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Case popolari Ferrara, nella graduatoria definitiva il 58% degli ammessi sono italiani. Fabbri: "Anziani, famiglie in difficoltà e giovani coppie, finalmente risposte concrete anche ai ferraresi". Coletti: "Fotografia dei bisogni reali della popolazione"

12-03-2021 / Punti di vista

CASE POPOLARI FERRARA, NELLA GRADUATORIA DEFINITIVA IL 58% DEGLI AMMESSI SONO ITALIANI. IL SINDACO FABBRI: "ANZIANI, FAMIGLIE IN DIFFICOLTA' E GIOVANI COPPIE: FINALMENTE RISPOSTE CONCRETE ANCHE AI FERRARESI'".
ASSESSORE COLETTI: "FOTOGRAFIA DEI BISOGNI REALI DELLA POPOLAZIONE"

"La graduatoria per l'assegnazione delle case popolari basata sul Nuovo Regolamento, per la prima volta dà una risposta concreta a tante famiglie ferraresi che si trovano in condizione di grave difficoltà. Anziani, genitori single e famiglie con portatori di handicap: a loro volevamo garantire una possibilità reale di accedere ad un servizio essenziale com'è quello degli alloggi popolari. Ci siamo riusciti e, di questo, sono particolarmente fiero. Senza le scelte che abbiamo compiuto e che qualcuno ora vorrebbe di ostacolare a suon di ricorsi, queste famiglie con urgente bisogno di aiuto, avrebbero rischiato di rimanere ancora ai margini delle assegnazioni per chissà ancora quanto tempo. Nessuno è rimasto escluso e nessuno rimarrà indietro, ma quella che abbiamo compiuto, inserendo i nuovi criteri nel Regolamento, è una svolta che restituisce finalmente diritti concreti a chi ha contribuito a far crescere la nostra città e ora si trova in una condizione di necessità". Così Alan Fabbri, sindaco di Ferrara, commenta la 32esima graduatoria definitiva per l'accesso alle Case Popolari del comune di Ferrara. 

Dopo il periodo di pubblicazione della graduatoria provvisoria la 32esima graduatoria è diventata definitiva con Determina dirigenziale (pg 33207) del 12/03/2021. Le domande ammesse sono 730 (16 le domande escluse 255 ammesse con riserva. 
Sul totale degli ammessi il 58% sono italiani, il 42% non italiani e il primo non italiano si trova al 160esimo posto. 

Tra i primi 159 nuclei che hanno visto accolta la domanda 133 hanno un Isee inferiore a 8.577 euro, 57 sono i nuclei over 65, 53 sono le famiglie con una o più persone portatrici di handicap (tra cui 7 con minorenni portatori di handicap), 21 sono i nuclei monogenitoriali e 3 quelli composti da un genitore separato o divorziato con affido di figli minori. E ancora 3 sono le giovani coppie, 23 le famiglie con più di 3 componenti, di cui 16 con almeno un componente minorenne. 
Sul totale delle domande ammesse 20 sono le giovani coppie, di cui 4 rientrano tra quelle che hanno chiesto l'assegnazione in frazione, i separati con affido congiunto sono in tutto 12 e i nuclei monogenitoriali sono 118.

"La 32esima graduatoria restituisce una fotografia molto reale e precisa delle criticità delle famiglie del nostro territorio e i dati confermano come i parametri per l'accesso al servizio che abbiamo scelto di inserire nel Nuovo Regolamento siano particolarmente efficaci per intercettare una domanda che a lungo è stata lasciata ai margini - spiega Cristina Coletti, assessore alle Politiche Sociali -. I tanti anziani presenti nei primi posti della graduatoria, le giovani coppie e le famiglie con reddito particolarmente basso sono tipologie di utenti a cui il servizio deve arrivare anche se si tratta, come per la prima volta accade in questa graduatoria, di nuclei famigliari che non sono necessariamente seguiti dai servizi sociali. Questo è ancora più importante in un contesto sociale che sta mutando e che vede emergere velocemente nuove fragilità anche legate al perdurare della situazione sanitaria".

Per Coletti "importante è anche la risposta che riusciremo a dare ai genitori separati con figli a carico, per i quali abbiamo previsto una graduatoria speciale. Sul totale delle richieste le situazioni di questo genere sono 12 ed è molto importante sostenere questi cittadini. Si tratta di genitori che a causa della separazione si trovano spesso all'improvviso in gravi difficoltà economiche e hanno bisogno di un sostegno per poter riorganizzare la propria vita e ripartire in autonomia".