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Ferrara, 20 dicembre 1920: approfondimento e riflessione a cento anni dai fatti del Castello Estense

19-12-2020 / A parer mio

Un fascismo urbano? Una discussione a cento anni dai fatti del Castello Estense - Ferrara, 20 dicembre 1920
L'appuntamento, organizzato in collaborazione con il Laboratorio di Studi Urbani del Dipartimento di Studi Umanistici, si svolgerà domenica 20 dicembre dalle ore 17 alle 19. Per l'attuale emergenza sanitaria l'evento sarà online, fruibile su più canali: Google Meet e in diretta Streaming sul Canale YouTube di LSU.

Di seguito i link:
- Google Meet, mandando una mail al Laboratorio di Studi Urbani per potersi iscrivere: laboratoriostudiurbani@unife.it oppure collegandosi direttamente al link meet.google.com/jyb-zrzo-mpi
- Diretta streaming su YouTube sul canale ufficiale Laboratorio Studi Urbani_Ferrara

https://www.youtube.com/channel/UCEYvwNSJl-m-8edbiSoNKBw

 

Per ulteriori informazioni contattare:
Michele Nani - michele.nani@cnr.it
Antonella Guarnieri - anto.guarnieri@yahoo.com
Laboratorio di Studi Urbani: laboratoriostudiurbani@unife.it

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L'INTERVISTA ad Antonella Guarnieri
di Eleonora Levi Minzi
Fascismo urbano. Una discussione a cento anni dai fatti del Castello Estense

Il 20 dicembre 2020 è prevista una iniziativa per tornare a riflettere sui "fatti del Castello Estense"
di un secolo prima. Il 20 dicembre 1920, durante una manifestazione indetta dalle associazioni
dei lavoratori per protestare contro l'aggressione fascista al deputato socialista della
circoscrizione Ferrara-Rovigo Adelmo Niccolai, avvenuta a Bologna il giorno precedente, un
gruppo di infermieri entrò in contatto con un corteo fascista che doveva concludersi con un
comizio. Negli scontri che si determinarono, svoltisi tra il Castello e il Teatro, restarono uccisi
quattro fascisti e due socialisti.
In questa occasione, il Laboratorio Studi Urbani ha avuto il piacere di intervistare Antonella
Guarnieri che ha coordinato l'iniziativa insieme a Michele Nani.
Laureata in Storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Bologna, Antonella si è occupata dello studio del fascismo ferrarese, una realtà storica molto importante, sia per le origini dello squadrismo, che per i dirigenti espressi e, infine, nelle logiche della caduta del regime nel 1943. Ad oggi, è la responsabile e referente del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara.
Qual è l'obiettivo della sua ricerca storica, da cosa è partita?
L'obiettivo della mia ricerca è capire perché Ferrara (e la sua provincia) abbiano dato un contributo così rilevante alla nascita del fascismo. Mi piacerebbe approfondire lo studio della nuova documentazione che in questi ultimi anni sono divenute accessibili, in particolare le carte della Questura depositate presso l'Archivio di Stato di Ferrara. Gli archivi sono fondamentali per fare ricerca: più si riesce ad avere documentazione d'archivio, più è ricca l'intepretazione dello storico. Speriamo anche di poterci ritrovare presto in presenza, per fare più ampiamente il punto sullo stato della ricerca, discutere le nuove fonti e progettare nuovi studi e approfondimenti.

Perché è importante l'evento del 20 dicembre 2020?
Vorremmo ricordare il centenario del 20 dicembre 1920 perché, al di là della dinamica dei fatti e delle sue conseguenze (rimozione del prefetto, commissariamento dell'amministrazione e incriminazione della dirigenza socialista) ne è stato fatto un largo uso simbolico da parte del fascismo ferrarese. Inoltre la storia ha sempre avuto uno spazio nelle attività del Laboratorio e le prospettive degli studi urbani possono aiutare a comprendere le peculiarità del fascismo in città, le matrici dei conflitti sociali, gli usi politici degli eventi e la costruzione di una memoria cittadina. Vogliamo capire chi sono stati i protagonisti degli scontri e come le istituzioni hanno agito di fronte agli eventi. Speriamo di ampliare la nostra comprensione e aprire un dibattito.

Qual è l'obiettivo dell'evento in presenza? Cosa ci sarà di diverso rispetto alla discussione di dicembre?
L'obiettivo dell'evento futuro, che al momento non è possibile fissare, date le drammatiche condizioni sanitarie dell'intero Paese, è presentare relazioni più approfondite, in base alle ricerche sul campo che cercheremo di promuovere. Il problema di fondo è che c'è poca ricerca sulla storia contemporanea di Ferrara e del suo territorio. Speriamo che la nostra discussione stimoli interesse e di dare un contributo alla conoscenza del nostro passato.

Come pensate di pubblicizzare l'evento futuro?
Ci sarà uno spazio per spiegare brevemente perché è importante proseguire il lavoro avviato il 20 dicembre. Speriamo che l'incontro online getti un ponte verso l'evento in presenza.
Quali saranno le differenze principali tra i due eventi: quello di dicembre e quello in presenza?
Personalmente spero e credo che sarà possibile aggiungere addirittura qualche persona: se qualche storico o ricercatore riuscirà a offrire un percorso interessante avremo la possibilità di allargare il pubblico del seminario successivo.
Se si fanno circolare le informazioni si crea una rete virtuosa di conoscenze. La storia intesa come studio e ricerca e non polemica o chiacchiera deve offrire analisi, documentazioni e interpretazioni. Credo che scrivere la storia sia un compito infinito, non si finisce mai di riscriverla ed è proprio questa la sua bellezza. Noi torniamo a parlare di questi argomenti con una documentazione nuova fra le mani ed è molto importante: perché non si tratta di un pretesto per riaprire vecchie discussioni, bensì di un momento di approfondimento della ricerca scientifica che viene offerto al pubblico, con modalità diverse, più rapide oggi, più meditate nel futuro incontro.

Ringraziamo Antonella Guarnieri per aver risposto alle nostre domande e ci auguriamo che il prossimo seminario possa essere fatto in presenza.

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