FERRARA SU 'DOVE' DI MARZO: "CITTÀ MOSAICO DI CAPOLAVORI. E SULL'OFFERTA CULTURALE NON HA EGUALI"
 
"Dalle mura - un anello di verde e torrioni a cielo aperto lungo ben 9 chilometri - lo sguardo abbraccia il cuore storico di Ferrara, ed è uno smarrimento dei sensi". Inizia così il servizio a doppia facciata che Dove di marzo, in edicola già da oggi, riserva a Ferrara, con uno sguardo d'insieme anche alla nuova offerta di eventi culturali. Offerta culturale che - è scritto - "non ha eguali". Da qui una panoramica delle mostre, in attesa delle riaperture: dall'antologica di Antonio Ligabue a Palazzo Diamanti, all'esposizione delle opere di Giovanni Boldini al Castello ("Dal disegno al dipinto. Attorno alla Contessa de Leusse), passando per il nuovo allestimento del Museo della Cattedrale, con la sala dell'ex sagrestia dedicata alla celebre Madonna della Melagrana, il capolavoro di Jacopo della Quercia, lo scultore che ispirò Michelangelo. E ancora: gli scatti in esposizione al Padiglione d'arte contemporanea, che portano la firma di Italo Zannier, intellettuale, fotografo, docente, primo titolare di una cattedra di Storia della fotografia in Italia. L'apertura del servizio è tutta dedicata alla città, alla "bellezza dei suoi palazzi rinascimentali", alle "dimore signorili come Palazzina Marfisa d'Este", ai "cortili silenziosi e austeri" come quello di "Casa Romei, col doppio loggiato". E poi "le Delizie estensi, le residenze dei Duchi d'Este, rifugio per gli svaghi e i tornei", "Palazzo Schifanoia, con la nuova regìa di luci del celeberrimo Salone dei Mesi e i suoi magnifici affreschi". "Ferrara - è scritto - è un mosaico di capolavori dell'architettura e dell'arte".

(Ferrara Rinasce)

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