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Canile di Ferrara, bilancio d'attività del primo anno della nuova gestione. Balboni: "Crisi ha influito su numeri, ma in tanti hanno trovato casa"

28-01-2021 / Punti di vista

CANILE DI FERRARA, BILANCIO D'ATTIVITÀ DEL PRIMO ANNO DELLA NUOVA GESTIONE: NEL 2020 ACCOLTI 162 CANI. 20 GLI ESEMPLARI SEQUESTRATI. 60 ADOZIONI: "CRISI HA INFLUITO SU NUMERI, MA IN TANTI HANNO TROVATO CASA"

Sono 162 i cani ospitati, nel complesso, al canile di Ferrara nel corso del 2020. Il numero comprende anche 22 rinunce di proprietari che, per vari ragioni, si sono rivolti alla struttura per lasciare in accoglienza gli animali e tiene conto anche dei 20 esemplari sequestrati a seguito di ordinanze specifiche o dell'intervento delle forze dell'ordine soprattutto per maltrattamenti. 15 di questi sono cuccioli. Sono invece 60 le adozioni, da parte di altrettanti singoli, o nuclei, che hanno deciso di accogliere in famiglia un amico a quattro zampe. Si conferma il successo del progetto "Adotta un cane Over 8 e disabile", finalizzato all'adozione dei cani più anziani e disabili ricoverati in struttura. Ad aderire al progetto utenti per lo più anziani. Il cane adulto infatti risulta più indicato per questo tipo di utenza, in genere è già abituato a sporcare fuori, è più posato ed è più tranquillo rispetto ad un cucciolo o ad un cane più giovane, non necessita di fare tutte quelle esperienze di socializzazione che sono fondamentali al cucciolo nel suo periodo sensibile. Intensa anche l'attività sanitaria, di cura e di prevenzione, messa in campo dal canile comunale: 153 vaccinazioni, 33 microchip impiantati, 23 controlli sierologici per Leishmaniosi, 18 sterilizzazioni, 42 prelievi del sangue, 54 ecografie effettuate (di cui 17 effettuate presso la clinica Francolino, convenzionata per servizi di questo tipo). Sempre nel corso del 2020 sono stati 112 i cani restituiti ai proprietari. Si tratta o di cani, dotati di chip, ritrovati sul territorio oppure di proprietà di persone in disagio, come ad esempio nei casi di proprietari ricoverati. Inoltre, nel corso dell'anno passato sono stati 8 i decessi di esemplari. Attualmente gli ospiti presenti in struttura sono 65.

E' la società "Terre del branco" che gestisce per conto del Comune la struttura di via Gramicia dal primo gennaio 2020. Diversi gli interventi disposti dall'Amministrazione per migliorare il benessere animale e le strutture di ricovero e protezione: ripristinate le caldaie, realizzate tre nuove gattaiole di sicurezza, sono state realizzate nuove aree di sgambamento, costruite nuove tettoie in due box recintati. Anche sul versante impiantistico sono state effettuate migliorie, in particolare per allungare i tubi in modo da portare più facilmente acqua in ogni porzione dell'area. Interventi sono stati previsti anche per potenziare la sicurezza: nuove catene a chiusura dei box e alle porte delle aree di sgambamento. Inoltre è stata riorganizzata la logistica, sono stati puliti a fondo i ricoveri attrezzature, i magazzini, le cucine, le dotazioni.

"Il bilancio d'attività mostra con evidenza il tanto lavoro che abbiamo messo in campo in questo anno complesso, con l'aiuto del personale di Terre del Branco, che ringrazio - dice l'assessore Alessandro Balboni -. La crisi ha inevitabilmente posto di fronte a nuove sfide, a cui abbiamo cercato di far fronte con investimenti, interventi, lavori. E' stato dato ricovero agli animali maltrattati, sono stati accolti esemplari di ex proprietari che, per varie ragioni, non hanno più potuto occuparsene, diversi i cani adottati. Tutti sono stati curati e hanno ricevuto affetto. Abbiamo posto attenzione anche alle situazioni più difficili e particolari. Penso, ad esempio, al recente caso di Tex, un meticcio disabile a cui abbiamo trovato una nuova sistemazione più adatta alla sue condizioni, all'interno della struttura, a tutela delle sue esigenze particolari e su suggerimento delle associazioni che compongono la consulta animalista, che ringraziamo per gli spunti e i preziosi consigli che forniscono per il benessere animale. Rimane sempre aperto l'appello alle adozioni, rivolto a chi, responsabilmente e coscientemente, desidera condividere la propria vita con un nuovo amico". "E' sicuramente stato un anno difficile a causa della pandemia e della crisi, che certo ha impattato anche sul nostro mondo, ma è altrettanto vero, e questo è il dato positivo, che sono state diverse le adozioni. Adozioni - sottolineano dallo staff, che conta nel complesso 8 lavoratori - che sono sicuramente un elemento che ci gratifica perché rappresenta il compimento del nostro lavoro e consente ai cani di trovare una famiglia. Il canile dovrebbe essere luogo di passaggio e non un luogo di presenza a vita. Ogni cane merita una famiglia".

(Ferrara Rinasce)