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Docu-film su Bassani in Francia e Germania. Le riprese a Ferrara, allievi Vancini sul set. Portia Prebys: "Centro studi a casa Minerbi luogo da mostrare". Gulinelli: "La città torna a vivere anche attraverso i suoi grandi figli"

04-05-2021 / Punti di vista

DOCU-FILM SU BASSANI IN FRANCIA E IN GERMANIA. LE RIPRESE DA OGGI A FERRARA, ALLIEVI VANCINI SUL SET. PORTIA PREBYS: "CENTRO STUDI A CASA MINERBI LUOGO DA MOSTRARE". GULINELLI: "LA CITTA' TORNA A VIVERE ANCHE ATTRAVERSO I SUOI GRANDI FIGLI". L'IDEA DI UN EVENTO A MARFISA SUL RAPPORTO TRA LO SCRITTORE E L'ARTE

Ferrara, 3 mag - E' atteso in Francia e in Germania a gennaio 2022 e si appresta ad essere uno dei docu-film più approfonditi sulla vita di Giorgio Bassani. Si chiamerà 'Il Giardino che non c'è', chiaro richiamo al 'Giardino dei Finzi Contini', capolavoro di Bassani. A firmarlo - per l'emittente Arte France (presente anche in Germania) - sarà la regista Rä Di Martino, con produzione italo-francese (l'italiana Alto Piano e la francese Les Films du Poisson) e la presenza di alcuni giovani attori della scuola d'arte cinematografica Florestano Vancini, fondata dal ferrarese Stefano Muroni. Da oggi - e per tutta la settimana - la troupe che lavora al progetto sarà a Ferrara, dopo le prime riprese romane. E proprio oggi il Centro studi bassaniani, a Casa Minerbi - Dal Sale, ha ospitato la presentazione. Il set sarà la città: si partirà da Parco Massari, quindi gli altri luoghi 'bassaniani', lo stesso centro-studi, oggi casa-museo ("luogo sublime, nonché uno dei massimi luoghi d'arte non solo della città", lo ha definito il co-curatore Gianni Venturi), corso Ercole I d'Este, la biblioteca Ariostea, Porta degli Angeli, il cimitero ebraico, casa Pesaro, il tennis club Marfisa.
"Il film documentario parlerá del libro e del film di Vittorio De Sica, del difficile rapporto tra letteratura e cinema e di quanto la storia de 'Il Giardino dei Finzi Contini' sia diventata parte dell'inconscio collettivo. Affezionandosi all'immaginario, infatti, lo si cerca nella realtà. Per questo il 'giardino' sarà rappresentato attraverso riprese in diversi luoghi", ha detto la regista, presente con Matteo Frittelli di Alto Piano, mentre Portia Prebys, compagna di Bassani, intervistata nel docu-film e oggi presente, ha parlato della quotidianità dello scrittore: "La cosa più importante di Giorgio è che non parlava mai di persone. Mai gossip. Ogni giorno era per lui una bellissima giornata". Prebys ha inoltre sottolineato l'importanza del Centro studi bassaniani: "E' molto importante attrarre visitatori e mostrare questi spazi, che parlano di Giorgio, della sua vita, della sua opera e della sua quotidianità".
"Ferrara, l'arte, il cinema e Bassani vivono in una simbiosi continua e la città oggi torna a vivere anche attraverso i suoi grandi figli", ha detto l'assessore Marco Gulinelli, annunciando anche l'idea di un appuntamento a palazzina Marfisa d'Este dedicato al rapporto tra Bassani e l'arte, a cui collaborerà anche lo storico dell'arte Lucio Scardino.
Alessandro Castaldini, direttore comunicazione e marketing, ha sottolineato il ruolo dei giovani allievi della 'Vancini': "La nostra scuola porta il nome di un grande regista come Vancini che esordì con un film ispirato da Bassani, la Lunga Notte del '43, e oggi - nel solco di quella tradizione - la 'Vancini talent' sta dando a tanti ragazzi l'opportunità di lavorare, fare esperienza e misurarsi con produzioni importanti, anche su set Rai".

 

(Ferrara Rinasce)

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