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Business accoglienza a Ferrara, il sindaco Fabbri: "Ennesima prova di un sistema distorto nella gestione degli immigrati"

18-02-2021 / Punti di vista

BUSINESS ACCOGLIENZA A FERRARA, IL SINDACO FABBRI: "ENNESIMA PROVA DI UN SISTEMA DISTORTO NELLA GESTIONE DEGLI IMMIGRATI"

"La realtà scoperta dalla Guardia di Finanza di Ferrara è l'ennesima dimostrazione di quanto l'immigrazione incontrollata e il sistema di gestione degli immigrati, mantenuto in piedi per anni dal Pd e dalla sinistra, si presti a diventare un business per cooperative e faccendieri senza scrupoli. Da sempre come Lega abbiamo denunciato, a livello nazionale e locale, il rischio concreto di una speculazione sulla pelle degli immigrati dovuto ad un sistema sbagliato. Anche a Ferrara avevamo segnalato situazioni poco chiare su cui io stesso, quando ero capogruppo, avevano interrogato la Regione. La risposta? Il solito muro di gomma del Pd che non vuole vedere i problemi".

Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, commenta i risultati dell'indagine denominata "Ventisette e cinque" che si è chiusa con cinque avvisi di fine indagine notificati dalla procura di Ferrara a carico di altrettante persone nell'ambito della gestione dei fondi per l'accoglienza migranti da parte di una cooperativa.

"A quanto risulta siamo di nuovo di fronte una cooperativa a cui lo Stato versava fiumi di soldi pubblici e che invece di fare accoglienza speculava sulla pelle dei richiedenti asilo, arricchendo gli amministratori. Un fatto gravissimo che denuncia a gran voce un sistema malato che, per anni, ha lucrato su politiche sbagliate facendo pagare due volte il conto ai cittadini: danneggiati perché costretti a sopportare le conseguenze dell'immigrazione incontrollata e beffati perché il denaro finito nelle tasche di delinquenti senza scrupoli erano quelli di chi paga le tasse, guadagnati con il duro lavoro - spiega il sindaco- . Questo scempio, che fa male come una ferita ancora aperta ogni volta che riemerge grazie alle indagini degli inquirenti, ha una matrice politica inequivocabile: l'errore sta alla base. E' sbagliato aprire i porti a tutti indiscriminatamente come convintamente i governi Pd e 5Stelle hanno fatto e continuano a fare, ed è altrettanto sbagliato spendere i soldi degli italiani per affidare, senza sufficienti controlli, la gestione di chi arriva clandestinamente sulle nostre coste". E aggiunge: "Che la situazione a Ferrara, come in tante altre realtà regionali, fosse negli anni del boom del fenomeno al centro di movimenti non sempre trasparenti lo avevamo intuito e denunciato. Come Lega di Ferrara ci eravamo recati sul posto, verificando direttamente le situazioni di grave incuria in cui gli immigrati erano tenuti e come capogruppo della Lega in Regione Emilia Romagna mi ero occupato di questo e di altri casi di mala gestione da parte delle cooperative".

La risposta politica "è sempre stata un muro di gomma tipico di chi non vuole sapere. Questa inchiesta, come altre, hanno dimostrato che avevamo ragione nel segnalare situazioni preoccupanti e regole poco chiare e troppo facilmente aggirabili" conclude Fabbri.

 

(Comunicazione Sindaco)