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Ferrara, cantiere del Savonarola: il pubblico potrà salire e 'guardare in faccia' la statua. Tecnologia sperimentale a enzimi, i risultati saranno divulgati. Assessore Maggi: "Intervento innovativo nato dalla città per la città, cittadini protagonisti"

06-05-2021 / Punti di vista

FERRARA, DENTRO IL CANTIERE DEL SAVONAROLA: IL PUBBLICO POTRÀ SALIRE E 'GUARDARE IN FACCIA' LA STATUA. IN USO TECNOLOGIA SPERIMENTALE A ENZIMI, I RISULTATI SARANNO DIVULGATI. ASSESSORE MAGGI: "INTERVENTO INNOVATIVO NATO DALLA CITTÀ PER LA CITTÀ, CITTADINI SARANNO PROTAGONISTI"

Ferrara, 6 maggio 2021 - Allestiti i ponteggi, il cantiere 'innovativo' per il restauro della statua di Girolamo Savonarola è pronto a partire. La statua che si affaccia sul Castello Estense è ora interamente coperta da un box, che delimita un'area pensata per l'accesso al pubblico, con apposite scale su due livelli (basamento e statua). Nelle prossime settimane il cantiere potrà infatti essere accessibile, su prenotazione e in sicurezza. Appassionati e visitatori potranno così guardare 'in faccia' il Savonarola e conoscere le moderne tecnologie che saranno impiegate per il restauro. L'assessore Andrea Maggi, più volte sul posto, ha seguito dall'inizio lo sviluppo dei lavori: "I cittadini saranno i veri protagonisti di questo cantiere innovativo, frutto della generosa donazione di un privato, Artibano Sivieri, che ringraziamo nuovamente per questo regalo a Ferrara. Il restauro di questa statua-simbolo nasce dalla città e sarà quindi messo a disposizione della città e aperto alla 'partecipazione' dei cittadini".
L'intervento, è stato interamente finanziamento con lo strumento dell'Art Bonus (per oltre 21mila euro) da Sivieri, titolare della vicina Hostaria Savonarola e sarà realizzato dalla ditta specializzata Ottorino Nonfarmale "con una tecnica sperimentale mai utilizzata prima", spiega la restauratrice Eva Schicchi, di Bologna, spiegando che anche la Ottorino Nonfarmale, insieme alla Ceruolo Ponteggi, "hanno dato un proprio contributo mettendo a disposizione particolari scontistiche e l'uso delle moderne tecnologie".
Saranno infatti utilizzati particolari "enzimi per debellare alghe, muschi, licheni e piante infestanti che negli anni hanno intaccato il monumento dedicato al frate predicatore", opera di Stefano Galletti, che si trova al centro della piazza dal 1875, e il basamento in marmo bianco. "Dopo questa fase, di prima pulitura tramite enzimi (che quindi evita l'utilizzo di materiale chimico) - dettaglia la restauratrice - sono previsti: il preconsolidamento, il consolidamento, le stuccature e una azione protettiva finale. I prodotti saranno pensati per la statua e testati preliminarmente".
A seconda delle condizioni metereologiche e di altre variabili di cantiere, si stima in circa 2 mesi la conclusione dei lavori. L'apertura al pubblico è prevista dopo le prime lavorazioni: si potrà così apprezzare l'evoluzione dell'intervento e il ripristino del monumento nel suo aspetto originario.
"Alga&Zyme Factory srl, spin off dell'Università di Ferrara e PMI innovativa nell'ambito ricerca e sviluppo di biotecnologie vegetali per la green economy, e le ricercatrici, che sono inoltre docenti presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie di Unife, hanno accompagnato le diverse fasi che hanno condotto all'avvio del restauro", spiega Schicchi. Secondo alcune ipotesi che sono state avanzate per spiegare il particolare accumulo di alghe, muschi, licheni e infestanti, le spore che hanno intaccato la superficie della statua potrebbero derivare dalla vicina acqua del fossato del Castello e dagli accumuli in superficie, diffusi anche dalle fontane. "Trattandosi di un lavoro che utilizza particolari tecnologie, le diverse fasi di intervento e gli esiti delle lavorazioni saranno registrate e concorreranno ad apportare un patrimonio di esperienza a disposizione del settore e di altri restauratori ed esperti".

 

(Ferrara Rinasce)

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