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L'archivio Simeoni alla Rai: "L'illustratore ferrarese del cinema che lottò contro la censura". Progetto per promuoverne vita e opere

18-01-2021 / Punti di vista

L'ARCHIVIO SIMEONI ALLA RAI: "L'ILLUSTRATORE FERRARESE DEL CINEMA CHE LOTTO' CONTRO LA CENSURA". PROGETTO PER PROMUOVERNE VITA E OPERE

"L'illustratore delle locandine del cinema che ha influenzato intere generazioni". Così la Rai definisce l'artista ferrarese Sandro Simeoni (o Symeoni, come amava firmarsi) in un servizio a lui dedicato andato in onda in serata su Rai2, nell'ambito del programma Tg2 Storie (qui il link https://www.facebook.com/1466119764/videos/10225068985979578/). Al centro la figura dell'illustratore di Migliarino e il "suo stile inconfondibile segnato dal mancato utilizzo di linee curve".
A tratteggiarne il profilo è Luca Siano, promotore dell'archivio web dedicato al Maestro (https://www.archiviosandrosimeoni.com/), online dal 31 ottobre 2020. Dalla data del lancio l'archivio si sta arricchendo di opere, di volta in volta digitalizzate, del celeberrimo "pittore del cinema". Sono migliaia. Con Siano collabora Stefano Muroni, l'imprenditore creativo ferrarese presidente del progetto "Ferrara la città del cinema" e fondatore della scuola d'arte cinematografica 'Florestano Vancini', oltre che del centro preformazione attoriale. Obiettivo comune di entrambi - condiviso dalle Amministrazioni comunali di Ferrara e Fiscaglia (comune del Ferrarese dove nacque Simeoni) - è ricostruire la storia, tutelare e promuovere la vita e l'opera dell'autore, valorizzarne la figura e tenere viva la memoria di "un grande artista troppo presto dimenticato", rileva la stessa Rai. "Un ferrarese arrivato a Roma e che, data la sua bravura, in poco tempo si impose a Cinecittà, divenendo il preferito delle grandi major. Per decenni sarà lui a preparare i corredi per i grandi film", spiega il servizio andato in onda ieri. Migliaia le locandine e i manifesti che gli furono richiesti, dagli Stati Uniti al Giappone. Tra questi quelli dei film di grandi registi come Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Dario Argento. Suoi, tra gli altri, manifesti capolavoro come "I racconti di Canterbury" di Pasolini o "Profondo Rosso" di Argento.
Simeoni è però un artista non solo cinematografico: ha infatti firmato anche quadri, tele, serigrafie, opere grafiche e ha influenzato generazioni di grafici e designer. "Il suo lavoro è rimasto molto contemporaneo", spiega Siano.
Al centro dell'approfondimento Rai anche il "carattere fiero e indomito" di Simeoni, la sua "battaglia contro la censura". "Più volte finì in tribunale rispondendo per le rime ai giudici, come nel caso di 'A ciascuno il suo' dell'amico Elio Petri, autore scomodo costretto a tagliare scene dei suoi film. "Per attaccare certe pellicole la cosa più semplice era bloccarne la pubblicità, i manifesti, ricoprire con pecette gli artwork", spiega Siano. Misure a cui Simeoni si oppose, lottando contro la censura, evidentemente preoccupata anche dalla sua "forza narrativa" e dalla sua creatività che "lo metteva nelle condizioni di 'stregare' i passanti e farli diventare spettatori".

 

(Ferrara Rinasce)

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