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ZLS, Ferrara candida l'area del polo chimico. L'assessore Travagli: "Punti di forza le aziende storiche e i servizi già presenti. Dal Comune sgravi fiscali per i nuovi insediamenti"

01-03-2021 / Punti di vista

ZLS, FERRARA CANDIDA L'AREA DEL POLO CHIMICO. L'ASSESSORE TRAVAGLI: "PUNTI DI FORZA LE AZIENDE STORICHE E I SERVIZI GIA' PRESENTI. DAL COMUNE SGRAVI FISCALI PER I NUOVI INSEDIAMENTI"

Aziende di elevata qualità e filiera consolidata, gestione organizzata dell'area grazie al Consorzio Ifm, potenziale sviluppo del trasporto su rotaia e il supporto di Sipro per gli aspetti di valorizzazione e promozione. Sono questi i quattro elementi alla base del progetto con cui il Comune di Ferrara si candida ad entrare, per la zona del Polo Chimico, nella Zona Logistica Semplificata della Regione Emilia Romagna. Con una delibera adottata ieri, venerdì 25 febbraio 2021, la Giunta ha, infatti, presentato la candidatura per entrare, con l'area del Polo chimico e le aree adiacenti, nella ZLS dell'Emilia Romagna. Introdotte con la Legge di bilancio 2018 (legge 27.12. 2017, n. 205) le ZLS sono zone geograficamente delimitate, costituite anche da aree non territorialmente adiacenti ma legate da un nesso economico-funzionale e comprendenti almeno un'area portuale. Per quanto riguarda l'Emilia-Romagna il baricentro è stato individuato nel porto di Ravenna e possono entrare a far parte della ZLS anche i nodi intermodali regionali e le aree produttive commerciali identificate secondo criteri di collegamento economico e logistico con il porto stesso. Per questo, l'assessorato al Bilancio e allo Sviluppo Economico del Comune di Ferrara, sulla base dell'indicazione ricevuta dal Consiglio comunale il 14 dicembre scorso, ha elaborato un progetto frutto dell'attività di un gruppo di lavoro appositamente istituito dalla Giunta comunale utile a presentare la candidatura e ad ottenere l'inserimento di Ferrara e del suo Polo Chimico tra le aree ricomprese nella ZLS. Si tratta, in particolare, di una serie di aree dismesse all'interno del Polo chimico industriale, a cui si aggiungono l'area Sipro di via Battistella e altre due adiacenti grandi aree di espansione produttiva, per complessivi 105 ettari. "Abbiamo candidato il nostro Comune al progetto in via di definizione in Regione della ZLS perché fermamente convinti delle potenzialità del sito industriale che ruota attorno al Polo chimico e delle sue potenziali intersettorialità con il Porto di Ravenna - spiega l'assessore alle Attività produttive, Angela Travagli - e ci aspettiamo un sostegno dalla Regione per potenziare il ruolo di uno dei maggiori centri industriali per importanza e posizione strategica a livello nazionale". Nel progetto presentato dal Comune di Ferrara per la candidatura tre sono gli aspetti fondamentali: l'importante presenza di un sistema industriale organizzato che rende il Polo di Ferrara "il più antico sito petrolchimico italiano, riconosciuto in tutto il mondo come uno dei più importanti siti produttivi, grazie alla presenza di impianti tecnologici avanzati e capaci di controllare sempre di più lʼimpatto ambientale". Da sottolineare, inoltre, la "presenza operativa di Ifm che gestisce la complessa rete di infrastrutture industriali e i servizi a favore delle aziende insediate e di eventuali altri nuovi insediamenti con utilities all'interno del Polo disponibili per le aziende e facilities gestite da Ifm stessa (rete acqua antincendio, rete fognaria acque bianche, rete fognaria acque di processo, eccetera). Fondamentale è infine la possibilità "di un utile potenziamento delle infrastrutture per la viabilità su gomma e su rotaia, facilmente realizzabile grazie ad impianti già presenti che possono essere implementati". A tutto questo si aggiunge "anche il ruolo di Sipro come importante promotore delle aree produttive adiacenti al sito", spiega ancora l'assessore Travagli.
A sostegno del progetto di facilitazione dell'insediamento di nuove aziende nell'area l'Amministrazione comunale si impegna a "ridurre gli oneri fiscali di propria competenza nei confronti di nuove aziende che si andranno ad insediare e di quelle già insediate, che presentino piani di sviluppo delle proprie attività - si legge ancora nel testo della candidatura - e a rendere funzionali gli snellimenti procedurali previsti dallo Stato e dalla Regione, attivandosi anche in termini urbanistici per promuovere la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo di nuovi insediamenti". Per Ferrara l'inserimento dell'area del Polo chimico in ZLS "può rappresentare un'importante opportunità per attrarre investimenti e creare posti di lavoro diretti e indiretti - conclude Travagli -. Un'opportunità nella quale crediamo molto per legare il nostro sviluppo territoriale ancora più strettamente all'economia del resto della Regione".

 

(Ferrara Rinasce)