"

Ferrara, 11 dic - "Ferrara è una città di una bellezza extraplanetaria, sono un privilegiato ad essere qui. Il mio principale interesse è e sarà quello di fare qualcosa di bello e buono per questa città e per le generazioni future". Così Moni Ovadia, designato all'unanimità, ieri sera, direttore della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. Subentrerà a Marino Pedroni, che andrà in pensione il 18 febbraio.
Ovadia ha partecipato questa mattina alla conferenza stampa di presentazione con il sindaco Alan Fabbri, il presidente della Fondazione Teatro Mario Resca, il presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi e l'assessore comunale Marco Gulinelli. Al tavolo anche il vicesindaco Nicola Lodi.
"All'Amministrazione - ha detto Ovadia - riconosco coraggio e lungimiranza, non per aver scelto me, ma per aver fatto una scelta controcorrente, orientata al teatro e alla cultura. E la cultura prevale sulle fazioni. Il teatro è per il pubblico, è vita ed è verità".
Tra i programmi che l'attore, cantante, musicista e scrittore ha delineato: "Far uscire il teatro dal suo luogo fisico, portarlo alla città, una programmazione continua". Ovadia ha lanciato l'idea di un "festival delle culture vernacole d'Italia e d'Europa. La nostra Europa - ha poi aggiunto - dovrebbe costituirsi come l'unità delle differenze, delle genti".

"Ho insistentemente proposto Moni Ovadia - ha detto Sgarbi - sia per le qualità professionali sia per la sua esperienza. Una scelta su un personaggio di ‘chiara fama', che trova nel mondo della cultura una formidabile attenzione e che è una novità assoluta anche per la politica. La nomina di Ovadia porta inoltre in dote, tra le altre cose, un'attenzione anche per il teatro ebraico. Ritengo che questa rappresenti per Ferrara una grande opportunità per rilanciare il proprio teatro sulla scena nazionale e internazionale".

"Dall'inizio del nostro mandato - ha detto il sindaco Fabbri - abbiamo scelto di separare la parte amministrativa del Comune rispetto alla gestione del teatro. Una scelta che abbiamo operato per garantire la doverosa e necessaria autonomia artistica al teatro. E i risultati si sono visti pure in un anno sfortunato. Grazie alla lungimiranza di Sgarbi e al grande lavoro del presidente Resca, che fin dall'inizio ha lavorato con grande passione per il rilancio del teatro e con impegno in un anno difficile, anche portando grandi artisti. Penso, solo nell'ultimo periodo, al concerto in streaming di Baricco (il 16 dicembre in visione alle scuole), e a quello, realizzato con l'Amministrazione, di Gabbani (il 23 dicembre alle 22 sui social). Crediamo che gli investimenti per arte e spettacolo siano sempre una garanzia".

"Abbiamo condotto una stagione estiva anche al Castello - commenta il presidente del Teatro Mario Resca - prodotto attività culturale, innovato il teatro, abbiamo fatto investimenti, nuovi sponsor per la prima volta arrivati, abbiamo instaurato rapporti anche con la Scala per portare il suo corpo di ballo a Ferrara. Eventi importanti attraggono attori, finanziamenti, sponsor, mecenati. Trasmetteremo Baricco il 16 in uno spettacolo pensato per gli studenti e le loro famiglie, realizzato con il Ministero dell'Istruzione e la collaborazione del Mibact. Ferrara ha grandi potenzialità, il teatro sta cambiando e anche la cultura sarà diffusa sempre più anche online". Un ringraziamento di Resca è andato al "lavoro portato avanti in questi anni dal direttore Marino Pedroni".

Per l'assessore Gulinelli la scelta deliberata dal cda del Teatro introduce "un elemento di novità straordinario, di cui siamo orgogliosi, pienamente coerente con il nuovo corso che abbiamo voluto imprimere alla gestione del teatro: cancellando l'autoreferenzialità del passato rispetto alla politica".

 

(Ferrara Rinasce)

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